Questa è la pagina dedicata a Daniele Manca.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Scusa i mancati giorni”.
La Rossa
“Il motore della Rossa faceva le fusa lungo i viali tutti identici. La città era come sempre. Sembrava bruttissima, ma quasi romantica.” È una primavera che non promette affatto bene, quella del ’63. Le elezioni hanno appena rimescolato le carte della politica, promettendo nuove tensioni. E una pioggia in- cessante pare voler infierire su una Milano ombrosa e amara. Ecco per- ché Carlo Passi, finito il suo turno al giornale, si rifugia in un vecchio tram per bere un bicchiere o due, o magari qualcuno in più. Da una settimana Enrica – capelli color rame e carattere tenace da reporter di razza – gli ha dato il benservito, e lui si sente reduce da una tempesta. Si consola con la sua amata Rossa, non un’altra donna ma una Giulietta primo modello, scintillante di fascino. A notte fonda Carlo si mette al volante e guida fino all’unico posto dove non dovrebbe andare: quella che era anche casa sua e adesso è solo di Enrica. Ma per far cosa, poi? Per strisciare ancora una volta? Per farle una scenata? Lei tuttavia non c’è: al suo posto un’enigmatica “amica”, piena di una grazia impertinente, che sembra nascondere un segreto e ha le armi migliori per difenderlo. Tanto basta a risvegliare il fiuto di Carlo e suggerirgli che sì, è proprio vero, quella primavera del ’63 non promette affatto bene.
Opinioni:
Attraverso un protagonista che è un omaggio a un’epoca e a un modo di fare giornalismo, questo romanzo di Daniele Manca getta uno sguardo partecipe e senza concessioni alla nostalgia su una città seduttrice, che ti sorride con audacia e ti allontana con eleganza. – LaFeltrinelli
Un cadavere in redazione
Siamo nel 1963. I Beatles cantano Please, Please Me; in Italia le elezioni vedono uno spostamento di voti dal centro a sinistra e le trattative per formare il governo stentano. In una Milano di case di ringhiera, tram e osterie, si muove sulla sua Vespa Carlo Passi, trentenne diviso tra passione e cinismo. Lavora in un quotidiano nato da poco che sta cambiando il modo di fare giornalismo. È stato appena lasciato dalla bellissima collega Enrica Sala che lavora alla tv di Stato. Indagando sull’omicidio di due camionisti legato al traffico di petrolio, inciampano tutti e due in qualcosa di più grosso e inquietante. La Giulietta Spider di Carlo viene bruciata, qualcuno sta cercando una cartellina affidata al protagonista da un magistrato, ma la trama è destinata a infittirsi dando vita a un giallo che si svolge nell’arco di pochi giorni in mezzo a rapimenti, drammi sentimentali, confessioni dal passato e continui colpi di scena. Sullo sfondo: la morte di Enrico Mattei e le strutture parallele di una fragile democrazia. Tra storie d’amore, di servitori e traditori delle istituzioni, di faccendieri e coraggiosi idealisti, si dipana un noir avvincente che è anche un’incursione nel mondo del giornalismo nel cuore di una città che sta rinascendo e di un Paese che sta perdendo la sua innocenza.
(In) Civiltà digitale
Siamo entrati nella nuova era della civiltà digitale e stiamo imparando, anche in modo drammatico, come «usarla» La rivoluzione della data economy investe e investirà profondamente la nostra stessa cultura e cambierà – non sempre in meglio – i nostri modi di lavorare, informarci, studiare, muoverci, produrre beni e servizi, creare nuove opere, vendere, comprare, coltivare relazioni personali. Ma non possiamo arrenderci di fronte allo straniamento che si prova tra boom del commercio online e chiusura dei negozi, robotizzazione e caduta dei posti di lavoro, trionfo dei social network e «fine della privacy» La sfida è reagire e «vivere» il cambio dei modelli di vita, di lavoro, di socialità. Mettere la tecnologia al nostro servizio senza esserne sopraffatti, imparare ad affrontare la novità come in passato abbiamo fatto con le altre grandi rivoluzioni scientifiche dalla comparsa delle macchine a vapore, del treno, dell’elettricità, dell’automobile. E per farlo occorre mettere in campo proposte e correttivi concreti che gli autori avanzano in queste pagine ricche di esempi e dati. Un pamphlet provocatorio e costruttivo al tempo stesso su come affrontare la più grande discontinuità nella storia recente dell’uomo.
Scusa i mancati giorni
Ora, domani, dopo… così passa il tempo. Ediz. a colori
Un libro per spiegare in modo semplice ai bambini le categorie temporali, partendo dalla percezione del tempo presente. Qui e ora, per arrivare ad un dopo e un prima. Età di lettura: da 4 anni.
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