Questa è la pagina dedicata a Elio Vittorini.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Le donne di Messina”.
Conversazione in Sicilia
Il romanzo-manifesto dell’impegno etico e civile dell’autore torna in un’edizione speciale a ottant’anni dalla prima pubblicazione con Bompiani. Un libro importante, che non teme di guardare in faccia la realtà e le sorti dell’umanità, oggi più attuale che mai.
«Perfettamente bello e originale… Un libro che lascerà un’eco per lungo tempo» – Robert Penn Warren «Non vi è, nel mondo d’oggi, spirito più tenero e più caldo di quello dei contadini italiani e, in particolare, siciliani. È in essi la più piena nobiltà del mondo, e il libro di vittorini l’ha colta» – Tennesse WilliamsSilvestro si sente impotente di fronte alle sofferenze del genere umano. Il padre per lettera gli comunica che ha lasciato la madre per vivere con un’altra donna. Silvestro intraprende un lungo viaggio in treno da Bologna per fare visita alla madre e ritrovare il paese natale in Sicilia, abbandonato quindici anni prima. Lì accompagna la donna ad assistere i malati di malaria e di tisi e ha una rivelazione: queste persone sono il “mondo offeso”, la parte di umanità quotidianamente oppressa e rassegnata al proprio destino. Con un linguaggio estremamente letterario, ispirato ai silenzi e alle ombre di una Sicilia insolita, invernale e montuosa, Elio Vittorini, siciliano emigrato al nord, racconta in questo romanzo la propria terra e la trasforma in metafora del mondo intero e dell’esistenza.ll garofano rosso
Siracusa, anni venti. Alessio Mainardi, liceale inquieto e ribelle, aderisce con entusiasmo alla prima fase antiborghese e rivoluzionaria del fascismo. L’iniziazione alla vita adulta lo porta a sbandare tra la relazione fuggevole e ideale con la studentessa Giovanna, schiva e austera, e il rapporto concreto e sensuale con la misteriosa prostituta Zobeida. Ma anche, infine, a mettere da parte i sogni di ribellione per una vita più ascetica o borghese. Il primo romanzo di Vittorini, censurato negli anni trenta per le tematiche fortemente sensuali e per le implicazioni politiche e pubblicato solo nel 1948, è uno dei racconti di formazione tra i più riusciti della nostra letteratura, il documento più autentico di un’epoca e di una trasformazione cruciale e lo specchio allo stesso tempo realistico e poetico delle nobili e confuse aspirazioni di un’intera generazione.
Opinioni:
Uno dei racconti di formazione più riusciti della nostra letteratura, il documento più autentico di un’epoca e di una trasformazione cruciale e lo specchio allo stesso tempo realistico e poetico delle nobili e confuse aspirazioni di un’intera generazione. – LaFeltrinelli
Il principale valore documentario del libro è tuttavia nel contributo che può dare a una storia dell’Italia sotto il fascismo e a una caratterizzazione dell’attrattiva che un movimento fascista in generale, attraverso malintesi spontanei o procurati, può esercitare sui giovani – Elio Vittorini
Nel “Garofano” la politica ha parte importante, ma più ancora contano gli umori e le passioni di una gioventù pronta a riconoscersi nel fascismo a condizione che questo insista sul suo ruolo rivoluzionario, sulla sua capacità di interpretare il desiderio di rimescolamento sociale e culturale – Cesare De Michelis
Le città del mondo
Pubblicato postumo e incompiuto nel 1969 con la curatela di Vito Camerano e Italo Calvino, Le città del mondo è il racconto di un cammino, di un viaggio inevitabile verso un orizzonte misterioso e sconosciuto, diverso per ciascuno dei protagonisti. In una Sicilia senza tempo si muovono pastori, pupari, sposini, giovani fuggiasche e prostitute ritratti in una peregrinazione senza fine per le città dell’isola, “le città del mondo”, ognuno alla ricerca affannosa di qualcosa. Città solo sognate dai personaggi del romanzo, create sotto la spinta dei loro desideri e delle loro aspirazioni alla felicità, rievocate nei loro discorsi immaginari ma sempre osservate da lontano. Un Vittorini impegnato nella ristrutturazione del concetto stesso di romanzo e letteratura, che individua la città come idea universale del genere umano, dando vita a una delle sue opere migliori. Da questo libro Vittorini trarrà anche una sceneggiatura, che nel 1975 diventerà un film con la regia di Nelo Risi.
Opinioni:
Un Vittorini impegnato nella ristrutturazione del concetto stesso di romanzo e letteratura, che individua la città come idea universale del genere umano, dando vita a una delle sue opere migliori. – LaFeltrinelli
Per tutta la vita Vittorini ha professato un’idea di letteratura che interferisse al livello più alto in tutte le attività umane – Italo Calvino
Sardegna come un’infanzia
Dalla felicità di vivere, dal sentirsi vivi nasce quest’opera, diario di un viaggio in Sardegna, pubblicata per la prima volta nel 1932 dallo scrittore appena ventiquattrenne. Fin dalle prime pagine la Sardegna diventa pretesto e occasione per esprimere una profonda ansia e frenesia di conoscenza. L’incontro tra Vittorini e le cose, la natura, i villaggi o le città, gli uomini, si realizza sempre con l’entusiasmo di chi vive proiettato fuori di sé, con un’apertura totale alle novità, con lo sguardo dei bambini e dei poeti. Prefazione di Michela Murgia. Introduzione e bibliografia di Silvio Guarnieri.
Le donne di Messina
Considerato tra i romanzi più belli e singolari di Vittorini, «Le donne di Messina» racconta i profondi cambiamenti che conducono l’Italia al boom economico degli anni Sessanta attraverso tre fili narrativi: il viaggio dello zio Agrippa, figura emblematica della nuova società in perenne movimento, che percorre il paese in treno alla ricerca della figlia accodatasi in Sicilia alle truppe alleate; la storia d’amore contrastata tra due giovani, Siracusa e Ventura, dal criminale passato fascista; l’avventura di un gruppo di sfollati, tra cui delle energiche donne provenienti da Messina, che vuole costruire sull’appennino tosco-emiliano un’utopica comunità di uguali dove non esiste proprietà privata e dove tutto è in condivisione. Un romanzo passato attraverso tre riscritture, una critica feroce della nuova realtà consumistica e della civiltà tecnologica.
Opinioni:
Il racconto dei profondi cambiamenti che conducono l’Italia al boom economico degli anni Sessanta, attraverso te fili narrativi. Una critica feroce della nuova realtà consumistica e della civiltà tecnologica. – LaFeltrinelli
Vittorini propone se stesso non tanto come il nostalgico cantore di una condizione innocente e perduta, quanto di una tradizione secondo cui una vita migliore deve trovare nelle traiettorie della storia il punto di convergenza attraverso cui realizzare il bene comune – Giuseppe Lupo
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