Questa è la pagina dedicata a storia della fotografia.
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Photography – Nuova edizione
Nuova edizione di un libro che trasuda l’entusiasmo di un grande autore per la fotografia. Ma un libro adatto anche a chi ama l’arte e la storia che, attraverso le immagini selezionate dall’autore, emergono e si raccontano. Un volume che Tom Ang non affronta come storico dell’arte, ma come fotografo, concentrandosi su quello che pensa di tutti i 50 autori coinvolti. Persone. Società. Tecnologia. E, soprattutto, meravigliose, grandi fotografie: come sono state realizzate, ciò che le rende uniche. Un libro con più di mille immagini, che descrive lo sviluppo di tecnologie chiave come la prima fotocamera di produzione (il dagherrotipo), la storica Nikon F, il Kodachrome, l’iPhone; con dovizia di dettagli ed esempi, come nessun’altra opera dedicata alla storia della fotografia ha mai tentato di fare. Inoltre, il libro presenta numerose analisi di immagini ormai divenute iconiche, da “Il bacio” ad “Alzando la bandiera su Iwo Jima”, da “Il feto (che si succhia il pollice)” a “9/11”.
La fotografia. Una storia culturale e visuale
Dalla prima nebulosa “eliografia” scattata da Joseph Nicéphore Niépce nel 1826 fino alle composizioni classiche di Cartier-Bresson e Alfred Stieglitz e alle formidabili strategie postmoderne di Robert Mapplethorpe, Cindy Sherman e Victor Burgin, la storia della fotografia è uno straordinario susseguirsi di immagini acute e penetranti. Ma le fotografie sono anche le immagini più diffuse del nostro tempo, dotate di una capacità infinita di registrare gli eventi e di renderli importanti conferendo loro un nuovo status. Ma come si legge una fotografia? In una serie di acute disamine dei temi e dei generi più rilevanti, Graham Clarke presenta in modo chiaro ed efficace lo sviluppo storico della fotografia e illustra il pensiero dei critici più interessanti sull’argomento, tra cui Roland Barthes e Susan Sontag. Il libro è incentrato su una analisi innovativa dei temi principali legati a questo argomento – il paesaggio, la città, il ritratto, il corpo e il reportage – e sullo studio minuzioso di immagini esemplari, alla luce dei rispettivi contesti culturali e ideologici.
Fotografia. La storia completa. Ediz. illustrata
Breve storia della fotografia
I fotografi da Niepce a oggi, dalle esperienze in camera oscura ai mutamenti tecnici e alle ricerche sperimentali; l’ambiente sociale, la fotografia come mestiere, le ripercussioni culturali, letterarie, estetiche. In questo libro lo studioso francese Jean A. Keim affronta un ventaglio di questioni che fanno della fotografia un capitolo particolarmente vivace dell’esperienza culturale degli ultimi centocinquant’anni. In appendice un capitolo scritto appositamente da Wladimiro Settimelli, illustra le vicende italiane.
L’invenzione del fotografico. Storia e idee della fotografia dell’Ottocento
Una storia della fotografia ottocentesca che ha per oggetto non tanto la fotografia, bensì il fotografico, cioè l’insieme di quelle categorie concettuali che rendono specifica un’immagine in quanto immagine fotografica. Una scelta che non preclude il racconto, a volte anche minuzioso, delle vicende che hanno segnato i primi decenni di vita del mezzo, sempre però con l’intenzione di far emergere quella specificità che poi risulterà determinante nello sviluppo delle singole storie. È in questa prospettiva che il testo suggerisce continui e audaci collegamenti tra passato e futuro, tra Ottocento e Novecento, sviluppando intrecci e soluzioni sorprendenti rispetto a quanto, manualisticamente, si è soliti proporre. Oltre all’individuazione di sottili omologie tecniche capaci di trasformarsi in vere e proprie filosofie fotografiche, come per esempio accade tra ‘carte de visite’ e ‘photomatic’, o convincenti corrispondenze operative, come nel caso della valorizzazione del “banale” che lega la prima Kodak con l’attuale culto della ‘snapshot’, la costante ricerca del fotografico che il libro svolge porta all’evidenziazione delle più significative concettualità del mezzo: dal voyeurismo alla memoria, dall’esibizionismo all’ossessione dell’archivio, dallo specchio alla costruzione dell’immaginario.
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