Questa è la pagina dedicata a Massimo Siragusa.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Teatro d’Italia. Ediz. italiana e inglese”.
Roma. Ediz. illustrata
Attorno alla Roma celebrata dall’iconografia classica, alla città della grande bellezza dal fascino monumentale e un po’ decadente, con i suoi luoghi iconici invidiati dal mondo intero, sorge un’altra città. Nascosta ed estranea ai flussi turistici. Un’area abitata e vissuta da oltre la metà dei cittadini romani. Una città caotica, spesso abusiva. Con i suoi cancelli, ringhiere, muri, alberi, reperti archeologici, auto, che si sovrappongono e si confondono in un caos visivo straordinario e unico. È la periferia. Anzi, le periferie. Diverse tra loro ma accomunate tutte dalla stessa anarchia visiva e architettonica. In questo lavoro, che si è snodato per oltre due anni lungo il perimetro della città, l’autore ha cercato relazioni, passaggi, dialoghi, quasi a volere tentare di mettere in ordine il caos della realtà.
Teatro d’Italia. Ediz. italiana e inglese
“Da che punto di vista Massimo Siragusa ha voluto ritrarre Italia? Sono foto di paesaggio? Sono scorci? Sono “ritratti di luoghi”? È un repertorio antropologico senza figure umane, o quasi? È un repertorio sull’ architettura? Scorrendo queste immagini, una a una, esse risultano – pressoché tutte – adatte ad azioni teatrali. Non le immagino popolate di vita quotidiana, ma ripopolate da diverse performances. Il teatro svolge infatti, nello spazio, la funzione di un richiamo alla memoria: non popola lo spazio bensì lo rievoca, rievoca cioè l’ evento, o gli eventi dai quali lo spazio nacque come spazio. Tutta la raccolta di Siragusa è percorsa da questa energia evocativa. L’Italia è terra di teatri, terra di eventi che, nella forza del loro stesso accadere, si sono scavati lo spazio della propria rappresentazione”.
Il cretto grande. Ediz. italiana e inglese
L’attesa abita le immagini del Cretto, attesa e potenza che ricordano le immagini che Siragusa aveva fatto nelle cave di marmo, l’onnipresenza della materia, a scala diversa, diversamente lavorata, dalla luce o dalle macchine; qui punto di partenza per il genio creativo di Michelangelo, a Gibellina realizzazione massima, a dimensione di città, dell’opera di Burri. Pagina dopo pagina, con Siragusa si scopre e si accede a una nuova lettura del Cretto, uno studio anatomico che ne rivela la forza quanto la fragilità, la bellezza dei dettagli, lo stupore degli scorci, la magia dei labirinti. Quando le rare viste dell’insieme appaiono, la sorpresa è ancora più grande di fronte a una sorta di topografi a immaginaria, di città immobile, addormentata per sempre sotto un lenzuolo di cemento bianco.
Respirano i muri. Ediz. illustrata
Per Paolo Di Stefano il legame che unisce un uomo alla propria casa è qualcosa di profondo e fondante. Le case vengono arredate, vissute, curate e a volte abbandonate, assorbono gli odori, gli umori, i sentimenti, le vite di chi le abita e contemporaneamente le influenzano, diventando parte fondamentale della memoria più intima di un uomo. Il volume racconta questo rapporto a partire dalla descrizione della casa in cui è nato. Dalla Sicilia dove l’odore di peperoni arrostiti si mischia a quello delle muffe, alla Svizzera, dove resta impregnato nelle tende e nei tappeti che la madre mostra con fierezza ai parenti in visita. Le abitudini familiari sono descritte nei particolari, in gesti semplici e significanti messi in atto da personaggi reali, strettamente legati all’autore, con ironia ma anche un velo malinconico. Velo che si ispessisce nelle interviste che occupano la seconda parte del libro, dove protagonisti insieme agli ambienti sono persone costrette all’abbandono delle loro case. Di Stefano dà voce a emigranti, senzatetto, con la confidenza di un diario e la sottigliezza di un poeta. La casa che proteggeva dal caldo e dal freddo come una madre, gli utensili di cui ci si è presi cura, in uno scambio di utilità e attenzione quasi pari, come se anche arredi e suppellettili potessero penare della separazione, avere nostalgia. L’intreccio d’arte narrativa e visiva custodito nel libro esplora e rende reali le emozioni trattenute dalle mura domestiche. Mura fatiscenti, che respirano insieme ai corpi e si sbriciolano come le anime che hanno vegliato prima di lasciarle. Nelle immagini, luoghi straripanti di oggetti che restituiscono storie intime di persone assenti. Le parole affollano le immagini, che diventano la scenografia della narrazione, sottolineano un distacco potente, quasi luttuoso. Introduzione di Goffredo Fofi.
Bologna lo spettacolo di una città. Ediz. illustrata
Questo libro propone un lungo e affascinante itinerario per la città di Bologna accompagnati dalle fotografie di Massimo Siragusa e Angelo Turetta, con un’antologia di testi d’autore da Dante a Carlo Lucarelli, da Stendhal a Lucio Dalla e Roberto Roversi. Un “viaggio sentimentale” all’interno di questa splendida e antica città, accompagnati dalle immagini di due tra i maggiori interpreti della fotografia contemporanea e dai testi dei grandi scrittori, artisti e viaggiatori che hanno voluto e saputo cantare Bologna, le sue chiese, le sue strade, le sue piazze. Un doppio percorso, dunque, nello spazio e nel tempo. Nel tempo che i testi risvegliano, memoria storica di una città, e nello spazio presente, attraverso le istantanee dei due maestri della documentazione contemporanea cui abbiamo chiesto di raccontare, ognuno a proprio modo con stili diversi e complementari, la Bologna di oggi.
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