Questa è la pagina dedicata a Andrea Molesini.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Il rogo della Repubblica”.
Il rogo della Repubblica
L’avventura di Ulisse. Oscar Junior
Il viaggio e la vendetta di Ulisse, il dramma dell’attesa di Penelope e di Telemaco: un’interpretazione vivace ma rispettosa dell’antico poema di Omero. Età di lettura: da 11 anni.
Non tutti i bastardi sono di Vienna
Orgoglio, patriottismo, odio, amore: passioni pure e antiche si mescolano e si scontrano tra loro, intorbidate più che raffrenate dal senso, anch’esso antico, di reticenza e onore. Villa Spada, dimora signorile di un paesino a pochi chilometri dal Piave, nei giorni compresi tra il 9 novembre 1917 e il 30 ottobre 1918: siamo nell’area geografica e nell’arco temporale della disfatta di Caporetto e della conquista austriaca. Nella villa vivono i signori: il nonno Guglielmo Spada, un originale, e la nonna Nancy, colta e ardita; la zia Maria, che tiene in pugno l’andamento della casa; il giovane Paolo, diciassettenne, orfano, nel pieno dei furori dell’età; la giovane Giulia, procace e un po’ folle, con la sua chioma fiammeggiante. E si muove in faccende la servitù: la cuoca Teresa, dura come legno di bosso e di saggezza stagionata; la figlia stolta Loretta, e il gigantesco custode Renato, da poco venuto alla villa. La storia, che il giovane Paolo racconta, inizia con l’insediamento nella grande casa del comando militare nemico. Un crudo episodio di violenza su fanciulle contadine e di dileggio del parroco del villaggio, accende il desiderio di rivalsa. Un conflitto in cui tutto si perde, una cospirazione patriottica in cui si insinua lo scontro di psicologie, reso degno o misero dall’impossibilità di perdonare, e di separare amore e odio, rispetto e vittoria.
Opinioni:
Premio Campiello 2011. – LaFeltrinelli
Finferli caldi
C’è Finferli Caldi, che cucina gli ossibuchi senza l’osso. C’è una contadina di ghiaccio, che perde il re ma trova un menestrello. C’è la moglie dell’Inverno, che ha per figlio il vento del Nord. C’è un dinosauro che colleziona uomini in polvere. Ci sono due sorelle senza paura. E c’è un pirata che non ci sta a fare l’educato. Sette storie che si possono leggere in ordine o come vi pare, una volta o tante volte. Come le fiabe più belle. Eta di lettura: da 8 anni.
Dove un’ombra sconsolata mi cerca
«Anche in quest’ultimo romanzo Andrea Molesini non smentisce la caratteristica più propria del suo narrare: una fedeltà a temi, motivi, luoghi e personaggi che si riaffacciano però sempre sotto forme differenti, dando vita a nuove interrogazioni» – Ermanno Paccagnini, La Lettura
Si svolge fra il 1943 e il 1945 il nuovo romanzo di Andrea Molesini, con digressioni nel passato prossimo e incursioni in avanti, sparse qua e là. Un romanzo di formazione ambientato in quell’arcipelago incantato che è la laguna di Venezia, dove fra i canneti, le acque buie dei canali, le paludi d’acqua salata e fango, si muovono vincitori e vinti. Protagonista e narratore è il tredicenne Guido, colto negli anni della presa di coscienza. Guido vive nella laguna con il padre, il «comandante», un ufficiale della Regia Marina che ha lavorato nel Servizio informazioni e sicurezza ma che poi è caduto in disgrazia perché legato a Dino Grandi. Dopo l’8 settembre il comandante si ritrova a capo di un gruppo che riunisce antifascisti, contrabbandieri, sbandati, partigiani, guidato da una vecchia zingara autorevole e autoritaria. Si chiama Sussurro perché «sa le cose prima che succedano», da bambina è sopravvissuta a una strage in Montenegro contro la comunità di zingari. Il gruppo si sposta tra le isolette della laguna dove neanche i tedeschi osano addentrarsi, fanno azioni di sabotaggio, di resistenza, di contrabbando. Guido, che da pochi mesi ha perso la madre, ha stretto amicizia con un compagno di classe, il pluriripetente Scola, che però sa remare, pescare e la laguna la conosce bene. I due diventano davvero amici: Guido in barca legge ad alta voce Guerra e pace, Scola gli insegna la vita. I due ragazzi vengono utilizzati anche come staffette per portare messaggi tra un’isola e l’altra. Poi alcuni del gruppo vengono fermati e il sospetto di un traditore si fa certezza quando gli arresti si ripetono. L’implacabile giustizia dei giorni di guerra farà il suo corso, e solo il tempo restituirà la verità. La guerra, il tradimento, la prova, sono questi i temi del romanzo, temi cari a Molesini e già presenti in Non tutti i bastardi sono di Vienna. Una lingua limpida, potente, accompagna la drammatica storia di guerra e resistenza, di giustizia e di morte. L’Autore ha una grazia speciale nel raccontare l’età più incerta, quella in cui a volte a forza si diventa uomini. Personaggi di spessore fanno da cornice alla vicenda: Tobia, il nostromo; Maria, la ragazza somala che è rientrata in Italia con la famiglia del comandante; Don Rino; la spregiudicata contessa; il maestro Gorlato, antifascista internato in Germania.Opinioni:
La guerra, il tradimento, la prova, sono questi i temi del romanzo, temi cari a Molesini e già presenti in Non tutti i bastardi sono di Vienna. Una lingua limpida, potente, accompagna la drammatica storia di guerra e resistenza, di giustizia e di morte. – LaFeltrinelli
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