Questa è la pagina dedicata a Dacca.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “PlayRino il gioco della sessualità”.
La città di Dacca si trova in Bangladesh ed è la sua capitale di stato.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano. Ricordi, sogni e ricette di una famiglia come tante. La mia
Una bambina fa i compiti sul tavolo della cucina mentre il fuoco dei fornelli, lento e paziente, trasforma ingredienti semplici in cibo superbo. L’aria è satura di profumi, così intensi che negli anni non si sono dispersi e hanno continuato a sprigionare la loro magia. E spinto quella bimba, oggi una donna, a scrivere il diario della sua famiglia. “Sara, oggi si mangiano grilli?” gridava ogni giorno il padre rientrando a casa, pronto a sedersi a tavola con la moglie e i quattro figli, Rosario, Anna, Catena e Giuseppe. La piccola Catena per molto tempo ha frainteso lo scherzo immaginando un’invasione di insetti, finché ha avuto il coraggio di chiedere una spiegazione. E oggi, raccontandoci quegli anni, ci confessa che crescere con una mamma che compie magie per far quadrare i conti è tutto fuorché una sfortuna. Perché a vincere è stata sempre la serenità unita alla forza di credere nel futuro, difendendo la propria dignità e valori ben più grandi del benessere economico. Perché la ricchezza era tutta nei piatti che mamma Sara ogni giorno metteva in tavola, ispirandosi unicamente alla sua fantasia, e che la sua viva voce ci ripropone oggi, amalgamati col sapore agrodolce dei ricordi. Ne è nato un libro intimo, commovente, ironico, affollato di personaggi che la penna di Catena Fiorello fa rivivere sulla pagina con la stessa intensità dei profumi che riempivano i pomeriggi della sua infanzia.
PlayRino il gioco della sessualità
Il seguito de “Il Corno del Rinoceronte” di Daniele Daccò, una storia di intrighi e sessualità durante una prima di teatro del Falstaff. È giusto uscire con una ragazza fidanzata? È giusto uscire con qualcuno se sei fidanzato? Gioca nei panni del Rinoceronte oppure in quelli della sua dama per cercare di sbrogliare la trama dell’ardua serata e rispondere alla domanda. Il primo libro game a tema sessualità dove sei tu a scegliere cosa fare, come provarci, come reagire e a prendere le decisioni morali. Il Rinoceronte torna a parlare di sesso e amore nel suo personalissimo modo con un libro game. Forte della sua collaborazione con Playboy e della sua rubrica “botta e risposta”, PlayRino, è tornato per lasciare il segno. Un segno rosso.
Dacci oggi il lesbodramma quotidiano
Cinque amiche affrontano ogni giorno le difficoltà dell’essere omosessuali, non tanto per l’omofobia, anche se ben radicata nella loro città, ma per la difficoltà dei rapporti sentimentali tra donne. Una commedia frizzante dove le protagoniste sono le donne, i loro lesbodrammi, ma anche le discriminazioni di genere. Uno sguardo ironico al mondo lesbo e ai suoi cliché. Klaudia, Stefania, Margherita, Elisa e Roberta entreranno nella tua vita e diventerai testimone dei loro cambiamenti, delle loro gioie e dei loro fallimenti.
Dacci oggi il nostro desiderio quotidiano
Desideri dell’uomo e desideri della donna, sullo sfondo millenario di una “guerra di genere”, testimoniata per la prima volta dall’«Orestea» di Eschilo. Il maschio ha una struttura “penetrativa” e spesso il suo desiderio si trasforma in ossessione di potere, diventa forza regolatrice, costruttiva, vocazione, da cui dovrebbe scaturire la felicità. La donna è diversa, ha anfratti misteriosi, dove si cova – proprio perché nascosto – un desiderio più intenso e caparbio, duraturo. La donna si fa attraente per l’altro, desidera di essere desiderata, e sa meglio dell’uomo che il desiderio è sempre “desiderio del desiderio” (“dell’altro”). Curiosamente, talvolta, modalità segretamente femminili assume anche lo stesso desiderio maschile, quasi un “sogno maschile di essere donna”, che si traduce in un inquietante fantasma triangolare: lo ritroviamo nel «Tartufo» di Molière, nel romanzo di Dostoevskij, «L’eterno marito», nel film di Truffaut, «Jules e Jim» I desideri più trasgressivi ce li sussurrano poeti (Ovidio), pittori (Klimt, Balthus), drammaturghi (Ibsen, Pirandello), autori di film (Bergman, Bertolucci, Buñuel, Kubrick, Pasolini). Perché sono gli artisti, dice Freud, ad avere, più di tutti, «il coraggio di lasciar parlare il proprio inconscio»
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