Questa è la pagina dedicata a Gino Strada.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “La regina di Kabul. Storie dall’Afghanistan di Emergency”.
Gino Strada (1948-2021) è stato chirurgo di guerra e uno dei fondatori di Emergency, l’associazione umanitaria italiana per la cura e la riabilitazione delle vittime di guerra e delle mine antiuomo, con la quale è stato impegnato su tutti i fronti di guerra, dall’Afghanistan alla Somalia, dall’Iraq alla Cambogia e al Sudan. Con Feltrinelli ha pubblicato anche Pappagalli verdi (1999), che ha vinto il premio internazionale “Viareggio Versilia 1999” e continua a riscuotere un grande successo, Buskashì. Viaggio dentro la guerra (2002), ha scritto la prefazione a In tournée (2002) di Lella Costa e l’introduzione a Libertà. Storie di rivoluzionari per ragazzi che vogliono cambiare il mondo (2020) di Andrea Melis. Nel 2022 esce, sempre per Feltrinelli, la sua autobiografia Una persona alla volta.
Una persona alla volta
«Sono un chirurgo. Una scelta fatta tanto tempo fa, da ragazzo. Non c’erano medici in famiglia, ma quel mestiere godeva di grande considerazione in casa mia. Fa il dutur l’è minga un laurà, diceva mia madre, l’è una missiùn. Un’esagerazione? Non so, ma il senso di quella frase me lo porto ancora dentro, forse mia madre era una inconsapevole ippocratica.» Una missione che parte da Sesto San Giovanni, la Stalingrado d’Italia con le grandi industrie, gli operai, il partito, il passato partigiano. In fondo, un buon posto per diventare grandi. A Milano, nelle aule dell’Università di Medicina e al Policlinico Strada scopre di essere un chirurgo, perché la chirurgia gli assomiglia: davanti a un problema, bisogna salvare il salvabile. Agendo subito. Una passione che l’ha portato lontanissimo. Gli ha fatto conoscere la guerra, il caos dell’umanità quando non ha più una meta. In Pakistan, in Etiopia, in Thailandia, in Afghanistan, in Perù, in Gibuti, in Somalia, in Bosnia, dedicando tutta l’esperienza in chirurgia di urgenza alla cura dei feriti. Poi nel 1994 nasce Emergency, e poco dopo arriva il primo progetto in Ruanda durante il genocidio. Emergency arriva in Iraq, in Cambogia e in Afghanistan, dove ad Anabah, nella Valle del Panshir, viene realizzato il primo Centro chirurgico per vittime di guerra. Questo libro racconta l’emozione e il dolore, la fatica e l’amore di una grande avventura di vita, che ha portato Gino Strada a conoscere i conflitti dalla parte delle vittime e che è diventata di per se stessa una provocazione. In ognuna di queste pagine risuona una domanda radicale e profondamente politica, che chiede l’abolizione della guerra e il diritto universale alla salute.
Opinioni:
Da Kabul a Hiroshima, il racconto di una missione durata tutta la vita: «Non un’autobiografia, un genere che proprio non fa per me, ma le cose più importanti che ho capito guardando il mondo dopo tutti questi anni in giro» – LaFeltrinelli
Dai ricordi, pubblicati postumi, emerge il ritratto di un uomo sempre in prima linea. Pronto a curare tutti. – Ezio Mauro, la Repubblica
Bisogna curare le vittime e rivendicare i diritti. Una persona alla volta. – Anonimo
Pappagalli Verdi
Le cronache di un chirurgo di guerra, fondatore di Emergency, l’associazione umanitaria italiana per la cura e la riabilitazione delle vittime di guerra e delle mine antiuomo. In questo libro, Strada mette a nudo le immagini più vivide, talvolta i ricordi più strazianti, le amarezze continue della sua esperienza di medico militante, stretto continuamente tra le politiche ufficiali dell’ONU e dei padroni della guerra e le pratiche del volontariato internazionale. Prefazione di Moni Ovadia.
Il ragazzo contro la guerra. Una storia di Gino Strada
Io non ho detto niente, ma anch’io, quando “jung” aveva distrutto Barak, avevo deciso che sarei diventato un ragazzo contro la guerra. Avevamo tante cose in comune, io e il medico Gino Strada. Raccontare le storie, ho pensato allora, forse serve soltanto a scoprirsi simili. È l’autunno del 2001, a New York le Torri Gemelle sono appena state abbattute, e come conseguenza jung, la guerra, si prepara a travolgere ancora una volta l’Afghanistan. Yanis è un ragazzino di soli tredici anni, ma già da tempo ha deciso di partire alla volta dell’Europa, dopo che il conflitto afgano ha portato via la sua famiglia e la sua casa. Ha appena superato il confine con il Pakistan, in un lungo viaggio a piedi per le montagne, quando fa un incontro che rivoluzionerà la sua vita e il suo percorso: è l’incontro con Gino Strada, il leggendario medico italiano che costruisce ospedali in Afghanistan e in ogni angolo del mondo martoriato dalla guerra. Yanis non ha dubbi. Seguirà quest’uomo burbero e magnetico nel suo viaggio a ritroso verso Kabul bombardata per riaprire gli ospedali e curare i feriti, ascoltando i suoi racconti sulle guerre che ha vissuto, sulla fondazione di Emergency, su come le rivalità dei potenti distruggano le vite dei civili: e capirà che anche se sono poche e troppo spesso inascoltate, le persone che si oppongono a tutto questo esistono. Un romanzo commovente di un acclamato autore italiano, che ci restituisce la figura di Gino Strada attraverso eventi reali e lo sguardo incantato di un bambino.
Opinioni:
Un romanzo commovente che ci restituisce la figura di Gino Strada attraverso eventi reali e lo sguardo incantato di un bambino. – LaFeltrinelli
Parte del ricavato di questo romanzo sarà devoluta a Emergency. – LaFeltrinelli
Buskashì
Gino Strada, chirurgo di guerra e fondatore di Emergency, l’associazione umanitaria italiana per la cura e la riabilitazione delle vittime di guerra e delle mine antiuomo, racconta in questo libro la storia del viaggio in Afghanistan iniziato il 9 settembre 2001, due giorni prima dell’attentato terroristico di New York. L’autore firma questo diario di viaggio che è al tempo stesso una testimonianza della guerra che ha portato alla disfatta dei talebani, la conquista della capitale da parte dell’Alleanza del nord e la “liberazione” di Kabul.
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