Questa è la pagina dedicata a filosofia del cibo.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Polpettology. Storia, filosofia e ricette della polpetta. Teoria e pratica del cibo più amato al mondo”.
Filosofia del cibo
Sul cibo si spendono fiumi di parole, ma dicendo cose talmente contrastanti che è difficile orientarsi. Più che aggiungerne altre, questo libro vuole fermarne qualcuna, nella convinzione che il problema del mangiare è all’origine della riflessione sull’uomo, e che il nostro rapporto con il mondo è mediato dal cibo prima ancora che dalla tecnica. Agile e denso, il saggio di Franco Riva si articola in tre sezioni. “Mangiare è una gran cosa” si concentra sui paradossi del cibo, denunciando la logica perversa della tirannia dei bisogni e il conflitto globale tra grasso e magro. “Incomprensioni alimentari” viaggia tra cibo, letteratura (Petronio, Cervantes, Goethe, Novalis, Calvino) e filosofia (Agostino, Weil, Bloch, Buber, Lévinas, Nancy, Derrida). “Corpi incerti” affronta infine le nuove prigioni del corpo, una realtà sempre ambivalente che resiste alle manipolazioni delle ideologie e del mercato.
Teoria. Rivista di filosofia. Food and philosophy-Cibo e filosofia (2022) (Vol. 1)
Il cibo oggi è diventato una questione di scelta, cioè una questione etica. La sua fruizione e distribuzione possono infatti essere fonte di ingiustizie, di danni per l’ambiente, di crudeltà verso altre specie. Questo fascicolo di “Teoria” vuole approfondire alcune di queste tematiche e discuterle in una prospettiva sia filosofica, sia interdisciplinare.
Etica del cibo
«Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari» È con la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948 che inizia la lunga battaglia – non ancora conclusa – contro la fame, il più grande genocidio silenzioso di tutti i tempi. Come tutelare il diritto fondamentale di ogni individuo a una adeguata nutrizione? E garantire quantità e qualità nell’alimentazione? Il sistema attuale di produzione alimentare è davvero sostenibile? Risponde a quesiti di rilevanza fondamentale un’etica del cibo, che analizza problematiche e propone soluzioni, volte ad assicurare la libertà dalla fame e il diritto al cibo, sensibilizzando sulla questione ambientale. In gioco il futuro stesso dell’umanità.
Sapere il sapore. Filosofia del cibo e del vino
Con queste riflessioni filosofiche sul cibo e sul vino abbiamo voluto mostrare anzitutto una cosa: che, proprio nel mangiare e nel bere, gli esseri umani dicono in modo particolarmente icastico chi sono, ovvero come si rapportano al mondo e come stanno con gli altri. Perché, di là da quello che credeva Feuerbach, l’uomo non è affatto quel che mangia, ma mangia quel che è. Ossia, mangia conformemente alla propria Weltanschauung. Insomma, proprio dal modo in cui mangia sono ricavabili le coordinate culturali che caratterizzano il suo modo di abitare il mondo. Per questo abbiamo voluto guardare al cibo e al vino quali specchi capaci di riflettere fedelmente gli aspetti più rilevanti della natura umana. Perché è proprio nei colori e nei sapori del cibo che sono custodite le più straordinarie e loquaci metafore di un’esperienza sempre insoddisfatta di quel che sa e di quel che fa, e perciò sempre vocata a diventare quel che ancora non è e che forse mai sarà.
Polpettology. Storia, filosofia e ricette della polpetta. Teoria e pratica del cibo più amato al mondo
Certo non è solenne come la lasagna. Non è raffinata come una crêpe al tartufo. Non è effervescente come i gamberoni al curry. Ma è comoda come una pantofola. Familiare come la voce della ninna nanna. Saporita come una battuta popolare. La polpetta non è aggressiva, non è esibizionista, non è possessiva. Se dovessimo scegliere un cibo da decretare piatto nazionale, sarebbe certo lei. È una pietanza locale che in ogni regione ha la sua declinazione, e si ritrova in tutte le culture del mondo. È un cibo plurimillenario, che ha saputo adattarsi alla contemporaneità, e se negli anni Sessanta nessun bravo padrone di casa le avrebbe offerte per cena, oggi hanno conosciuto una riscossa, sono sempre più presenti non solo sulla mensa famigliare ma anche negli aperitivi al bar e nei light lunch alle convention. E poi, basta aggiungere un po’ di pane raffermo, formaggio, un uovo, ed ecco che quella che doveva essere una portata per due diventa per quattro, per sei, per otto. Allora, cosa bolle in pentola? Un libro di cucina – ma non solo, anche se contiene molte ricette di facile realizzazione. Un libro di storia materiale – ma non solo, anche se racconta la polpetta dalle origini ai giorni nostri. Soprattutto, questo è un libro di filosofia della polpetta, dal tono semiserio, in cui il piatto diventa metafora di un modo di essere, anzi di polpettare, che passa dal riutilizzo e riciclo, alla capacità di adattarsi, al gusto della condivisione.
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