Questa è la pagina dedicata a Attilio Belli.
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Blu Ischia
Napoli. Cronaca di una implosione annunciata
Sono molti i rischi che Napoli corre di essere trascinata verso una progressiva implosione, nell’incapacità di coinvolgere la sua area metropolitana in una prospettiva di sviluppo innovativo. I segnali che annunciano questo futuro sono raccolti nel testo in una molteplicità di esempi, accompagnati anche da alcuni suggerimenti per cercare di evitare questo esito.
Luigi Piccinato. Architetti e urbanisti del Novecento
Il volume illustra il profilo di Luigi Piccinato, protagonista principale nel Novecento italiano del processo di riconoscimento dell’architetto-urbanista quale figura deputata al governo dello spazio urbano. Con l’elaborazione di un modello di piano urbanistico semplice e solido, irrorato dalla concezione crociana dell’intuizione architettonica, l’architetto veneto si apre alla cultura internazionale: prima a quella tedesca di matrice tecnica, e poi a quella atlantica della pianificazione socioeconomica dello spazio regionale. Dotato di un’energia inarrestabile, redige un numero sterminato di piani urbanistici e non pochi progetti di architettura, in un rapporto pragmatico con le istituzioni e la società, distante da forme di rigida intransigenza, sempre sorretto da una presenza assidua nella pubblicistica disciplinare e generalista e in numerose associazioni e comitati tecnici istituzionali.
Memory cache. Urbanistica e potere a Napoli
È la testimonianza delle difficoltà che ostacolano a Napoli l’affermazione di un’urbanistica pienamente indipendente da altre competenze, ma soprattutto dal mondo politico. Come nella memoria artificiale (memory cache), il ricordo ‘nascosto’ dell’attività di formazione, d’insegnamento e di ricerca dell’autore, all’interno dell’Università, riemerge nell’intreccio sofferto con l’azione delle forze sociali e politiche nella città. Vengono ripresi innumerevoli episodi di governo del territorio disseminati lungo l’intera seconda metà del Novecento e dei primi anni del Duemila: il Centro Direzionale, il Centro storico e il Regno del Possibile, Neonapoli Monteruscello, il Piano regolatore, Bagnoli, Scampia, il Piano Territoriale Regionale, il Piano Strategico. All’interno di questo complessivo scenario il variegato rapporto sapere urbanistico-potere vissuto dall’autore acquista il senso più profondo. L’intero racconto è sospinto da un avvolgente soffio di autoironia. Accompagnano il testo le vignette satiriche sull’autore disegnate da Paolo Ceccarelli.
Da Mao a Tao. Speravamo qualcosa di meglio
Un Paese, l’Italia; una città, Napoli; una storia di passioni politiche e ideali tappezzata di frustrazioni e delusioni; una famiglia come tante, della buona borghesia, vagamente radical-chic. I lontani fuochi dell’ideologia non riescono a rischiarare il grigiore del quotidiano; e la rabbia che cova sotto la cenere non aiuta ad attraversare il guado verso un neoliberismo in salsa italiana. Genitori e figli intrecciano le loro storie, si interrogano sulle vicende di cronaca e interpretano il cambiamento in atto da punti di vista irrimediabilmente distanti. I loro discorsi e le loro vicende non sono che esili tracce di un male dell’anima prima ancora che di un travaglio sociale ancora in corso d’opera.
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