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La città di Bucarest si trova in Romania ed è la sua capitale di stato.
Bucarest
Dalla città vecchia di Lipscani al colossale Palatul Parlamentului, dal Dealul Mitropoliei al Parcul Herastrau, dal Muzeul Satului al Muzeul National de Arta, la capitale della Romania si svela davanti ai vostri occhi. Una carta d’insieme della città per visualizzare le 6 zone principali descritte nella guida; 10 luoghi di visita assolutamente da non perdere, 10 buone idee per scoprire la città più autentica; 60 siti, musei e monumenti facilmente individuabili nelle carte pieghevoli; 150 indirizzi di ristoranti, caffè, sale da tè, bar, teatri, negozi, mercati; una selezione di alberghi di qualità, scelti in tutte le fasce di prezzo; le gite fuori porta, una carta dei trasporti pubblici e tutte le informazioni utili per muoversi in città.
Un italiano a Bucarest: Luigi Cazzavillan (1852-1903)
Luigi Cazzavillan nacque ad Arzignano (VI) nel 1852. Fu garibaldino, giornalista, commerciante, imprenditore, benefattore. Volontario, sotto il comando di Garibaldi, nella guerra franco tedesca del 1870-1871, partecipò poi alla guerra serbo-turca del 1876, dopo la quale passò in Romania. Qui, dopo essere stato corrispondente di guerra per vari giornali italiani, decise di stabilirsi, diventando imprenditore nel campo della stampa e direttore di giornali. Nel 1844 fondò il quotidiano “Universul”, uno dei più importanti del vecchio Regno romeno, introducendo nel Paese l’utilizzo della rotativa oltre a quello della pubblicità commerciale. Verso la fine del secolo Cazzavilan si imponeva come una delle maggiori personalità della colonia italiana a Bucarest, della quale divenne presidente. Con le sue sostanze promosse o contribuì a numerose iniziative di beneficenza, sia in Romania che nel natio Veneto. Morì a Vienna, dove si era recato per cure mediche, ancora giovane nel 1903. Un monumento nel “parco Cazzavillan” di Bucarest ne ricorda ancora oggi la figura.
A Est: Belgrado Bucarest Sofia Tirana Varsavia. Il volto della nuova Europa
Cinque città, cinque stati, un passato comune. Solo ora, a 17 anni dalla caduta del muro di Berlino, le capitali dei Balcani e dell’Europa orientale cominciano a uscire dall’isolamento in cui erano state relegate dai regimi comunisti. L’apertura al mondo passa soprattutto attraverso le nuove generazioni, tra i venti e i quarant’anni, che riportano al centro della scena europea le loro capitali, grazie a iniziative e produzioni in campo musicale, artistico, culturale. Romania, Bulgaria, Polonia, Serbia e Albania, pur con le dovute differenze, si avvicinano sempre più a Bruxelles. La rivoluzione silenziosa, in pieno svolgimento, traccia il futuro del vecchio continente. Una transizione nata dopo anni di isolamento e proprio per questo contrassegnata da grande vitalità ed energia che rende oggi queste capitali le più vivaci d’Europa.
Bucarest. Polvere e sangue
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