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Migliori Libri di Carlotta Vagnoli

Questa è la pagina dedicata a Carlotta Vagnoli.

In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Maledetta sfortuna. Vedere, riconoscere e rifiutare la violenza di genere”.

Maledetta sfortuna. Vedere, riconoscere e rifiutare la violenza di genere

Maledetta sfortuna. Vedere, riconoscere e rifiutare la violenza di genere
autore
Carlotta Vagnoli
editore
Fabbri
Ean: 9788891585196 Asin: 889158519x Isbn: 889158519x Tipologia: Libro Pagine: 192 Formato: Copertina flessibile Editore: Fabbri Lingua: Italiano Prezzo: 15.2
Sinossi:

È tempo di fare chiarezza su un argomento che ci tocca tutti quanti, ma di cui si fa spesso fatica a parlare nei termini giusti: se ne fa carico Carlotta Vagnoli, giornalista, sex columnist, femminista, attivista, da anni punto di riferimento proprio sui temi della violenza di genere. Vagnoli sviscera il discorso affrontandolo a trecentosessanta gradi, parlando di revenge porn e di linguaggio dell’odio, di victim blaming e mezzi di comunicazione, di pregiudizi e luoghi comuni, di educazione e ruoli, di vittime e carnefici. E facendolo ci sprona a muovere un passo fuori dal branco e a diffondere la disciplina del consenso, aprendo la discussione sugli scenari futuri del rapporto tra uomo e donna, con la speranza in una società libera finalmente dagli stereotipi di genere.

Società Politica e comunicazione Argomenti d'interesse generale Problemi Processi sociali Violenza nella società Gruppi sociali Studi sui generi
Opinioni:

Di cosa parliamo quando usiamo l’epressione “violenza di genere”? Come nasce? Quali sono i primi campanelli d’allarme? Che cosa accomuna il catcalling al femminicidio? LaFeltrinelli

Memoria delle mie puttane allegre

Memoria delle mie puttane allegre
autore
Carlotta Vagnoli
editore
Marsilio
Ean: 9788829715183 Asin: 8829715182 Isbn: 8829715182 Tipologia: Libro Pagine: 160 Formato: Copertina flessibile Edizione: 1 Editore: Marsilio Lingua: Italiano Prezzo: 11.4
Sinossi:

Se la Macondo di García Márquez è un paese isolato e circondato dalle foreste dove si succedono generazioni di Buendía e in cui ogni tanto arriva uno straniero, Marina di Castagneto Carducci – dov’è cresciuta Carlotta Vagnoli – ci somiglia abbastanza, se non fosse che a Macondo cercano il mare per tutto il tempo mentre a Castagneto Carducci ce l’hanno davanti. E a cos’altro somiglia un piccolo paese se non a una bolla social dove ognuno pensa di vedere e sapere tutto di tutti, o almeno ci prova? Raccontando la dicotomia “santa/puttana” come il modello fondativo dell’Occidente e prendendo le mosse da Úrsula, Pilar e Remedios la bella di Cent’anni di solitudine, l’autrice svela la furbizia di presupporre i buoni sentimenti o i cattivi costumi delle donne e ci accompagna, dentro e intorno ai romanzi di Gabo, a scoprire la possibilità di vivere avventure anche quando queste sono sbagliate. Per capire cosa c’entrino con tutto questo e l’adolescenza la statua di Nonna Lucia di Carducci, il camper itinerante di una sex worker e la chiesa su ruote che portava la messa a Marina, e cosa significhi che l’Italia, proprio come Macondo, è tutta provincia – ed è proprio qui che nascono le storie -, non resta che leggere il libro.

Classici Poesia Teatro e critica Storia Critica Studi generali Dal 1900 Società Politica e comunicazione Argomenti d'interesse generale Gruppi sociali Studi sui generi Studi culturali Cultura popolare
Opinioni:

«Macondo è destinata alla fine perché la solitudine uccide la comunità. Macondo si estingue perché gli uomini disimparano a comunicare e a sopravvivere nello spazio ristretto che gli è concesso. Macondo, Marina di Castagneto Carducci e il mondo intero sono tutti sinonimi. Ogni luogo ha un tempo in cui poter evolvere, e questa evoluzione dipende dagli esseri umani che lo abitano. La capacità di redimersi, di accettare i propri limiti, di creare legami autentici e profondi, di vivere la realtà abbandonando il mondo dell’occulto e del divinatorio, diventa essenziale ai fini della sopravvivenza.» LaFeltrinelli

Poverine: Come non si racconta il femminicidio

Poverine: Come non si racconta il femminicidio
autore
Carlotta Vagnoli
editore
EINAUDI
Asin: B09lvgfksv Tipologia: Libro Pagine: 48 Formato: Ebook Editore: Einaudi Lingua: Italiano Prezzo: 2.99

Memoria delle mie puttane tristi

Memoria delle mie puttane tristi
autore
Gabriel García Márquez
traduttore
Angelo Morino
editore
Mondadori
Ean: 9788804683278 Asin: 8804683279 Isbn: 8804683279 Tipologia: Libro Pagine: 140 Formato: Copertina flessibile Editore: Mondadori Lingua: Italiano Prezzo: 11.87
Sinossi:

Giunto in tarda età, un giornalista eccentrico e solitario, appassionato di musica classica, scopre il piacere di contemplare il corpo nudo di una donna che dorme, «senza le urgenze del desiderio o gli intralci del pudore» Forse per la prima volta incontra l’amore, quello ce non ha mai cercato nelle donne che ha incontrato e conosciuto, e trova «l’inizio di una nuova vita in un’età in cui la maggior parte dei mortali è già morta» Struggente e gioioso al tempo stesso, Memoria delle mie puttane tristi è un atto di magia narrativa che si impossessa dei nostri sentimenti, penetrando il mistero della vita.

Narrativa straniera Narrativa contemporanea Narrativa moderna
Opinioni:

«L’anno dei miei novant’anni decisi di regalarmi una notte di folle amore con un’adolescente vergine.» LaFeltrinelli

Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più

Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più
autore
Michela Murgia
editore
Einaudi
Ean: 9788806249182 Asin: 8806249185 Isbn: 8806249185 Tipologia: Libro Pagine: 128 Formato: Copertina flessibile Editore: Einaudi Lingua: Italiano Prezzo: 12.35
Sinossi:

Questo libro è uno strumento che evidenzia il legame mortificante che esiste tra le ingiustizie che viviamo e le parole che sentiamo. Ha un’ambizione: che tra dieci anni una ragazza o un ragazzo, trovandolo su una bancarella, possa pensare sorridendo che per fortuna queste frasi non le dice più nessuno.

Di tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, parlare è ancora considerata la più sovversiva.

Se si è donna, in Italia si muore anche di linguaggio. È una morte civile, ma non per questo fa meno male. È con le parole che ci fanno sparire dai luoghi pubblici, dalle professioni, dai dibattiti e dalle notizie, ma di parole ingiuste si muore anche nella vita quotidiana, dove il pregiudizio che passa per il linguaggio uccide la nostra possibilità di essere pienamente noi stesse. Per ogni dislivello di diritti che le donne subiscono a causa del maschilismo esiste un impianto verbale che lo sostiene e lo giustifica. Accade ogni volta che rifiutano di chiamarvi avvocata, sindaca o architetta perché altrimenti «dovremmo dire anche farmacisto» Succede quando fate un bel lavoro, ma vi chiedono prima se siete mamma. Quando siete le uniche di cui non si pronuncia mai il cognome, se non con un articolo determinativo davanti. Quando si mettono a spiegarvi qualcosa che sapete già perfettamente, quando vi dicono di calmarvi, di farvi una risata, di scopare di più, di smetterla di spaventare gli uomini con le vostre opinioni, di sorridere piuttosto, e soprattutto di star zitta.

Società Politica e comunicazione Argomenti d'interesse generale Problemi Processi sociali Discriminazione sociale Gruppi sociali Studi sui generi

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