Questa è la pagina dedicata a Giovanni Anceschi.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Si racconta Giovanni Anceschi per immagini. Ediz. a colori”.
Ricerca e/o sperimentazione. Conversazione con Gillo Dorfles
A partire dallle ricerche sul lettering condotte da Giancarlo Iliprandi nel corso degli anni ’70, Iliprandi stesso e Gillo Dorfles delineano un personale profilo del design grafico contemporaneo, con vive incursioni nel suo contesto culturale, storico, economico ed estetico. La ricerca e la sperimentazione, o meglio la loro assenza all’interno del panorama della comunicazione visiva attuale, costituiscono il tema centrale di questo dialogo non accademico fra i due maestri, che sottolineano l’importanza storica dell’avanguardia grafica e tipografica e il suo ruolo decisivo nell’elaborazione dell’architettura del segno contemporanea. La produzione di Iliprandi ne costituisce un valido esempio: le tavole di alfabeti geometrici, poi rielaborate alla fine degli anni ’70 nelle copertine della rivista “Serigrafia”, oscillano infatti fra lo status di opere d’arte e di ricerca fini a se stesse e di espressione dell’attività professionale legata alla committenza di Nava, Nebiolo e altri. Dinamismo e livellamento, tradizione e innovazione, contenuto e mercato sono alcuni fra i termini dialettici utilizzati da Iliprandi e Dorfles per definire le contrapposizioni concettuali lungo il tracciato della grafica italiana contemporanea, rievocandone il tono ora veemente ora riflessivo. Questo libro vuole essere un percorso possibile fra gli esercizi formali e progettuali di uno dei protagonisti di questa scena grafica. Con un intervento di Giovanni Anceschi.
Si racconta Giovanni Anceschi per immagini. Ediz. a colori
Nei primi anni Sessanta del Novecento è stato tra i fondatori del movimento dell’Arte cinetica e programmata. Nel Duemila ha ripreso a dedicarsi a un’arte immersiva, metamorfica e interattiva. Fra i due momenti ha sviluppato un’attività multiforme di designer, regista multimodale, saggista e organizzatore di cultura della visibilità, e per quarantaquattro anni ha insegnato nell’università discipline dell’arte e del progetto.
Tomás Maldonado. Intellettuale politecnico
Tomás Maldonado è molto più che solamente un filosofo della tecnica o un critico della tecnologia. Il suo discorso attraversa il dibattito semiotico e la riflessione culturologica a partire dal contenzioso con Umberto Eco. Affronta la questione ambientale e la teoria della rappresentazione, focalizza l’attenzione sul corpo protetico e tecnologico. E infine, nello scenario dell’universalizzazione dell’informatica indaga il rapporto fra realtà e virtualità per passare alla riconsiderazione del concetto di memoria. Questo libro percorre in modo inclusivo tutti gli aspetti del lavoro di Tomás Maldonado proponendo un’immagine coerente e polifonica di una ricerca fondata sulla convinzione di una forte tecnicità della dimensione intellettuale: il formarsi del sapere, il manifestarlo e il trasmetterlo, l’apprenderlo e l’insegnarlo sono il risultato di procedure, tecniche e tecnologie sottoposte a una continua rielaborazione e validazione. Non manca il ricordo della persona: Maldonado è un maestro della narrazione orale e di un’aneddotica fantasiosa e talvolta fulminante, un narratore che sente la propria vita come un’avventura e la vede come l’inanellarsi di un’infinità di incontri.
Videoculture di fine secolo
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