Questa è la pagina dedicata a Alessandro Robecchi.
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Giornalista professionista dal 1982, scrive per il Fatto Quotidiano. È stato editorialista de il manifesto, sul quale firmava ogni domenica la rubrica “Voi siete qui”. Collabora con MicroMega e il Misfatto, l’inserto satirico de il Fatto Quotidiano, con Style e Smemoranda. Dal 2007 è tra gli autori degli spettacoli di Maurizio Crozza, in televisione su Nove e in teatro. In TV conduce, dal 2008, Doc3, programma di Rai 3 che presenta una raccolta della produzione documentaristica italiana e internazionale. Sempre per Rai 3 è, dal 12 ottobre 2009 con lunghe interruzioni, autore con Peter Freeman della striscia quotidiana Figu – Album di persone notevoli, collezione di mini-biografie; seguita all’esperienza quinquennale della trasmissione Verba volant, dedicata alle parole della lingua italiana. Tra le esperienze televisive precedenti, i corsivi di Ballarò (Rai 3), e la collaborazione con la trasmissione Markette – Tutto fa brodo in TV di Piero Chiambretti (LA7).
Di rabbia e di vento
«Un noir veloce e scanzonato, con sua maestà Bob Dylan come ospite d’onore e il grande Scerbanenco come nume tutelare» – Antonio D’Orrico Carlo Monterossi è di nuovo un uomo solo. La sua donna gli ha detto «Torno», come in una canzone di Bob Dylan, e lui ha afferrato e stretto quella parola neanche fosse l’ultimo ramo sporgente sul fiume prima della cascata. Ma ora è parecchio che sta aggrappato a quel ramo, e il fiume è freddo, e le mani gli fanno male… A peggiorare ancora la situazione lo aspetta una cena mondana con l’amministratore delegato della azienda televisiva che lo rende ricco e infelice. Una cosa per cui molti darebbero un braccio o la figlia adolescente, e che lui scambierebbe volentieri con due mesi di lavori forzati in Uganda. Ma non può sottrarsi. Al ristorante di un albergo con più stelle della via lattea Carlo incontra il capo dei capi e la cena va via senza sussulti. Poi l’arrivo di un sottosegretario segna il termine del convivio, e finalmente Carlo può rimanere da solo. Si merita un drink, va a sedersi al bar, la carta dei whisky ha più pagine dell’Ulisse di Joyce. Lui, fedele, ordina il suo Oban 14. A quel punto una donna si siede accanto a lui. «Posso…?» Inizia così la discesa agli inferi di Carlo Monterossi, che si troverà al centro di una serie di delitti feroci, perfettamente eseguiti. Accanto a lui l’amico Oscar Falcone, una spia, un infiltrato, un segugio, chissà chi è davvero, e Tarcisio Ghezzi, vicesovrintendente della Polizia di Stato e virtuoso dei travestimenti. Ma neanche loro possono davvero aiutarlo, perché questa volta Carlo Monterossi è scosso da una rabbia che non ha mai provato prima. È l’odio che lo ha preso e lui non si spiega perché, ma ci ha pensato. Ed è odio vero.
Opinioni:
Ritorna Carlo Monterossi, il protagonista di Questa non è una canzone d’amore e di Dove sei stanotte. Ritorna la Milano noir, sghemba e sorprendente, di Alessandro Robecchi. – LaFeltrinelli
Torto marcio
Tre luoghi di Milano, vicini sulla mappa ma lontanissimi tra loro, per il nuovo romanzo di Robecchi: la casa di Carlo Monterossi, autore televisivo di una trasmissione trash (di cui si vergogna), cultore di Bob Dylan e detective per caso; il quartiere malfamato attorno a San Siro, un mercato degli alloggi governato dai calabresi, dal collettivo di sinistra e dagli africani che si dividono democraticamente spazi e spacci; infine la questura dove lavorano in tandem il sovrintendente Carella e il vice Ghezzi. Nel centro di Milano hanno sparato a un commerciante di carni, sessantenne ricco e senza ombre, ma c’è una nota stonata: sul cadavere un sasso bianco, liscio, rotondo, poggiato sul petto. Dopo pochi giorni un altro omicidio con le stesse modalità – ancora una volta una pietra sul corpo – getta la città nel panico. Una firma? L’assassino dei sassi occupa le pagine dei giornali, radio e tv, compresa la trasmissione “Crazy Love” che Carlo Monterossi sta finalmente per abbandonare e non ne vede l’ora. Ed è in questo frangente che l’agente di Carlo, Katia Sironi, la sua alleata per la vita, chiede aiuto: la madre anziana è stata derubata in casa di alcuni gioielli, tra cui un anello preziosissimo. E così Carlo, “l’uomo curioso”, “l’uomo che risolve problemi”, con l’amico Oscar Falcone si mette a caccia dell’anello, solo che nella ricerca della pietra preziosa si imbatte nelle pietre degli omicidi, che nel frattempo sono diventati tre. Da San Siro a via Manzoni, dalle cantine degli alloggi popolari a un albergo sul lago, le indagini di Carella e Ghezzi si incrociano con quelle di Monterossi, finché i conti finiranno, amaramente, per tornare per tutti.
Opinioni:
Da San Siro a via Manzoni, dalle cantine degli alloggi popolari a un albergo sul lago, le indagini di Carella e Ghezzi si incrociano con quelle di Monterossi, finché i conti finiranno, amaramente, per tornare per tutti. – LaFeltrinelli
Un noir veloce e scanzonato, con sua maestà Bob Dylan come ospite d’onore e il grande Scerbanenco come nume tutelare. – Antonio D’Orrico, La Lettura – Corriere della Sera
Se cercate un buon giallo: eccolo. – Corrado Augias, Il Venerdì di Repubblica
Follia maggiore (Le avventure di Carlo Monterossi Vol. 6)
Questa non è una canzone d’amore (Le avventure di Carlo Monterossi Vol. 1)
Dove sei stanotte (Le avventure di Carlo Monterossi Vol. 2)
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