Questa è la pagina dedicata a biografie di Hemingway.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “In amore e in guerra: Il diario perduto di Agnes von Kurowsky, le sue lettere e le lettere di Ernest Hemingway”.
Hemingway: l’uomo e il mito
Non ha tenuto un diario, Ernest Hemingway. Però ha conservato di tutto: fotografie e lettere a migliaia, elenchi di libri da leggere, biglietti di viaggio – in aereo ma soprattutto in treno e in nave -, locandine di corride con gli autografi dei toreri, appunti di scene da rielaborare narrativamente, ricevute di hotel e ristoranti, persino documenti riservati e col timbro “top secret”… I “pezzi” della Hemingway Collection presso la John F. Kennedy Library di Boston costituiscono una miniera inesauribile e un inestimabile tesoro di informazioni per mettere a fuoco la figura di Hemingway sia come artista sia come uomo, e spesso permettono di identificare in precisi avvenimenti reali la fonte di ispirazione delle sue opere. La Hemingway Collection – di cui questo volume presenta i reperti più significativi – è di fatto l’album dei ricordi di uno scrittore dal fascino intramontabile, oltre che la mappa di una travolgente galoppata lungo il ventesimo secolo. E osservata attraverso gli oggetti di una vita, la vera storia di Hemingway si rivela ancora più profonda e interessante della sua leggenda.
Opinioni:
Andai in Spagna e corsi con i tori, e poi a Parigi per visitare i luoghi di Hemingway, ma lui non si trovava in nessuno di quei templi turistici del genere “Geaorge Washington ha dormito qui”. Lui era dove era sempre stato, nei suoi libri. – LaFeltrinelli
Mio fratello Ernest Hemingway. Un ritratto di famiglia
Questo libro di memorie familiari, pubblicato nel 1962, evoca sapientemente alcune delle tappe iniziali della carriera del grande scrittore, dagli anni dell’infanzia fino al suicidio del padre nel 1928 (nel 1961 Ernest, con un gesto di tragica emulazione, si toglierà la vita esattamente nello stesso modo). Marcelline, in questa cronaca puntuale, serena ma anche sottilmente malinconica, registra le varie influenze che determinarono lo sviluppo artistico e umano del fratello. Oltre alle fotografie selezionate dalla famiglia Hemingway contiene alcune lettere dello scrittore alla sorella, ai genitori e agli amici. Il resoconto della guerra sul Piave, la cronaca del ferimento a Fossalta, il racconto della convalescenza a Milano e dell’amore per Agnes von Kurowsky – che avrebbero dato vita ad “Addio alle armi” – rappresentano dei veri e propri gioielli umani e letterari. Postfazione di Guido Mattioni.
Hemingway
Dalle belle pagine, che non si succedono in ordine cronologico, ma sotto l’incalzare dei ricordi e delle emozioni, emerge in una luce nuova la figura di questo genio sfortunato che, con un sorriso triste fino alla disperazione, diceva di aver conquistato il Nobel solo perché nel libro ”Il vecchio e il mare” non c’erano parolacce. Dalle stesse pagine emerge un mondo dove il ritratto della realtà è intriso di tragedia e di amore per la vita. Come sanno quelli che, a sua somiglianza, cominciano, qualunque cosa accada, le giornate cantando.
Opinioni:
E’ una biografia appassionata, basata su documenti di prima mano e lettere inedite, questa che Fernanda Pivano ha dedicato a Hemingway, lo scrittore-mito del Novecento, cui fu legata da un profondo sodalizio professionale. – LaFeltrinelli
Autunno a Venezia. Hemingway e l’ultima musa
Nel 1948 Ernest Hemingway arriva in Italia con la quarta moglie, Mary Welsh. Il piroscafo che doveva condurre la coppia e l’inseparabile Buick – legata alla prua – in Provenza, non riesce ad approdare a Cannes a causa del maltempo e deve per forza navigare fino a Genova. Per Hemingway è uno shock: mancava dall’Italia da trent’anni, da quando diciottenne aveva combattuto sul fronte italiano. È uno scrittore in cerca di ispirazione: non pubblica un romanzo da dieci anni, è un momento difficile, e quando scende sul molo osannato e assediato dai giornalisti, viene sommerso dai ricordi e decide che quello che era destinato a essere un breve interludio fra Cuba e la Provenza diventerà un viaggio di parecchi mesi nei luoghi che aveva frequentato da giovane. Da Genova a Milano, da Stresa a Cortina, incontra e fa accordi con i suoi editori italiani, il «comunista» Giulio Einaudi e il nonideologico Arnoldo Mondadori. Conosce la sua voce italiana, Fernanda Pivano con il compagno Ettore Sottsass, Italo Calvino, Natalia Ginzburg. Fra un drink e una battuta di caccia si spinge fino a Venezia e a Torcello, dove incontra una giovane aristocratica veneziana, Adriana Ivancich, di cui si innamora, ricambiato. Sarà la sua «ultima musa»: la relazione è complessa e destinata a non durare, lo sanno entrambi. E tuttavia grazie a lei Hemingway ricomincerà a scrivere: Adriana è la Renata di «Di là dal fiume e tra gli alberi», romanzo che Hemingway considera un capolavoro e che verrà inizialmente stroncato dalla critica. Ma dopo questo, con al suo fianco Adriana che per breve tempo si trasferisce (con la madre) a Cuba, Hemingway scriverà anche «Il vecchio e il mare», che gli vale il Premio Pulitzer e, l’anno successivo, il Premio Nobel.
In amore e in guerra: Il diario perduto di Agnes von Kurowsky, le sue lettere e le lettere di Ernest Hemingway
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