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Malattie urologiche. Diagnostica per immagini. Terapia
Rugarli. Medicina interna sistematica. Estratto: Malattie del rene e delle vie urinarie
Dal testo di Medicina Interna – su cui si sono formate intere generazioni di internisti – è stato ricavato un testo di circa 120 pagine che permette di affrontare gli esami delle materie cliniche con l’intento di abituare gli studenti al ragionamento clinico.
Malattie dei reni e delle vie urinarie
Profondamente revisionata nei contenuti e nella forma, la quarta edizione di Malattie dei Reni e delle Vie Urinarie, che accoglie in copertina per la prima volta Loreto Gesualdo e Michele Battaglia, può oggi essere considerata un’opera completa, in grado di soddisfare le esigenze di diverse categorie di lettori. L’opera, che non è stata solo aggiornata, ma completamente riorganizzata, si rivolge infatti agli studenti delle Lauree Sanitarie, a quelli del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, agli Specializzandi e infine, come aggiornamento relativo alla disciplina, ai Medici di Medicina di base. A questo scopo, il testo è stato riorganizzato ricorrendo all’utilizzo di un diverso carattere a stampa. Gli approfondimenti realizzati per gli Specializzandi si presentano perciò con un corpo più piccolo rispetto al resto del volume. La nuova edizione è arricchita da materiale multimediale indispensabile per integrare lo studio. Un ricco atlante iconografico consentirà un maggiore approfondimento di alcuni argomenti chiave agli Specializzandi, che potranno visionare anche un’inedita raccolta di filmati relativi a interventi chirurgici sull’apparato urinario. Tutti gli studenti potranno infine trovare i test di autovalutazione per verificare il proprio livello di apprendimento dei diversi contenuti dell’opera.
Malattie del rene, delle vie urinarie e dell’apparato genitale
“La precedente versione del volume “Malattie del rene, delle vie urinarie e dell’apparato genitale”, pubblicata da Piccin nel 2003 è stata preparata a 4 mani con Massimo Porena. In questi 14 anni si sono verificate numerose novità in campo nefrologico, sia diagnostico che terapeutico, frutto della costante ricerca biomedica internazionale e del rapido progresso tecnologico. Le nuove conoscenze hanno permesso una più accurata diagnosi patogenetica nelle nefropatie glomerulari e un’impostazione terapeutica focalizzata a bloccare i fattori lesivi. L’insufficienza renale cronica ha raggiunto un’incidenza molto elevata in tutto il mondo ed ha comportato la necessità di utilizzare sempre più spesso la terapia sostitutiva (dialisi e trapianto) in molti pazienti. Persiste l’importante sfida per rallentare la progressione delle nefropatie croniche mediante strategie mirate al controllo dei fattori di rischio e delle numerose comorbidità. Per scrivere questa prefazione ho ripercorso sommariamente il mio personale iter professionale ed accademico. Dopo la Laurea ho seguito il Prof. Vittorio Bonomini per 10 anni durante i quali ho svolto un’attività clinica intensa accompagnata da molte ricerche in campo nefrologico e dialitico presso l’Università ed il Policlinico Sant’Orsola di Bologna. Successivamente nel 1977 ho accettato la chiamata e la “sfida” della giovane Università “Gabriele D’Annunzio” di Chieti dove ho provveduto a creare ex novo la Clinica Nefrologica composta da un reparto di Nefrologia ed una unità di Dialisi presso l’Ospedale SS. Annunziata, mentre la nostra attività di ricerca si è svolta in un nuovo laboratorio presso una sede distaccata dell’Università. Con i miei collaboratori abbiamo cercato di diffondere la Nefrologia sul territorio e al di fuori della Provincia grazie anche alla istituzione nel 1982 della Scuola di Specializzazione in Nefrologia. Le nostre ricerche sono state pubblicate nelle varie riviste specialistiche nazionali ed internazionali e presentate a numerosi Congressi. Durante la mia attività clinica ho cercato di mettere i miei allievi in condizione di approfondire specifici argomenti nefrologici e dialitici anche con stage presso prestigiosi Centri Nefrologici americani ed europei. Dopo 20 anni di impegno nella Università di Chieti ho accettato il trasferimento all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e al Policlinico di Modena dove ho potuto proseguire il mio lavoro di ricerca, ma soprattutto ho contribuito ad iniziare un nuovo programma di trapianto renale nel 1998. Negli ultimi tempi i miei collaboratori ed io abbiamo avvertito la necessità di apportare importanti aggiornamenti ai vari capitoli della precedente edizione. I miei collaboratori di Chieti hanno rivisitato i capitoli di competenza (Lorenzo Di Liberato, Paolo Cappelli, Goffredo Del Rosso, Luigi Amoroso, Mario Bonomini, Vittorio Sirolli), mentre alcuni capitoli sono stati aggiornati dai collaboratori di Modena (Vittorio Albertazzi, Marco Ballestri). Il mio impegno professionale e didattico in campo nefrologico, durato 45 anni, è legato al ricordo dei numerosi pazienti che ho potuto curare nelle varie sedi dove ho svolto la mia attività assistenziale (Bologna, Chieti e Modena). Con l’attività didattica rivolta agli Studenti del Corso di Laurea ho cercato di fornire le informazioni di base della nefrologia. Mi sento particolarmente gratificato dalla preparazione nefrologica fornita agli oltre 200 giovani specialisti che stanno svolgendo la loro attività clinica in diversi Ospedali Italiani e che rivedo periodicamente negli incontri congressuali. Spero che questo testo, debitamente aggiornato, serva ad arricchire il bagaglio culturale dei Medici interessati alla diagnosi e cura delle varie nefropatie, i quali saranno così in grado di provvedere con tempestività e successo all’inquadramento e all’opportuna terapia.” (Prefazione di Alberto Albertazzi)
Sapiens. Da animali a dèi: Breve storia dell’umanità
Siamo i signori del pianeta. Il segreto del nostro successo è l’immaginazione. Siamo gli unici animali capaci di parlare di cose che esistono solo nelle nostre fantasie: come le divinità, le nazioni, le leggi e i soldi. “Sapiens. Da animali a dè”i spiega come ci siamo associati per creare città, regni e imperi; come abbiamo costruito la fiducia nei soldi, nei libri e nelle leggi; come ci siamo ritrovati schiavi della burocrazia, del consumismo e della ricerca della felicità.
Opinioni:
Centomila anni fa almeno sei specie di umani abitavano la Terra. Erano animali insignificanti, il cui impatto sul pianeta non era superiore a quello di gorilla, lucciole o meduse. Oggi sulla terra c’è una sola specie di umani. Noi: Homo sapiens. – LaFeltrinelli
Affronta i grandi interrogativi della storia e dell’uomo moderno con un linguaggio vivido e indelebile – Jared Diamond
Un viaggio divertente e curioso nella storia dell’umanità. Una lettura che vi terrà incollati fino all’ultima pagina – Bill Gates
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