Questa è la pagina dedicata a Gianna Nannini.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Algoritmi sensoriali. Poesie e aforismi”.
Cazzi miei
«Ci ho lavorato ma è dura in tour, come sai, due ore e mezzo di concerto e nei giorni off poi sono senza forze. Ma è bellissimo, mai stata così!… Mentre sto scrivendo, sento i polpastrelli sbriciolarsi dalla voglia che ho di raccontare» Così scriveva l’autrice di questo libro al suo editor che le chiedeva notizie. Eh sì, Gianna ci ha lavorato eccome, al suo testo, e in quella lettera confessava emozionata tutta la sua gioia di scriverlo. «Cazzi miei», lo scoprirete leggendolo, è molto più di un libro autobiografico, molto più di una confessione: è una seduta di psicoterapia. Frenetica, drammatica, violenta e autolesionista. Il dialogo è tra lei, china sul computer, e se stessa, la Nannini innocente e vulnerabile dei primi anni Ottanta, travolta dal successo di «Fotoromanza» e dalle pretese dell’industria discografica. Ma è anche un dialogo tra lei e i suoi fan, il suo pubblico adorato, i suoi lettori. Ai quali sente il bisogno di raccontare le sue “morti” e le sue rinascite, i momenti bui, le paranoie, gli incubi, la lunga scia di incidenti, gli inevitabili conflitti familiari, la lotta senza quartiere contro un misterioso. Qualcuno che vuole distruggerla. E infine l’approdo a un equilibrio, la riappacificazione con la vita, la gioia indescrivibile di mettere al mondo una figlia…
Io
Io è un autoscatto senza rimpianti, spietato e tremendamente sincero. E un antidiario fatto di pennellate rapide ed essenziali in cui si intrecciano confessioni intime e impegno pubblico, incontri magici e scontri furibondi, collaborazioni con musicisti come Annie Lennox, Sting, Jack Bruce, e con registi come Michelangelo Antonioni, Bernardo Bertolucci, Gabriele Salvatores, Enzo d’Alò. Io è un vinile di carta dove Gianna Nannini incide i suoi umori in un continuo contrasto dei sensi, battito dopo battito alla ricerca della pulsazione giusta, quella che fa nascere una canzone. Io è Gianna Nannini, quel vulcano che non conosce il lusso della quiete, che quando meno te l’aspetti ti regala perle di dolcezza e ti graffia con la sua verità.
Algoritmi sensoriali. Poesie e aforismi
Gianna Nannini. Fiore di ninfea
Se occorre fare un nome – e uno solo – per definire il rock italiano al femminile, non può che essere quello di Gianna Nannini: 35 anni di carriera, 20 dischi e oltre 10 milioni di copie vendute in tutta Europa, per un percorso artistico che è rimasto di grande rigore e integrità pure quando è venuto a contatto con le insidiose sirene della fama e del successo. E come non riconoscere alla cantante senese la capacità di scartare dalla musica per curiosare in altri territori dell’arte e della comunicazione? La musica, la letteratura, il cinema (Sconcerto rock, Sogno di una notte d’estate, Viola di mare, Homo alla conquista del tempo, senza dimenticare il videoclip di Fotoromanza diretto da Michelangelo Antonioni), ma anche l’impegno, lo stile, il rapporto con la sua terra: sono questi i temi affrontati da “Fiore di ninfea”, non una semplice biografia, ma un’analisi più ampia delle varie sfaccettature di un personaggio multiforme, capace di collaborare con naturalezza con Michelangelo Pistoletto, Carla Accardo e Isabella Santacroce, di rileggere la figura di Pia de’ Tolomei raccontata da Dante nella Divina Commedia, di impegnarsi in battaglie sociali e civili, e di porre sempre al centro di tutto ciò che fa, la donna.
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