Questa è la pagina dedicata a Francesca Zoni.
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Randagi. Da zero (Vol. 1)
Guardati attorno. Respira. Adesso è questo il tuo mondo. Nessuno a cui affidarti, nessuno a cui obbedire, niente più regole o certezze, maestri o padroni. Riuscirai a sopravvivere, randagio? Tito e Nina non si assomigliano per niente, sono diversi e lontani, ma la vita sta per creare tra loro un legame: la sopravvivenza. Tito è recluso nel carcere minorile di Nisida, Nina è a bordo di una nave da crociera alla deriva nel Mediterraneo. Improvvisamente, però, Tito scopre di poter fuggire dalla sua cella di isolamento perché le guardie non ci sono più, mentre Nina è costretta a guardare i cadaveri dei suoi genitori gettati in mare. Da settimane infatti un’epidemia senza nome falcidia gli adulti del mondo, e ormai neppure una prigione isolata o una lussuosa nave da crociera sono posti sicuri. Così Nina deve imparare ad accettare lo smarrimento e il dolore, e battersi per tornare sana e salva sulla terraferma. Tito, senza più ostacoli, può invece evadere e scoprire cosa resiste là fuori, tra i vicoli di una Napoli devastata. Esiste ancora qualcuno di cui fidarsi, qualcuno da tradire o da cui farsi tradire? È ancora possibile vivere insieme aiutandosi, o la nuova regola è la sottomissione? Nel mondo svuotato dagli adulti e precipitato nel caos di Randagi, tutto è in mano a Tito e Nina, e ai ragazzi come loro: i superstiti. Che dovranno guadagnarsi il diritto di vivere. Ricominciando da zero.
Opinioni:
Randagi è la nuova distopia a fumetti, un racconto d’avventura che possiede il linguaggio delle migliori serie TV: intenso e selvaggio, come i suoi due protagonisti. – LaFeltrinelli
Una vicenda come quella di “Randagi” obbliga a metterti in dubbio, a chiederti: tu cosa faresti? – Severino Colombo, La Lettura
Evviva Sanremo. Il festival della canzone italiana tra storia e pregiudizio
Sanremo è vittima di uno storico pregiudizio: essere il trampolino della canzone commerciale, nazional-popolare, “leggera”, mentre la canzone d’autore – d’arte, di qualità o come la si voglia chiamare – avrebbe casa da un’altra parte. Magari al Premio Tenco, che col Festival divide sia il Teatro Ariston della città dei fiori che il fondatore Amilcare Rambaldi, e che non casualmente è dedicato al cantautore che ha segnato la storia del Festival con il suo disperato gesto di protesta. Ma il discorso – per Paolo Jachia e Francesco Paracchini – è più vasto e complesso di così, ed è forse il momento di fare un ragionamento di più ampio respiro, di raccontare la storia del Festival alla luce di tutto il bello e il buono che ha dato alla canzone italiana. Il punto, secondo gli autori, è rivendicare la possibilità della canzone di essere grande, di essere arte, “a prescindere” dal palcoscenico che potrà o vorrà utilizzare per proporsi al pubblico. Senza sottovalutare, appunto, i moltissimi brani destinati alla storia che il Festival ci ha regalato e sicuramente continuerà a regalarci.
Prevenire con la Zona
Barry Sears, laureato in biochimica, ricercatore del MIT, è specializzato nel controllo dietetico delle risposte ormonali. È l’ideatore del regime alimentare Zona, che – come spiega in questo volume – rende possibile combattere anche le cause di molte gravi patologie: i processi infiammatori, spesso silenti. Diabete, Alzheimer, cardiopatie e tumori nascono spesso come lente degenerazioni di infiammazioni non diagnosticate e quindi non curate in tempo utile.
Crashed Ice (SportRomance DriEditore)
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