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Esposizioni universali (Alfabeto Treccani)
L’esposizione universale
“‘L’Esposizione Universale’, commedia in tre atti di Luigi Squarzina, è il capolavoro di uno dei più geniali autori teatrali italiani. Un testo vincitore del Premio Gramsci nel 1949, interpretato negli anni da Vittorio Gassman e Giorgio Albertazzi, ma fino ad oggi messo in scena soltanto all’estero. In occasione della prima rappresentazione in Italia, torna in libreria un racconto visionario ambientato nella Roma post bellica, tra i cantieri interrotti dell’Expo prevista per il 1942 e cancellata dalla guerra, ora occupati dai campi degli sfollati. Qui le vicende umane dei protagonisti, provenienti da tutta Italia con percorsi e speranze molto diverse, si intrecciano con le speculazioni edilizie della ricostruzione, in una storia di illusioni perdute che, riletta oggi, appare straordinariamente profetica.” Prefazione di Piero Maccarinelli. Con un testo di Anna Isabella Squarzina.
Viaggi fantasmagorici. L’odeporica delle esposizioni universali (1851-1940)
Le esposizioni universali hanno agito nelle città in cui transitarono influenzandone lo sviluppo sia in termini materiali che culturali. Su questi eventi si innestarono flussi di viaggiatori che richiedevano una letteratura odeporica specifica ed appropriata a questo nuovo tipo di turismo. Venne così realizzandosi una produzione editoriale strettamente associata al viaggio verso queste cosiddette “fantasmagorie del progresso”, allo stesso modo di quanto era accaduto per i viaggiatori coevi del nascente turismo di massa che si avvalevano di guide, cataloghi e tutta una svariatissima letteratura di accompagnamento. Il volume analizza con approccio interdisciplinare sette casi di città in cui, tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, il transito delle esposizioni universali e internazionali stimola una letteratura odeporica che incrocia le rappresentazioni della città con i nuovi immaginari della modernità: si tratta di Londra, Parigi, Filadelfia, Chicago, Milano, Torino e New York. Scritti di: I.M.P. Barzaghi, D. Baviello, R. Biscioni, S. Fagioli, M.L. Fagnani, L. Maffi, M. Mancini, L. Massidda, A. Pellegrino, M. Viera de Miguel.
Le Esposizioni Universali. I mestieri d’arte sulla scena del mondo (1851-2010). Ediz. illustrata
La lunga, fantastica, spesso travagliata storia delle Esposizioni Universali si intreccia saldamente con l’evoluzione dei mestieri d’arte: dalla prima Expo, inaugurata a Londra nel 1851, alle avveniristiche architetture di Shanghai 2010, nei padiglioni delle Esposizioni si sono di volta in volta celebrati, proposti, trasformati, celati o riscoperti i grandi maestri, che con i loro progetti e le loro creazioni hanno rappresentato l’eccellenza delle nazioni. Frutto di un’indagine accurata sui documenti dell’epoca, sugli opuscoli, sulle pubblicazioni e sulle guide che hanno accompagnato ogni Expo, così come sui testi che ne hanno puntualmente commentato la storia e l’evoluzione anche in chiave istituzionale, “Le Esposizioni Universali. I mestieri d’arte sulla scena del mondo (1851-2010)” presenta un affresco storico che si dipinge sull’idea del progresso, del lavoro e della scoperta, e che mette in luce in maniera narrativamente efficace e i dialoghi, non sempre semplici ma certamente istruttivi, tra un artigianato d’arte e di scienza (ossia condotto con metodo sicuro e rigoroso) e l’espressività, l’unicità, la trasmissione di un valore artistico ed economico che diventa anche la bandiera politica di una supremazia nazionale.
Esposizione universale di Roma. Una città nuova dal fascismo agli anni ’60
L’EUR nelle sue mille sfaccettature, dall’architettura di regime ai quartieri residenziali degli anni ’60, ai primi grattacieli di Roma, il volume-catalogo illustra la storia dei uno dei quartieri più noti e discussi di Roma, dalla sua progettazione in occasione dell’Esposizione Universale, che doveva tenersi nel 1942, fino alle Olimpiadi del 1960, quando l’EUR assume la sua forma definitiva. Una “visione classica, ma moderna, modernissima…”.
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