Questa è la pagina dedicata a Dario Ricci.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Don’t You Dare: (Alternate Cover)”.
Cuore di cobra. Confessioni di un ciclista pericoloso
Opinioni:
«Racconto il ciclismo, sperando che la verità, che non può cambiare ciò che è stato, possa almeno contribuire a cambiare ciò che sarà» – LaFeltrinelli
Pensate che i grandi che hanno scritto la storia del ciclismo e che sono stati coinvolti a vario titolo in scandali doping fossero diversi dal resto del gruppo? Che fossero migliori o peggiori degli altri? Credete che, prima di loro, di quegli anni, la situazione fosse diversa, o che possa essere cambiata negli anni successivi? Pensate che si possano fare 200 chilometri al giorno per tre settimane tra sole, gelo, pioggia, vento e neve solo a pane e acqua? Pensate che si possa davvero vincere così, o che ci sarebbe mai una tv disposta ad aspettarti al traguardo in diretta per 7, 8, 10 ore, cioè il tempo fisiologico per un tappone di montagna con 4.500 metri di dislivello? E, una volta arrivati, essere pronti già il mattino dopo a rifare la stessa cosa? Vi siete mai chiesti perché ogni tappa di un grande giro arriva d’abitudine tra le 17 e le 17,30? Perché in quell’orario si deve arrivare, se no “non ci stiamo con il palinsesto, e addio a pubblicità e spot.” Per farci coraggio, per sopportare quella fatica immane, ci chiamiamo El Diablo, o il Killer, o il Re Leone. O il Cobra, come me. Per darci forza, perché così ci vogliono le persone che ci aspettano anche per giorni accampati su una curva. E, allora, come polli d’allevamento, ci alleniamo e ci “curiamo”, qualcuno per vincere, i più semplicemente anche solo per tenere il passo, stare a ruota. Solo col doping non vinci. Senza doping non vinci. Questa è la regola aurea del gruppo. Forse avrei dovuto rinunciare a quel soprannome, Cobra, troppo minaccioso, infido. Roba da far paura agli avversari, ma quasi anche a me. In fondo, ero soltanto uno del gruppo – Anonimo
Don’t You Dare: (Alternate Cover)
Nove C
Diego Capecchi, trentacinque anni. Responsabile marketing di un’azienda di moda. Un lavoro che odia, ma che va inspiegabilmente a gonfie vele. Anni di convivenza con Giulia. Finiti improvvisamente. Lei amante della montagna e alpinista. Lui no, almeno fino al loro incontro. Una passione profonda per le vette esplosa come l’amore per questa ragazza trentina sensibile, imprevedibile e taciturna. Difficile dimenticare. Poi Dafne. Un meraviglioso incastro imperfetto. Saranno le nevi perenni dell’Islanda e un incontro inatteso in un pub di Reykjavík a ricomporre il puzzle della sua vita. Intanto il climber ceco Adam Ondra sarà impegnato con il progetto più difficile mai realizzato in arrampicata. Silence. Difficoltà Nove C.
In vetta al mondo. Storia del ragazzo di pianura che sfida i ghiacci eterni. Nuova ediz.
“Siamo arrivati sulla Luna ma ci sono luoghi sulla Terra ancora inesplorati. Come gli astronauti, gli alpinisti sfidano l’estremo e l’ignoto.” La vede così Daniele Nardi, ragazzo di pianura con la montagna nel cuore. E lui estremo lo è davvero, tanto che affronta le scalate più difficili “a mani nude”, in stile alpino, senza ossigeno, con attrezzature ridotte al minimo, senza corde fisse o campi preinstallati. Testardo e sognatore, Daniele persegue da anni con tenacia un obiettivo ai limiti dell’impossibile: completare la prima scalata invernale del Nanga Parbat, nona montagna più alta della Terra, aprendo una nuova via che ricalchi i passi di un pioniere dell’alpinismo le cui imprese e la tragica fine – sono avvolti nella leggenda, Albert Frederick Mummery. Nardi giura che prima o poi riuscirà nell’impresa e questa è la sua storia, dalle prime arrampicate sulle pareti e le cime scabre del centro Italia di cui è originario, alle spedizioni che nel corso degli anni lo hanno portato a calcare le vette più alte del pianeta. Questa edizione del libro contiene il diario della sua ultima avventura, la Nanga Parbat Winter Expedition 2015: Daniele lo ha scritto giorno per giorno a oltre quattromila metri di quota, componendo l’epica storia in presa diretta di un atleta che sogna di lasciare un segno indelebile nella neve. Nuova edizione rivista e aggiornata.
La migliore gioventù. Vita, trincee e morte degli sportivi italiani nella Grande Guerra
Dopo “In vetta al mondo”, l’alpinista Daniele Nardi e il giornalista Dario Ricci tornano a impugnare piccozza e penna per raccontare l’epopea dei grandi sportivi italiani in trincea durante la Grande Guerra: dal pilota e imprenditore modenese Enzo Ferrari al pilota mantovano Tazio Nuvolari, dallo schermitore livornese Nedo Nadi a Virgilio Fossati, trascinatore dell’Inter e capitano della Nazionale azzurra di calcio, fino a protagonisti inattesi e sorprendenti arrivati al fronte da tutta Italia, sullo sfondo di quelle montagne che furono tra gli scenari più suggestivi e tragici della prima guerra mondiale.
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