Questa è la pagina dedicata a Michelangelo Pistoletto.
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Il terzo paradiso
Che cos’è il terzo paradiso? “È la fusione tra il primo ed il secondo paradiso. Il primo è il paradiso in cui la vita sulla terra è totalmente regolatadalla natura. Il secondo è il paradiso artificiale, sviluppato dall’intelligenza umana attraverso un processo che ha raggiunto oggi proporzioni globalizzanti. Il progetto del terzo paradiso consiste nel condurre l’artificio, cioè la scienza, la tecnologia, l’arte, la cultura e la politicaa restituire vita alla Terra. Il terzo paradiso è il nuovo mito che porta ognuno ad assumere una personale responsabilità in questo frangente epocale. Con il nuovo segno d’infinito si disegnano tre cerchi:quello centrale rappresenta il grembo generativo del terzo paradiso”. (M. Pistoletto)
Michelangelo Pistoletto. Il Terzo Paradiso. Ediz. illustrata
Il volume si apre con il dialogo inedito tra il critico d’arte Achille Bonito Oliva e l’archeologo Salvatore Settis, sotto lo sguardo attento del maestro Pistoletto, prima di documentare in modo cronologico tutti gli eventi legati allo sviluppo del progetto del “Terzo Paradiso”, dal suo concepimento nel 2003 fino all’ottobre del 2012, con l’allestimento presso il giardino delle Terme di Caracalla a Roma. Mostre, installazioni, laboratori, pubblicazioni, incontri illustrano lo sviluppo del nuovo percorso artistico di Pistoletto, avviato quando tracciò il nuovo segno d’infinito, simbolo del Terzo Paradiso. È È in occasione della Biennale di Venezia del 2005, a S. Servolo, che è stato presentato il primo allestimento del Terzo Paradiso. Da allora, il progetto ha girato l’Italia e alcune città straniere come Marsiglia, Tunisi, Londra e Mosca, coinvolgendo istituzioni e pubblico. L’artista spiega così il suo progetto: ” […] Il progetto del Terzo Paradiso consiste nel condurre l’artificio, cioè la scienza, la tecnologia, l’arte, la cultura e la politica a restituire vita alla Terra. Terzo Paradiso significa il passaggio ad un nuovo livello di civiltà planetaria, indispensabile per assicurare al genere umano la propria sopravvivenza. Il Terzo Paradiso è il nuovo mito che porta ognuno ad assumere una personale responsabilità in questo frangente epocale.”
La voce di Pistoletto. Ediz. illustrata
Michelangelo Pistoletto, uno dei punti di riferimento dell’arte contemporanea, si racconta per la prima volta in questo libro. Sollecitato dallo sguardo e dalla voce di Alain Elkann, rievoca la sua storia più intima: l’infanzia, la vita in famiglia, gli affetti, mostrando come i luoghi del suo vivere (Torino e Biella, Sansicario e Corniglia) siano indissolubilmente intrecciati a quelli del suo lavoro d’artista, cominciato a quattordici anni con il restauro di quadri antichi nella bottega paterna. È la storia di un successo crescente, scandito dall’incontro con galleristi, critici, collezionisti e curatori di grande fama, ma soprattutto dal confronto e dalla continua interrogazione dei maestri riconosciuti: Francis Bacon, Jean Fautrier, Lucio Fontana, Alberto Burri, Robert Rauschenberg, Alberto Giacometti, Balthus. Dagli anni cinquanta ai giorni nostri, da New York a Parigi, e a Vienna, dove centrale è l’insegnamento all’Accademia di Belle Arti, si delinea un lungo e affascinante itinerario. Dai primi autoritratti fra l’astratto e il materico ai Quadri specchianti, vero nucleo fondante della poetica di Pistoletto, dagli Oggetti in meno, precorritori dell’arte povera, alle azioni del gruppo Lo Zoo, prime manifestazioni della Creative Collaboration, fino al Terzo Paradiso e alla Cittadellarte, che fonda un sistema aperto delle conoscenze per realizzare l’idea di un’umanità responsabile, ecco un unico fil rouge che pone l’arte come fonte di “energia mentale e visiva”.
Ominiteismo e demopraxia. Manifesto per una rigenerazione della società
Prendete “Ominiteismo e Demopraxia” come un manuale per una trasformazione responsabile della società. Una guida necessaria all’equilibrio della convivenza civile, dove ognuno esercitando la Demopraxia, dalle piccole occupazioni del quotidiano saprà estenderla alle grandi relazioni sociopolitiche della vita comune. Siamo giunti a un traguardo della storia ora dobbiamo compiere il passaggio necessario al proseguire di questa nostra civiltà. A Cittadellarte è nato un simbolo che indica la via verso il cambiamento della società. È il disegno del triplo cerchio. Esso rappresenta il Terzo Paradiso, ovvero il Terzo Tempo dell’umanità. L’arte ha animato ogni passo della vicenda umana con la forza della creazione che le è propria. In questo frangente epocale essa traccia le prospettive del nuovo percorso, ne avvia il cammino e ne assume, anche praticamente, la guida. Il cambiamento inizia da due aspetti fondamentali, la religione e la politica. L’Ominiteismo pone sia le persone sia le istituzioni religiose di fronte a se stesse per un giudizio che non arriva dall’alto, ma mette ciascuno e tutti direttamente davanti alle proprie responsabilità. La responsabilità diviene così la prassi che regola e unisce tutte le parti della società. La Demopraxia sostituisce il termine “potere”, dal greco krátos (da cui deriva democrazia), con il termine “pratica”, dal greco pràxis (da cui demopraxia), per arrivare con la demo-pratica là dove non si è potuti arrivare con l’imposizione del demo-potere. Questo manifesto si conclude con le indicazioni indispensabili per realizzare demopraticamente quello che è stato il sogno della Democrazia. Michelangelo Pistoletto
Opinioni:
Il manifesto politico di Michelangelo Pistoletto. – LaFeltrinelli
Michelangelo Pistoletto: Azioni Materiali
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