Questa è la pagina dedicata a Fulvio De Nigris.
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Storia di Luca. Ragazzino di quindici anni
Un libro che ha commosso tante persone ma che è anche una testimonianza di speranza. Un’operazione chirurgica considerata di routine va male e fa precipitare in coma un ragazzino e nella disperazione i suoi genitori. Una scrittura coinvolgente per raccontare un alternarsi di sentimenti tra speranza e disperazione che dimostra quanto l’amore con la A maiuscola possa tramutare una tragedia individuale in una nuova speranza per il futuro di tanti. Attorno a Luca è nata l’associazione “Amici di Luca” e poi “La Casa dei Risvegli”, centro all’avanguardia per la cura dei giovani in coma. Dal libro è stato realizzato il film “L’Alba di Luca” prodotto da Rai Cinema.
Sento che ci sei
Il dolore e la malattia di una persona cara sono esperienze estreme che spesso costringono chi le affronta a rimettere in discussione le proprie certezze, a cercare nuove forme di comunicazione e di relazione. Fulvio De Nigris ha perso un figlio dopo un lungo coma. Un’attesa che ha rifiutato di subire passivamente, e che ha vissuto giorno per giorno nel tentativo di reagire, scegliendo di accompagnare il figlio in un difficile cammino e di tornare a sentirlo vicino nell’apparente lontananza dello stato vegetativo. Quel gesto ora prosegue nell’attività della Casa dei Risvegli Luca De Nigris, un centro di riabilitazione e ricerca creato per promuovere un nuovo modello di assistenza; per contrapporre la cultura della cura alla prassi dell’abbandono; per insegnare a riconoscere la vita anche dove sembra essere assente. Prefazione di Alessandro Bergonzoni. Postfazione di Davide Rondoni.
L’operazione è perfettamente riuscita. Storia di Luca: le difficoltà e la gioia di vivere, l’intervento e il mistero del coma, le accarezzate speranze
Questo libro, scritto a più mani dai genitori e dalla zia di Luca, racconta una storia dolorosa, ma anche l’allegria, il coraggio e la tenacia di Luca e il miracolo di una comunicazione che riaffiora. Sono appunti di viaggio, flussi di pensieri, sentimenti, ansie e speranze, che hanno riempito i loro cuori e le loro menti, durante la lunga battaglia per la vita combattuta al fianco di Luca. Da questa vicenda è nata una concreta realtà: la nascita della “Casa dei risvegli Luca De Nigris” il primo centro italiano post-intensivo rivolto a giovani in coma, per aiutare chi si trova in condizioni di estrema difficoltà e per sorreggere le famiglie e lavorare insieme con esse.
L’operazione è perfettamente riuscita
Questo libro, scritto a più mani dai genitori e dalla zia di Luca, racconta una storia dolorosa, ma anche l’allegria, il coraggio e la tenacia di Luca e il miracolo di una comunicazione che riaffiora. Il ragazzo, idrocefalo dalla nascita, aveva seguito un percorso terapeutico costituito da interventi di neurochirurgia e rieducazione fisica. A seguito di una operazione preparatoria a un intervento risolutorio, definita di routine, Luca è entrato in coma: 210 giorni di coma dopo un’operazione “perfettamente riuscita”. Da questa vicenda è nata una promessa: la nascita della “Casa del risveglio Luca De Nigris”, un centro postintensivo rivolto ai giovani in coma, per aiutare chi si trova in condizioni di difficoltà e sorregerne le famiglie.
Dal coma alla comunità. La casa dei risvegli Luca De Nigris
C’è un percorso di buone pratiche, per le persone che hanno vissuto il coma e per le loro famiglie, che parte da Bologna e si sviluppa intorno al progetto della “Casa dei Risvegli Luca De Nigris”. Questa è una struttura pubblica di neuro-riabilitazione e ricerca che nasce dal felice incontro tra un’azienda sanitaria (l’Azienda Usl di Bologna) e un’associazione di volontariato (Gli amici di Luca onlus). È un’interazione e contaminazione tra vari saperi che si realizza in un ambiente ospedaliero – il luogo fisico è quello dell’Ospedale Bellaria di Bologna – innestando però una dimensione domiciliare che include la famiglia e la rende partecipe del processo di assistenza e riabilitazione. La particolarità della Casa dei Risvegli Luca De Nigris è infatti proprio l’intersezione fra tre dimensioni di progetto che comprendono l’ambiente, la cura, l’integrazione e l’inclusione sociale. Nel volume vengono descritti gli indirizzi, gli obiettivi e le strategie di lavoro di un team multidisciplinare e multi professionale formato da professionisti della salute, dell’educazione, dell’arte e, non di minore rilievo. della persona: il percorso di cura, l’approccio pedagogico, l’uso del teatro e della musica, la formazione del care-giver, il ruolo dei familiari, la sfida del dopo, della lungo assistenza quando si rientra al domicilio.
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