Questa è la pagina dedicata a Enrico Pandiani.
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Les italiens
Fuoco (Nero Rizzoli)
Ragione da vendere
Parigi non è un posto tranquillo. E les italiens, i flic del commissario Pierre Mordenti, lo sanno bene. Ad alzare la temperatura, oltre alla canicola provvede il piombo dei fucili mitragliatori e così anche una placida notte di fine agosto può trasformarsi in bagarre. È quello che capita a Pierre e al collega Alain Servandoni, coinvolti per caso nell’assalto amano armata a un furgone. Di colpo la quiete estiva va in frantumi e i “maledetti italiani” si trovano risucchiati in una caccia senza quartiere a una preziosa opera d’arte scomparsa nel nulla. Sono della partita anche un equivoco poliziotto inglese, uno spregiudicato ricettatore vietnamita e una femme fatale perfida e manipolatrice. In un inestricabile gioco di menzogne, tutti sono disposti a tutto pur di far valere le proprie ragioni e arraffare il tesoro. Mentre Mordenti cerca di preservare la relazione con Tristane Le Normand, figlia del gran capo della Crim, la ricerca dell’antico manufatto prende una piega inattesa, costringendo i cacciatori a rischiare quello a cui tengono di più.
Opinioni:
Un poliziesco che ricorda le atmosfere del miglior hardboiled di Dashiell Hammett, in cui Enrico Pandiani mette i suoi personaggi davanti al bivio della scelta e della tentazione. Perché se è vero che ogni uomo ha il suo prezzo, allora quello che conta è rimanere fedeli a se stessi. – LaFeltrinelli
Pessime scuse per un massacro
Una Citroën scura si ferma davanti al cancello di un’antica tenuta nei pressi di Fontainebleau. A bordo dell’auto, l’anziano senatore Vigoureaux, eroe della Resistenza, con sua figlia e una guardia del corpo. Nascosto tra la vegetazione sulla cima di una collinetta, qualcuno li sta aspettando con una mitragliatrice Browning calibro 50. Una raffica potentissima nell’aria calda di giugno, poi i vetri che scoppiano, la carrozzeria demolita, il sangue che impregna i sedili. E una statuina di Babar, l’elefante dei cartoni animati, posata per terra a osservare i corpi martoriati dai proiettili. È un caso per il commissario Jean-Pierre Mordenti e la sua squadra: alla Brigata Criminale di Parigi li chiamano Les italiens, perché come il loro paese d’origine hanno fegato, fantasia e non mollano la preda. Questa volta sarà dura anche per loro: l’omicidio di uno dei politici più influenti della Repubblica è una questione da maneggiare con le molle, specialmente se il suo passato non è limpido come si credeva. Ma se c’è uno sbirro che non ha paura di ficcare il naso dove non dovrebbe – e, nel frattempo, di sedurre sempre la donna sbagliata – questo è proprio Mordenti.
Un giorno di festa. Un romanzo de «Les italiens»
È Fred Céline, uno sbirro della stradale di Parigi. La sua compagna, Leila Santoni, sopravvive per miracolo e fugge braccata dagli assassini. Ma chi ha sparato non sa di aver commesso un grosso errore, perché Leila fa parte della Brigata criminale del quai des Orfèvres, agli ordini del commissario Pierre Mordenti. Li chiamano les italiens, sono intoccabili e per loro vale ancora il motto “Uno per tutti, tutti per uno”. Mentre incombe la festa nazionale del 14 luglio e l’estate avvolge la Francia in un caldo torrido, Mordenti e i suoi devono vendicare la morte dell’amico, ritrovare la collega e cimentarsi con un’indagine che può scuotere gli assetti politici di un Paese sfregiato dagli attacchi terroristici, dove la paura è moneta corrente. Pierre sarà costretto a rischiare tutto: anche la storia con Tristane Le Normand, figlia del gran capo della Crim e l’unica capace di placare la sua sete d’amore. In questo nuovo capitolo della serie de les italiens Pandiani fa i conti con gli incubi dello scontro di civiltà e ci racconta, mischiando il ritmo del thriller d’azione ai toni del noir romantico, le più profonde ossessioni del nostro tempo.
Opinioni:
Sotto il cielo terso di fine giugno, una Renault viaggia lungo la costa atlantica, vicino Royan. Sembra che niente possa rompere la quiete. Invece basta un attimo, la pressione di un dito sul grilletto, il proiettile del fucile tattico che fora il parabrezza, lo schianto delle lamiere. L’uomo alla guida muore – LaFeltrinelli
Il tempo se ne sbatte di te e dei tuoi morti. O gli stai dietro oppure ti attacchi. Tanto, presto o tardi, con lui perdiamo tutti – Anonimo
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