Questa è la pagina dedicata a Alessandro Rimassa.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Generazione 1000 euro: REMIX”.
Company culture. Il sistema operativo che fa crescere le aziende
Gli smartphone funzionano grazie a iOS o Android, i PC grazie a Windows o Linux. E le nostre aziende? Sono regolate da infinite procedure che rischiano di mandarle in blocco, denunciando l’urgenza di un nuovo «sistema operativo» che, una volta installato, le renda più flessibili e innovative. Se infatti tutto cambia – lo scenario economico, la concorrenza, le generazioni al lavoro – e se tecnologia e trasformazione digitale hanno rivoluzionato ogni aspetto del vivere e del fare impresa, le aziende invece sono rimaste perlopiù immobili. Arretrando. E ora solo le persone possono farle uscire da questa situazione, a condizione tuttavia che chi governa le imprese sappia far leva sui valori giusti per far crescere la componente umana insieme al business, all’insegna del binomio produttività-felicità. A questo mira il framework della company culture proposto da Rimassa. Capitolo dopo capitolo, il libro illustra i valori imprescindibili da coltivare in azienda, ci aiuta a decodificare le fasi più complesse della trasformazione e ci spiega come installare il sistema operativo che può farla funzionare. Attraverso il racconto di modelli di successo, italiani e internazionali, dimostra come C-level, manager ed HR possano davvero interpretare una leadership nuova e guidare il cambiamento. Con una nota finale: solo le imprese che iniziano oggi potranno crescere domani.
La repubblica degli innovatori: 85 storie di startup. 16 settori in cui fare impresa. 105 consigli da mettere in pratica.
Generazione 1000 euro: REMIX
Generazione mille euro
Nella giungla metropolitana della Milano di oggi, dove gli affitti sono insostenibili e i giovani laureati condividono piccoli appartamenti in una sorta di eterna adolescenza, il ventisettenne Claudio, venuto in città dalla provincia emiliana, cerca disperatamente di stare a galla nell’ambiente ipercompetitivo della multinazionale in cui ha trovato lavoro (precario, “a progetto”) come junior account nel settore marketing. Con lui abitano Rossella, che si arrabatta come babysitter e hostess nelle fiere, il timido Alessio, che ha rinunciato a una possibile carriera di giornalista per un “posto fisso” alle Poste, e Matteo, ricco e palestrato, che non arriverebbe a fine mese senza l’aiuto della famiglia.
Berlino sono io
Claudio, ex generazione mille euro, oggi ha trentadue anni, un posto fisso di marketing manager, è proprietario di un appartamento e presto convolerà a nozze. È soddisfatto. Ma, come tanti coetanei, è ancora in bilico: un mix di euforiche sicurezze e dubbi estremi. Si sente spaccato in due: da una parte la carriera e l’amore, dall’altra gli eccessi della Milano notturna, dove crede di ribellarsi all’inquadramento finto borghese nel quale si sente imprigionato. All’inizio i sintomi quasi non si avvertono: un formicolio in tutto il corpo, la concentrazione intermittente. Quando però arrivano le vertigini, il senso di vuoto, gli attacchi di panico, Claudio capisce che così non può andare avanti. Complice l’incontro con Rossella, migliore amica del passato, parte per Berlino, città delle infinite opportunità, che diventa per lui simbolo di libertà interiore. Lì, dove il movimento non è fine a se stesso ma energia pura, persino lottare contro le proprie debolezze torna ad avere un senso. È quello, oggi, per Claudio e per molti come lui, il luogo giusto per ricominciare da zero. Quattro anni la storia di Claudio torna in questo romanzo per offrire uno spaccato della vita dei trentenni di oggi.
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