Questa è la pagina dedicata a donne arabe.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “La donna araba tra presenza e assenza. L’harem del XXI secolo”.
La ragazza della neve
Noa ha sedici anni ed è stata cacciata di casa quando i genitori hanno scoperto che è rimasta incinta dopo una notte passata con un soldato nazista. Rifugiatasi in una struttura per ragazze madri, viene però costretta a rinunciare al figlio appena nato. Sola e senza mezzi trova ospitalità in una piccola stazione ferroviaria, dove lavora come inserviente per guadagnarsi da vivere. Un giorno Noa scopre un carro merci dove sono stipate decine di bambini ebrei destinati a un campo di concentramento e non può fare a meno di ricordare suo figlio. È un attimo che cambierà il corso della sua vita: senza pensare alle conseguenze di quel gesto, prende uno dei neonati e fugge nella notte fredda. Dopo ore di cammino in mezzo ai boschi Noa e il piccolo, stremati, vengono accolti in un circo tedesco, ma potranno rimanere a una condizione: Noa dovrà imparare a volteggiare sul trapezio, sotto la guida della misteriosa Astrid. In alto, sopra la folla, Noa e Astrid dovranno imparare a fidarsi l’una dell’altra, a costo della loro stessa vita.
Opinioni:
Una storia travolgente di amicizia, coraggio e cambiamento sullo sfondo dell’occupazione nazista. – LaFeltrinelli
La prosa di Pam Jenoff è evocativa e coinvolgente… – The Globe and Mail
Le donne del vento arabo (eNewton Narrativa)
Ho ucciso Shahrazad. Confessioni di una donna araba arrabbiata
Una donna araba arrabbiata racconta. Racconta cosa significhi appartenere all’altra metà del cielo nel mondo arabo-islamico; mostra le lotte per combattere gli stereotipi e conquistare diritti considerati inalienabili eppure tutt’altro che scontati, le gioie e i dolori; rivela le speranze ed espone le debolezze delle donne arabe, le sfide che si trovano ad affrontare e i problemi che vivono, talvolta provocano o ignorano. In queste pagine Joumana Haddad, protagonista della cultura libanese contemporanea, sconfigge cliché, tabù e restrizioni per svelarci la sua vita: dalla lettura del Marchese de Sade a dodici anni alle sue prime poesie erotiche, alla fondazione della rivista “JASAD” (“corpo” in arabo) e alle altre esperienze che l’hanno formata come donna, come poetessa, come intellettuale impegnata.
Il potere delle donne arabe
Il libro offre un panorama, in parte sconosciuto, delle relazioni private e sociali che caratterizzano la vita delle donne immerse in una cultura araba e islamica nel Nord Africa e in Medio Oriente. I diversi contributi si pongono l’obiettivo di riassumere e scalfire alcuni luoghi comuni che circondano il dibattito intorno a questo mondo femminile e intendono anche descrivere un insieme di problematiche che le donne si trovano a dover affrontare; alcune molto note, altre meno percorse dalla riflessione occidentale. Lo sguardo con il quale si è declinato il lavoro si incentra soprattutto su due paesi, la Tunisia e l’Iraq, ma si estende a tematiche che abbracciano aree territoriali fra loro molto diverse. La scelta di focalizzare l’analisi su queste due nazioni scaturisce dal fatto che le curatrici del libro hanno attinto alla loro esperienza personale nel tentativo di arricchire la riflessione con la conoscenza diretta, certe che è dall’esperienza personale che nascono molti interrogativi, pratici e teorici, anche perché il continuo flusso fra esperienze e riflessione sulle stesse ci modella e ci modifica e quindi varia i nostri comportamenti e i nostri sguardi sul mondo.
La donna araba tra presenza e assenza. L’harem del XXI secolo
Shirine Dakouri non ha voltato le spalle al suo mondo, continua a portare il velo e a vivere devotamente secondo i precetti della sua religione, ma l’atto di accusa contro le strutture maschiliste del suo mondo è a tutto campo: rifiuta lo stereotipo della donna araba a due volti, angelo e demonio; protesta contro le tradizioni antiche e moderne che la riducono a mero strumento di procreazione e produzione; denuncia le tante forme di discriminazione di cui è fatta oggetto nelle legislazioni dei paesi arabi e nelle dinamiche del mercato del lavoro; solleva il velo sulla vita sessuale della donna, usando una franchezza di linguaggio che può sorprendere e sconcertare anche il lettore occidentale; punta il dito sulla parte di responsabilità che le stesse donne arabe hanno nella perpetuazione di questo sistema. Questo libro non è solo una testimonianza, ricca, ma inevitabilmente personale e quindi oggettivamente relativa e circoscritta: esso è anche una ricerca documentata, fitta di dati tratti direttamente da fonti primarie – storiche, letterarie, religiose, economiche, legislative, sociali – dunque inaccessibili al lettore occidentale che non possiede la lingua araba. Chi legge il testo della Dakouri ha oggi in mano lo strumento informativo più completo e agile per comprendere e accostarsi correttamente all’universo inaccessibile della donna araba.
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