Questa è la pagina dedicata a Gioacchino Criaco.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Il saltozoppo”.
Il custode delle parole
La maligredi
L’ultimo drago d’Aspromonte
Un ragazzo viene portato dalla madre in una comunità di recupero nel cuore dell’Aspromonte. Confinato in un bosco, sceglie di restarci per anni, vagando per la montagna fra sussurri magici e strani segnali di vita: le tracce degli animali, l’intrico delle piante, gli incontri notturni degli abitanti del villaggio vicino.
«Un campo di forza, nel quale i personaggi, i luoghi, le piante e gli animali si sostengono tra loro attraverso un’invisibile materia oscura, un mistero palpitate ed energico» – Elena Stancanelli, La Stampa – TuttoLibriLa natura lo accerchia, animata da forze alle quali non si riesce a dare un nome, forse cattive forse no. Forze che esplodono quando, in casa di un pastore, il ragazzo trova dei vecchi giornali che parlano di un incidente che ha segnato la sua famiglia. Che cosa nasconde il passato dei suoi genitori: terrorismo? ‘Ndrangheta? Nella sua mente tutto comincia a prendere fuoco, come nel petto del Drago di roccia che regna da sempre sull’Aspromonte. La magia di questa bestia divina lo condurrà lungo il sentiero di un’inattesa rinascita.Anime nere
“Anime nere” traccia la parabola esistenziale di tre giovani figli dell’Aspromonte che, bramosi di conquistare una vita diversa da quella ricevuta in dote, intraprendono un cammino fuori dalle regole. Danno e subiscono violenza, in un crescendo febbrile che dilagherà sempre più lontano: dal nord Italia all’Europa. I personaggi, Luciano, Luigi e la voce narrante, percorrono sino in fondo il sentiero di sangue da loro stessi tracciato. Sono contigui alla ‘ndrangheta. E cattivi. Ma alla loro cattiveria hanno contribuito in tanti. La distinzione fra il bene e il male è però netta, impietosa, anche se nella loro vita, oltre alla violenza e al dolore, c’è una realtà inaspettata, fatta di affetti, amore, arcaicità. E c’è il mondo modernissimo di Milano, dei traffici, della corruzione. Sulla loro strada incontrano trafficanti di droga, terroristi arabi, imprenditori, politici, in una commistione che riflette il volto impresentabile della nazione.
Opinioni:
Da questo romanzo è stato tratto il film di Francesco Munzi, vincitore della trentesima edizione del David di Donatello. – LaFeltrinelli
Il saltozoppo
“La Calabria è una terra strana, sospesa tra passato e presente. La sua lingua non contiene il futuro dei verbi, il domani è affidato al destino.” Le piane dell’Allaro sono un giardino delle meraviglie, la terra è rossa e grassa, la grande azienda agricola dà impiego all’intero paese e le stagioni si inseguono tra le sfide a saltozoppo dei bambini, il lavoro dei padri e la festa del santo patrono. Crescono così, in quel “composto di razze diverse costrette a vivere in un fazzoletto di argilla”, Julien Dominici e i gemelli Agnese e Alberto Therrime. Crescono e si legano fra loro, come se fosse possibile per un Dominici e per una Therrime essere amici e poi amarsi. Solo i bambini possono crederlo, solo le donne. I Therrime, che conquistarono l’Aspromonte al seguito degli Aragonesi, e i Dominici, che su quei monti videro nascere i propri avi, non sono destinati a condividere la terra. E infatti il passato ritorna puntuale con violenza, spazzando via con il suo vento nero famiglie intere, spingendo gli uomini a uccidersi in faide senza fine e le donne a fuggire al Nord con i figli. Quel vento, tuttavia, per quanto forte, non può spezzare il filo di seta che lega Agnese al suo uomo. A Milano i due giovani sembrano finalmente liberi di amarsi, anche se i conti non sono ancora chiusi, non possono chiudersi. Il mostro che abita Julien è tutt’altro che sopito, si muove come un lupo seguendo sentieri di vendetta e giustizia immutati nei secoli, che lo conducono a incrociare inaspettatamente la via della Triade. Attraverso il destino di Agnese, di Julien, di Alberto e del cinese Tin, attraverso le loro stesse voci, le antiche storie dei popoli guerrieri dell’Aspromonte si intrecciano alle regole altrettanto antiche e feroci dei figli del Drago. Ma c’è una regola ancora più antica, che solo le donne conoscono: il loro racconto è l’unico antidoto in grado di cambiare le storie degli uomini.
Opinioni:
Dopo Anime nere, il suo sorprendente romanzo d’esordio, Gioacchino Criaco torna a raccontare una favola nera. Dove la vendetta è diritto di natura e il seme dell’odio coincide con il destino. – LaFeltrinelli
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