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Mister Facebook. La vera storia di Mark Zuckerberg e di Facebook
“Ti trovo su Facebook?”. Questa frase, usata e sentita sempre più spesso e in ogni ambito sociale, ha ormai sostituito, oggi, frasi del tipo: “Ti lascio il mio biglietto da visita”, oppure, “Se ho bisogno, come ti rintraccio?”. La piattaforma inventata da Mark Zuckerberg, nonostante i pareri soggettivi che si possono avere in merito, ha rivoluzionato il modo di comunicare a un livello tale che nemmeno gli stessi creatori avrebbero mai immaginato. Ha fornito agli utenti quello di cui avevano bisogno e cioè uno spazio dove poter comunicare, condividere ed esprimersi. Oggi Facebook è il social network più conosciuto al mondo, con oltre settecento milioni di iscritti, e un’azienda quotata svariati milioni di euro, solida e in espansione.
Facebook. La Storia. Mark Zuckerberg e la sfida di una nuova generazione
Miliardari per caso. L’invenzione di Facebook: una storia di soldi, sesso, genio e tradimento
Storia di Iqbal
Nel libro è narrata una storia vera, quella di Iqbal Mashir, che venne assassinato in Pakistan a tredici anni dalla “mafia dei tappeti” per avere denunciato il suo ex padrone e avere contribuito a far chiudere decine di fabbriche clandestine e a liberare centinaia di bambini schiavi come lui. È il racconto della faticosa conquista della libertà materiale e morale da parte dei diseredati del mondo, e di una ribellione contro coloro che sembrano troppo potenti, troppo ricchi, troppo invisibili per essere toccati. Un romanzo di denuncia in bilico tra commozione ed indignazione, ma anche una storia di libertà e di aquiloni, di speranza e cocciuta memoria. Età di lettura: da 12 anni.
I bottoni di Napoleone. Come 17 molecole hanno cambiato la storia
Cosa c’entra Napoleone con la chimica, la noce moscata con la peste, un grembiule da cucina con gli esplosivi, il Prozac con il benzene? Ce lo spiegano due chimici americani, Penny Le Couteur e Jay Burreson, in questo libro dedicato all’impatto che la chimica organica ha avuto sulla storia delle società umane. E lo fanno partendo da una leggenda secondo la quale una delle cause del fallimento della campagna di Russia di Napoleone sarebbe stato il cedimento dei bottoni di stagno delle uniformi, sbriciolati dal gelo. Le condizioni penose dell’esercito avrebbero così costretto l’imperatore alla ritirata. Più o meno attendibile che sia, questo episodio mostra come spesso la Storia sia frutto non tanto delle scelte fatte dall’uomo, ma delle possibilità offerte dalla scienza e dalla tecnologia. Capitolo dopo capitolo, il saggio descrive in che modo comuni sostanze, quali il pepe, l’acido ascorbico, il glucosio, il sale, la seta, il nylon, abbiano segnato lo sviluppo della nostra società. Grazie a un’esposizione chiara e vivace, questo libro è un affascinante viaggio alla scoperta dei legami tra chimica, cultura e storia per comprendere come eventi importanti possano dipendere da qualcosa di così piccolo come una molecola.
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