Questa è la pagina dedicata a Giancarlo Dotto.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Anime pezzenti”.
Ave Mou. Come José Mourinho è diventato il nuovo re di Roma
“La Roma è lieta di annunciare che José Mourinho sarà…” È il 4 maggio 2021 quando Mourinho, uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio, torna nel nostro campionato per allenare la Roma. La notizia esplode nella Capitale e in tutta Italia, perché Mou si può amare o odiare, ma di sicuro non lascia indifferenti. Nel ritratto tracciato in questo libro da Giancarlo Dotto – scrittore, romanista appassionato e disincantato, biografo di personaggi sopra le righe -, all’arrivo a Trigoria Mou ha un’inquietante somiglianza con Ottaviano Augusto. Cerca una squadra pronta allo scontro finale con Belzebù. È un condottiero-seduttore per il quale molti sarebbero disposti a uccidere. Ma soprattutto deve far dimenticare una sequela di allenatori schiacciati dal peso delle sconfitte e far rivivere i fasti della grande Roma, quella degli ultimi due scudetti. Poco più di un anno dopo, il 25 maggio 2022, di fronte a una marea giallorossa in adorazione, Mourinho alza al cielo il trofeo della Conference League. E ora? L’unica certezza con lo Special One è che, comunque andranno le cose, ci sarà da divertirsi.
Opinioni:
L’avventura di José Mourinho, lo special one, sulla panchina della Roma. – LaFeltrinelli
Il Dio che non c’è. Siamo tutti mitomani
Sono caduti uno dopo l’altro gli dei dello sport. Oggi, fatichiamo a trovarne di altri, di nuovi, di corroboranti, quelli che entusiasmano intere generazioni. Giancarlo Dotto, da mitomane incallito, passa in rassegna un’epoca mitologica, quella che ha visto Maradona e Federer, Edberg e Jordan, e tutti quei nomi illustri che hanno gioito e narrato le gesta di questi grandi atleti. Così si vedrà Carmelo Bene inginocchiato davanti alla televisione dopo una punizione al bacio di Platini, l’inquietudine di Foster Wallace per la finale degli Us Open che vide Federer trionfare su Agassi nel 2005, lo stesso Dotto che, con una radiolina a transistor, ascolta la voce di Paolo Valenti che racconta la telecronaca dell’incontro di pugilato tra Griffith e Benvenuti. Ora che non abbiamo più gli dei, triturati nella banalità quotidiana, incapaci di gestire i palmari grazie a cui ci illudiamo di avere un nome, un cognome, un’appartenenza, ci sentiamo come pesci caduti nella rete degli algoritmi, consumatori spasmodici di uno sport ridotto a puro sforzo fisico.
Anime pezzenti
E Isabella. Restava il mistero di Isabella. Dov’era finita Isabella in tutto quel finimondo? Le anime pezzenti sono quelle accolte e adottate nei sotterranei della chiesa del Purgatorio ad Arco, nel cuore di “quella che è una pazzia prima ancora d’essere una città”. Troppo povere e dimenticate per meritare una sepoltura. Lì, ad accarezzare i suoi teschi, va Miranda, già bellissima attrice dal talento pari solo all’infelicità, oggi corpo sfatto che, assediato dagli incubi, cade ogni notte dal suo grande letto-altare. Invasa dalle voci dei defunti, uomini e donne celebri che, grazie a lei, tornano a esistere, Miranda è tutto – madre amorosa, strega irascibile, infermiera, suora di carità, sciantosa extralarge, adescatrice di fanciulle, truccatrice di cadaveri, ex soubrette barbona che esibisce le sue miserie in tivù – ma aspira al niente. Due uomini sulle sue tracce: Nunzio, ex pugile che con Miranda aveva vissuto una notte d’amore a Capri; e Presunto, ladro di anime specializzato in Soggetti Particolarmente Scabrosi da raccontare sul rotocalco “Banana Spider”, che finirà per scoprire l’abisso che le divora il cuore. Al centro, l’indimenticabile ritratto di una donna che persegue la dissipazione di sé, del proprio corpo, della propria grandezza, senza perdere tuttavia – ed è forse la cosa più straziante – la scintilla che arde nel buio della sua anima eroica e pezzente.
Opinioni:
Il travolgente romanzo-reportage nel quale Giancarlo Dotto trasfigura il mondo condannato a dare spettacolo di sé – le anime fatue del cinema e della tv – in una Babilonia di splendori, segreti, oscenità e bassezze – LaFeltrinelli
Elogio di Carmelo Bene. A dieci anni dalla scomparsa
“Avrei voluto amplificarti, registrarti e tenerlo tutto per me, quel filo di voce, sotto il cuscino. In quell’esatto momento, mi sono sentito tuo figlio, tuo padre, tua madre, il tuo più fraterno amico. Siamo stati intimi come di più non si può. Mille gradi Celsius sono bastati a ridurti in cenere. Ma non a riscaldarti. Avevi sempre freddo, Carmelo. ‘Delle mie ceneri fate quello che volete’, ci dicesti una sera a cena, davanti al camino, nella tua meravigliosa casa di Otranto. ‘Magari una bella crostata per colazione’. Sai una cosa? Mi viene spesso, quando sto soprappensiero, la tentazione di chiamarti. Avrei tanta voglia di farlo anche adesso. Ma non risponderesti. È mezzogiorno. Tu, lo so, a quest’ora stai ancora dormendo”.
Nate libere. L’amore, il vento, la luna e la follia nel racconto di 27 dee del nostro tempo
Ornella, il drago indomito che sputa fiamme, la stramba e lunatica Nicoletta detta Patty, Virna così bella e così austera, Catherine la cerbiatta che si è fatta forte, Amanda la belva, così libera e sfrontata, Eva l’inafferrabile miraggio in carne, ossa e cipria, Nada l’eremita, Ombretta e il Signor G, la morte non li separa, Isabella la splendida folle che ha sprecato il suo talento, Mara il corpo erotico della dea madre, l’intrattabile Loredana, tenera e pazza, la trattabilissima Orietta, la sua barca che va, l’irrefrenabile Marina, quanti uomini ai suoi piedi, la misteriosa Francesca, l’irrequieta Rosalinda, la sua amica Monica, un’apparizione ovunque sia, la mente sublime di Rosa, quando si fa corpo illimitato al Crazy Horse, l’altra Ornella, eternamente innamorata, la trasognata Margherita, al suo opposto Iva, tumulto e carne, quel genio finalmente compreso di Sandra, la travolgente Ljuba, Matilde, quando il mondo è un immane campo di battaglia, l’ispirata Dacia, mai evasa del tutto dal lager giapponese, l’intrepida e dissacrante Lina, quel magnifico clown stralunato di Piera, Marisa l’aristocratica…
Opinioni:
In questo libro scintillante e profondo, Giancarlo Dotto raccoglie le confessioni senza filtri di ventisette protagoniste del cinema, della musica, della cultura, dello spettacolo degli ultimi decenni, e attraverso i loro ritratti, le loro voci, le loro battute folgoranti costruisce una Città delle Donne popolata di creature coraggiose, appassionate, uniche, estreme. – LaFeltrinelli
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