Questa è la pagina dedicata a Gianfranco Contini.
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Un’idea di Dante
Letteratura italiana delle origini (Saggi)
Diligenza e voluttà. Ludovica Ripa di Meana interroga Gianfranco Contini
Dove si coagula la moralità, nella vita di uno studioso? «La moralità, per uno studioso, è tutta lì: è il sapersi castigare quando si corre troppo e, nello stesso tempo, il non rifiutarsi all’illuminazione Nel settembre 1988, poco più di un anno prima della sua scomparsa, Gianfranco Contini si offre con sincerità e affetto alle domande di Ludovica Ripa di Meana: dall’incontro tra due persone così distanti per origini, età e indole nasce questa singolarissima biografia intellettuale, punto di approdo di una vita straordinaria interamente dedicata all’arte e alla letteratura. Con lucidità e acume si rivive l’infanzia felice e solitaria a Domodossola agli inizi del secolo scorso, la formazione a Pavia e poi in Svizzera, la fugace epopea della repubblica partigiana nella Val d’Ossola fino alla cattedra alla Normale di Pisa. Nella sua infaticabile attività di studioso e docente, Contini ha conosciuto e frequentato i maggiori intellettuali europei, e in pagine di grandissima prosa si è segnalato come insostituibile testimone della sua epoca. La vita privata e quella professionale si intrecciano a formare un ritratto unico di uno dei più grandi studiosi italiani che nelle curiosità, nelle domande, nei dubbi di Ludovica Ripa di Meana riconosce l’interlocutrice ideale per ripercorrere le tappe di un’esistenza dedicata con inesorabile «diligenza» alla «voluttà» dello studio.
Opinioni:
La prima edizione di questo dialogo tra Gianfranco Contini (1912-1990) e Ludovica Ripa di Meana (1933) è stata pubblicata nel 1989. Si riproducono qui i testi di copertina originali a firma di Vittorio Sermonti – LaFeltrinelli
Filologia
Si ripropongono qui alcune pagine fondamentali di Gianfranco Contini. Il libro illustra – sulla scorta di casi concreti – i concetti e le questioni centrali della disciplina filologica (le varianti, gli autografi, l’archetipo, la tradizione, lo stemma, l’edizione). Una filologia intesa come ricostruzione dei testi del passato, fondamento della loro interpretazione e della loro “presenza” al lettore contemporaneo.
Letteratura dell’Italia unita 1861-1968
Il bilancio di un secolo della nostra letteratura nelle pagine di uno dei maggiori critici del Novecento. Dal Futurismo all’Ermetismo, da Pascoli a Montale, Contini imbastisce un canone della cultura italiana più recente, annoverando al suo interno non solo poeti e narratori, ma anche scrittori di prosa scientifica, critica e politica, nonché i movimenti collettivi italiani e stranieri che hanno contribuito a tracciarne le rotte poetiche. Introduzione di Cesare Segre.
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