Questa è la pagina dedicata a Carlo Azeglio Ciampi.
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Carlo Azeglio Ciampi. L’uomo e il presidente
“Ciampi è il presidente della Repubblica che ha trascorso gli ultimi sei mesi del suo mandato presidenziale a costruire, volutamente e pervicacemente, il rifiuto categorico a ogni possibilità di sua rielezione.” Comincia così il racconto che Paolo Peluffo, portavoce del capo di Stato dal 1999 al 2006, tratteggia di Carlo Azeglio Ciampi, colui che meglio di chiunque altro è riuscito, nell’ultimo quarto di secolo, a incarnare la figura del servitore dello Stato e la dignità delle Istituzioni repubblicane. Dalla lunga carrellata di eventi e retroscena, spesso inediti, riportati da Peluffo con dovizia di particolari, e attraverso la rilettura dei discorsi pubblici e dei viaggi della Memoria, in Italia e all’estero, emergono riflessioni sul pensiero politico di Ciampi, sempre attento all’evolversi della scena internazionale. Affiorano, così, le due anime dell’ex presidente della Repubblica: convinto europeista, che ha speso la sua vita per creare negli italiani una chiara e fiduciosa identità nazionale ed europea, ma anche fedele all’ideale risorgimentale di Patria e Istituzioni. In questo saggio, insieme biografia e conversazione sui grandi temi della storia e della politica, ma anche spaccato dell’Italia degli ultimi venti anni, Peluffo ci restituisce il profilo di un “semplice cittadino”, diviso tra vita pubblica e privata, ma sempre fedele alla propria coscienza.
A un giovane italiano
“Questo piccolo libro racconta del tentativo di scorgere un ‘domani’ possibile. Il possibile domani di coloro che oggi si trovano a vivere quell’età che l’uomo adulto rimpiange quanto più se ne allontana.” I giovani di oggi, per la prima volta, si vedono privati della speranza di un futuro migliore. È questa la grande differenza rispetto a chi ha vissuto drammatiche esperienze come la guerra, l’8 settembre, la lotta di liberazione, ma ha sempre confidato, anche nei momenti più neri, in una rinascita. Di fronte alla crisi che stiamo attraversando, la peggiore dai tempi della Grande Depressione, l’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi non intende offrire modelli da seguire né appellarsi all’esperienza, quella maschera “inespressiva e impenetrabile” indossata, secondo il giovane Walter Benjamin, dagli adulti. Per superare un crollo globale che ha messo a nudo responsabilità, limiti, contraddizioni della nostra società, la stella fissa, la bussola indicata da Ciampi “sono i princìpi di libertà, solidarietà, equità”, “il rispetto dovuto alla dignità di ogni uomo, indipendentemente dalla razza, dal colore della pelle, dalla religione professata; sono i valori alla base della civiltà occidentale”. Su questi princìpi, così come sui concetti chiave di uguaglianza, merito, diritto all’istruzione, Ciampi invita a riflettere ogni “giovane italiano”, e tutti coloro che intendono operare per il bene comune.
Da Livorno al Quirinale. Storia di un italiano
In una schietta conversazione con Arrigo Levi, amico e collaboratore nei sette anni della Presidenza della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi racconta se stesso. Dalle radici livornesi alla Normale di Pisa, all’Abruzzo che lo accolse nel tempo della vita alla macchia e dell’avventuroso passaggio delle linee per raggiungere l’esercito al Sud già liberato. Dal lungo apprendistato in Banca d’Italia a Macerata alla chiamata a Roma, dove sarebbe iniziata, dall’Ufficio Studi, la graduale ascesa fino all’ufficio del Governatore. E poi ancora una sfida inattesa, che lo porta dalla Banca d’Italia alla Presidenza della Repubblica, con un passaggio ai vertici del governo, alla Presidenza del Consiglio e al Ministero del Tesoro, in tempo per portare l’Italia nell’euro. Tutto sembra accadere “per caso”, una svolta nella vita dopo l’altra, con occasioni impreviste che si offrono all’intelligenza, alla tenacia, all’integrità, all’indipendenza politica di Carlo Azeglio Ciampi, che saprà riportare nel cuore degli Italiani l’amor di patria che lo ha animato per tutta la vita. Una lezione di storia, una lezione di metodo, una lezione di vita, in un racconto punteggiato di eventi curiosi, stampati nella memoria del ragazzo livornese che diventò Ciampi, il Presidente.
Il sentiero della libertà. Un libro della memoria con Carlo Azeglio Ciampi
Negli anni della seconda guerra mondiale, tra il 1943 e il 1944, l’Abruzzo divenne la linea di confine tra il Nord occupato dai tedeschi e il Sud liberato dagli alleati. A Scanno trovò rifugio anche il giovane Ciampi, ospite della popolazione locale. La memoria di questi drammatici eventi di guerra e la resistenza che nacque spontanea costituiscono un patrimonio da salvare. Questo libro è frutto di un lungo lavoro di ricostruzione storica da parte degli studenti del Liceo Scientifico Statale Fermi di Sulmona.
Non è il paese che sognavo (La cultura)
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