Questa è la pagina dedicata a Arturo Di Corinto.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Hacktivism. La libertà nelle maglie della rete”.
Riprendiamoci la rete. Piccolo manuale di autodifesa digitale per giovani generazioni. Nuova ediz.
Questo libro vuole contribuire a rendere i più giovani maggiormente consapevoli dei rischi che comporta l’utilizzo di Internet. La “Rete” ha portato enormi vantaggi nel mondo degli affari, della comunicazione, del lavoro e dell’associazionismo, viene usata per rappresentare istanze sociali e difendere i diritti umani e accedere a ogni tipo di conoscenza, ma il suo utilizzo si sta rivelando una fonte giornaliera di problemi per chi la utilizza con leggerezza. Per questo, prendendo a pretesto alcuni fatti di cronaca, l’autore ha provato a raccontare i rischi e le insidie di una “presenza” superficiale in rete e a precisare concetti e nozioni che si stanno perdendo a causa del fatto che usiamo “la Rete” come un elettrodomestico: senza capire veramente come funziona. Linguaggio semplificato di tipo giornalistico, ancoraggio a episodi di cronaca, suggerimenti e forma manualistica sono la formula usata per avvicinare soprattutto i più giovani alle tematiche della privacy e della sicurezza in rete.
Un Dizionario Hacker
I nemici della rete
La rete è la moderna frontiera della libertà e della democrazia. Luogo che apre canali di condivisione e scambio, internet è un diritto irrinunciabile, e la sua tutela l’unità di misura di un Paese civile. Nella corsa al digitale, però, l’Italia è il fanalino di coda dell’Occidente e il ritardo accumulato rischia di condannare i nostri figli a crescere in un Paese del terzo mondo. Ma qual è il freno che ci tiene inchiodati al passato? A chi giova l’ostinazione all’arretratezza che risulta evidente nei rapporti tra potere e web? In un’inchiesta accurata e coraggiosa Arturo Di Corinto e Alessandro Gilioli svelano il lato oscuro di una catena di ottusità e interessi: leggi che sono al limite della censura, una burocrazia che è un pachiderma mangiasoldi, un’opposizione politica maldestra che nasconde la difesa di lobby intoccabili, fondi destinati all’innovazione che restano congelati nelle casse dello Stato, l’astio di una certa casta di giornalisti che vede tremare una tradizione di privilegi. Ma in un’Italia in affanno, gli autori raccontano anche le storie dei pochi illuminati che hanno visto nel web una risorsa, non soltanto per le proprie tasche, indicando così la strada perché il futuro non resti per noi soltanto un’ipotesi. (Prefazione di Stefano Rodotà)
Hacktivism. La libertà nelle maglie della rete
Hacktivisti sono gli hacker del software e gli ecologisti col computer, sono artisti e attivisti digitali, ricercatori, accademici e militanti politici, guastatori mediatici e pacifisti telematici. Per gli hacktivisti i computer e le reti rappresentano strumenti di cambiamento sociale e terreno di conflitto. Hacktivism è l’azione diretta sulla rete. Hacktivism è il modo in cui gli attivisti del computer costruiscono i mondi in cui desiderano vivere liberi.
Il futuro trent’anni fa: Quando Internet è arrivata in Italia
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