Questa è la pagina dedicata a libri autobiografici sul cancro.
In questa pagina troverai 8 prodotti, tra cui “Morendo ho ritrovato me stessa. Viaggio dal cancro, alla premorte, alla guarigione”.
Morendo ho ritrovato me stessa. Viaggio dal cancro, alla premorte, alla guarigione
Colpita dal cancro, dopo quattro anni Anita raggiunse la fase terminale della malattia e cadde in uno stato di prostrazione tale da accedere a una esperienza di premorte, grazie alla quale ha ottenuto la rivelazione del suo valore intrinseco in quanto essere umano, scoprendo la causa reale della malattia. Una volta ripresa conoscenza, le sue condizioni di salute migliorarono rapidamente e potè lasciare l’ospedale senza che ci fosse più alcuna traccia del cancro nel suo corpo. Partendo dall’esperienza di premorte, Anita condivide in modo toccante e con grande ispirazione tutto quello che ha imparato sulla malattia, sulla guarigione, sulla paura, sull’amore e sulla potenziale grandezza riposta in ciascuno di noi. Prefazione di Wayne Dyer.
Mani sul mio corpo. Diario di una malata di cancro
Il diario di una malattia non “combattuta”, ma vissuta quasi come un viaggio all’interno del corpo, che cambia e fa cambiare l’immagine di sé, come momento della vita in cui riflettere e ricostruire, come un cammino nella consapevolezza, verso l’accettazione della malattia come parte di sé. Alla fine del percorso la propria esistenza ne esce ridefinita, con i limiti che la malattia e la cura impongono, ma con la certezza e il desiderio che la vita continui. Un viaggio all’interno della sanità vista dalla parte dei malati, nello stesso ambiente di lavoro in cui l’autrice opera da quasi trent’anni, osservato con occhio critico, lucido e talvolta impietoso, che rivela quanto sia importante ascoltare e credere al malato, rispettare la sua autonomia decisionale per facilitarne il processo di guarigione. Scrivere diventa un modo di reagire all’evento-malattia che improvvisamente piomba nella propria quotidianità: giorno dopo giorno razionalità ed emotività si alternano, domande e tentativi di risposte prendono forma. Un diario per ricostruire il senso della propria esistenza e un dono per gli altri, per testimoniare che la vita, nonostante la malattia, è ancora vita, e continua.
La mia vita senza stomaco: 12 anni da gastrectomizzata
L’asportazione totale dello stomaco è un intervento che spaventa. Fanno paura le conseguenze, l’idea che dopo non si potrà più mangiare, come uno spettro si è tormentati dal timore di una vita della quale si sa poco. Peggio ancora se la causa per la quale si subirà l’intervento è il cancro, e si hanno solamente 35 anni, con la prospettiva di una vita ancora da vivere che sembra sfumare. In questo libro racconto la mia esperienza. I miei 12 anni senza stomaco. Anni in cui ho imparato in prima persona quali sono i problemi legati a questa condizione. Anni in cui mi sono confrontata con tante persone come me e ho scoperto che i nostri problemi molto spesso sono diversi. Anni in cui sono stata una cancer blogger e ho tenuto traccia di tutto quello che mi accadeva. Ho scritto questo libro per dare coraggio a chi si trova adesso a vivere la malattia. Perché la vita senza stomaco è possibile e non preclude la possibilità di essere felici.
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