Questa è la pagina dedicata a Antonio Polito.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Prove tecniche di resurrezione. Come riprendersi la propria vita”.
Fondamenti di meccanica
Le regole del cammino. In viaggio verso il tempo che ci attende
«Il viaggio è ricerca di una forza interiore, di un’energia antica come unica via per modellare la classe dirigente del futuro» – Stefano Folli, Robinson
«Spesso nella vita di tutti i giorni ci aggiriamo senza una meta. Da troppo tempo lo fa l’Italia: pensiamo di andare avanti e invece giriamo intorno, senza più qualcuno che studi le mappe, cerchi indicazioni, tenga la bussola in mano e l’orecchio teso. Forse ci serve proprio una guida, un vademecum di consigli, simile a quei preziosi volumetti pratici che ti dicono che cosa indossare, che cosa portare, dove voltare per non perderti quando intraprendi un cammino. Un manuale di istruzioni per costruire l’Italia che sarà.» «D’ora in poi niente per noi sarà più una passeggiata.» Se mettersi in cammino è da sempre sinonimo di ricerca del senso dell’esistenza, ancor più oggi uscire dai propri confini, fisici e mentali, è la precondizione per ritrovare se stessi e l’importanza della comunità. Raccontando incontri, incidenti e scoperte, l’autore ci accompagna in un viaggio a più dimensioni che si intrecciano a ogni passo. Quella materiale, sul Cammino di san Benedetto, da Norcia a Montecassino, nell’Italia dei borghi e dei paesi, solo apparentemente minore. Quella spirituale, alla ricerca dei valori alla base dell’Europa cristiana che affondano le loro radici nell’esperienza delle comunità monastiche, per interrogarci sul rapporto con le cose che ci appartengono (la casa, le memorie) e con quelle che abbiamo solo in custodia e che richiedono le nostre cure (la natura, la terra). La dimensione pubblica, infine, per ripensare il ruolo della politica e delle classi dirigenti alla guida del paese e rimettere al centro le responsabilità verso chi ci vive accanto, il delicato equilibrio tra libertà individuale e benessere comune, la frugalità come leva di crescita, la leggerezza come condizione di progresso, la fratellanza come riscoperta dell’altro. Una traccia di rigenerazione personale e collettiva, per trasformare un’esperienza fatta di e con i sensi in una nuova capacità di scorgere il senso, il significato e la direzione del nostro camminare, «a un ritmo diverso, meno frenetico, con un passo più lieve, la mente più sgombra, più in pace con se stessi e perciò più utili agli altri»Opinioni:
Che cosa accade quando ci mettiamo in cammino, per ritrovarci, dopo tanta strada, cambiati? Che valore assumone la comunità, le regole, le relazioni? Come trovare un nuovo equilibrio e curare i nostri mali? Un appassionante itinerario attraverso l’italia minore e, in parallelo, un percorso spirituale e collettivo. – LaFeltrinelli
In fondo a destra. Cent’anni di fallimenti politici
L’ultimo ventennio della Destra al potere si è risolto in un fallimento. Quella particolarissima forma politica che è stata il berlusconismo ha concluso il suo ciclo di governo, e nessuno sa se ci sarà un’altra Destra a prenderne il posto. A differenza di tutti gli altri Paesi europei, infatti, in Italia una Destra non è mai veramente esistita dall’Unità d’Italia fino al 1994. Ma qual è il motivo di questa anomalia? Perché siamo l’unico Paese occidentale a non avere conosciuto per più di un secolo una vera alternanza? Con una analisi nuova, documentata e non senza sorprese, Polito risponde a queste domande affondando la sua ricerca nella lunga e sofferta storia del trasformismo all’italiana, dal Connubio di Cavour al primo “ribaltone” del 1876, dal primo grande “inciucio” del 1882 alla grande ammucchiata sotto le insegne del fascismo, passando per la “maggioranza silenziosa” di un partito “che non osa dire il suo nome” fino all’inedita e sfarzosa “Destra bling bling” dell’ultimo Berlusconi. Senza pregiudizi o conformismi di comodo, ma analizzando impietosamente le ragioni del fallimento della Destra al potere, Polito dimostra che la triste parabola degli ultimi anni non è che la conclusione di una lunga serie di sconfitte. Ci sarà dunque nella Terza repubblica chi avrà il coraggio di fare appello a un elettorato che è storicamente maggioritario ma che non ha una sua storia?
Prove tecniche di resurrezione. Come riprendersi la propria vita
Nella vita di ciascuno di noi puntualmente arriva, in forma di vera e propria crisi o di semplice verifica, quello che riconosciamo come un giro di boa. Può succedere a qualsiasi età e per le più svariate ragioni, come quando guardandoci allo specchio notiamo per la prima volta qualcosa che ci sconvolge o l’immagine riflessa non corrisponde più all’essere pieno di energia che sentiamo dentro. Come uscirne senza ricorrere alla fuga dalla carriera, alle avventure mistiche, all’edonismo e a tutto il catalogo di soluzioni che immancabilmente si rivelano illusorie? Alternando racconto autobiografico e viaggio tra le questioni del nostro tempo, Antonio Polito ci guida alla scoperta di una di quelle fasi in cui avvertiamo un improvviso bisogno di sobrietà, di «fare pulizia» e alleggerirci dai pesi inutili, applicando del sano senso pratico al nostro bagaglio di vissuti e di valori. Una metamorfosi che ha mille facce: riguarda l’essere figli e genitori, la dimensione amorosa, il rapporto con la tecnologia, l’idea della morte, la politica e la responsabilità, la riscoperta del corpo e del piacere. Mentre rivela che cosa per lui ha superato le maglie della selezione e ciò che invece è risultato d’intralcio alla sua crescita come uomo, padre, cittadino, Polito formula una proposta estesa a tutti: avviare un percorso di «perdita» per riconquistare se stessi può essere la chiave per costruire un nuovo senso di appartenenza e rifondare così non solo le nostre vite, ma il nostro modo di essere comunità. Un invito a ridiventare padroni del proprio tempo, a mollare gli ormeggi e riprendere in mano la propria vita.
Diario di guerra di un caduto sul Carso. 9 ottobre 1916
Antonio Poli combatté sul Carso nella zona di Doberdò con l’89º Reggimento fanteria “Salerno”. Un’unità che tra il maggio del 1916 e l’ottobre del 1917, venne decimata da continui attacchi per tre volte e per tre volte venne ricostituita con nuovi rincalzi. Il nostro fante, che aveva a casa tre figli, e che l’anno prima aveva perso la moglie, salì in linea a luglio partecipando ai primi duri scontri. Fu, suo malgrado, tra i protagonisti della seconda distruzione dell’89° Reggimento, cadendo il 9 ottobre del 1916. Il Poli lasciò un diario che fortunosamente venne recuperato e riconsegnato ai famigliari da un compaesano, che aveva il ruolo di barelliere. Attraverso queste pagine, scritte in trincea con un lapis color violetto, si ha modo di poter osservare la guerra attraverso gli occhi di una persona semplice, che fa il proprio dovere, affidandosi alla Madonna e alla buona sorte.
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