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Migliori Libri di Giuseppe Berto

Questa è la pagina dedicata a Giuseppe Berto.

In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Il cielo è rosso”.

Il male oscuro

Il male oscuro
autore
Giuseppe Berto
editore
Neri Pozza
Ean: 9788854514065 Asin: 8854514063 Isbn: 8854514063 Tipologia: Libro Pagine: 508 Formato: Copertina flessibile Editore: Neri pozza Lingua: Italiano Prezzo: 14.4
Sinossi:

«Ogni volta che aprivo e leggevo venti o trenta pagine de Il male oscuro, avrei voluto che questo libro non avesse a che fare con me, con le mie sofferenze, le mie fobie, le gabbie del mio passato, il mio tempo, avrei voluto che fosse un libro datato, lontano, un reperto del Novecento, e invece ogni volta mi ritrovavo coinvolto dalla sua sincerità senza scampo» – Christian Raimo Come sovente accade, questo romanzo e lo stesso Berto conoscono forse soltanto oggi quella che Benjamin definiva «l’ora della leggibilità» Comparato con le opere di quell’epoca caratterizzata da una società in piena espansione, Il male oscuro, come nota Emanuele Trevi nello scritto che accompagna questa nuova edizione, appare come «lo specchio, frantumato ma straordinariamente nitido, di un intero mondo, di un’epoca storica», un capolavoro assoluto dotato di «un’autorevolezza paradossale, che si basa sulla travolgente energia degli stati d’animo» Come i grandi libri, il romanzo presuppone una genealogia. Berto ha ammesso piú volte il suo debito con La coscienza di Zeno di Svevo e La cognizione del dolore di Gadda, dalla quale ricavò il titolo stesso del suo libro. Il male oscuro, tuttavia, segna una svolta fondamentale rispetto a queste opere precorritrici: non descrive semplicemente una nevrosi, ma la mima e la incarna. Il suo linguaggio è la manifestazione stessa del male, «l’epifania tragicomica della sua oscurità» (Trevi).

Narrativa italiana Narrativa contemporanea Narrativa moderna
Opinioni:

Apparso per la prima volta nel 1964, Il male oscuro ottenne subito un grande successo, vincendo nello stesso anno il Premio Viareggio e il Premio Campiello. L’apprezzamento critico che ne seguí, tuttavia, non colse forse pienamente la grandezza di quest’opera e della figura di Giuseppe Berto nel panorama della letteratura italiana del secondo Novecento. LaFeltrinelli

Il cielo è rosso

Il cielo è rosso
autore
Giuseppe Berto
editore
Neri Pozza
Ean: 9788854514324 Asin: 8854514322 Isbn: 8854514322 Tipologia: Libro Pagine: 430 Formato: Copertina flessibile Editore: Neri pozza Lingua: Italiano Prezzo: 14.4
Sinossi:

Nel 1944 Berto è «prigioniero di guerra» a Hereford nel Texas, in uno di quei campi americani in cui sono reclusi tutti quelli che si rifiutano di dichiararsi «prigionieri collaboratori» Tra coloro che si aggirano nelle baracche a Hereford figurano futuri rinomati scrittori come Dante Troisi e Gaetano Tumiati, che affascina non poco Berto con le sue letture di Faulkner, Hemingway e Steinbeck, e pittori come Alberto Burri. Nel campo nascono, e circolano in copia unica, varie riviste letterarie. Al principio dell’estate ’44, mosso da «un senso di acuta responsabilità» per la parte di colpa da lui avuta nella catastrofe della guerra, Berto decide di scrivere un romanzo intitolato “La perduta gente”. Rientrato in Italia nel febbraio del ’46, sottopone il manoscritto a Giovanni Comisso che, entusiasta, lo spedisce subito a Leo Longanesi, accompagnandolo con una lettera in cui non esita ad affermare che il romanzo «rappresenta una svolta nella letteratura italiana» L’opera esce da Longanesi negli ultimissimi giorni del 1946 con il titolo “Il cielo è rosso”, un’espressione che l’editore prende dai Vangeli. “Il cielo è rosso” racconta le peripezie di quattro ragazzi, tra i quindici e i diciassette anni, in una città distrutta dai bombardamenti alleati. Quattro ragazzi resi orfani dalle traversie della vita e dalla violenza del conflitto. Carla, figlia di una serva, e Giulia, figlia di una prostituta, sono cugine, cresciute nella stessa casa. Giulia è timida, di salute cagionevole. Carla al contrario è disinvolta, sicura di sé, anche se di «umori volubili, a volte perversi altre volte malinconici» (Domenico Scarpa). Si prostituisce per vivere, ed è innamorata di Tullio, il piú adulto con i suoi diciassette anni, a capo di una banda di ragazzi dedita a furti e traffici vari. Una notte Tullio incontra Daniele, appena fuggito da un seminario di Roma e senza piú un luogo dove andare, dopo che i bombardamenti hanno ucciso i genitori e demolito la loro casa. I quattro cercano di sfuggire alla miseria, alla fame e alla paura, ma, come tutti coloro cui è toccata in sorte «una parte del male universale», sanno di non potere «piú essere gli stessi di prima», poiché si sono «smarriti nella grande guerra» senza piú alcuna possibilità di ritrovarsi.

Narrativa italiana Narrativa contemporanea Narrativa moderna
Opinioni:

Il cielo è rosso racconta le peripezie di quattro ragazzi, tra i quindici e i diciassette anni, in una città distrutta dai bombardamenti alleati. Quattro ragazzi resi orfani dalle traversie della vita e dalla violenza del conflitto. LaFeltrinelli

Berto ha un modo di raggiungere l’oggettività che sta tra l’indifferente e il trasognato. Quel fluttuare tra le cose che succedono e che, proprio come chi le contempla e attraversa, non si tengono insieme, ha il corrispettivo nello stile: la sintassi di Berto morbida, sciolta, veloce, ci restituisce la sua maniera di stare al mondo Domenico Scarpa

Guerra in camicia nera

Guerra in camicia nera
autore
Giuseppe Berto
editore
Neri Pozza
Ean: 9788854514591 Asin: 8854514594 Isbn: 8854514594 Tipologia: Libro Pagine: 208 Formato: Copertina flessibile Editore: Neri pozza Lingua: Italiano Prezzo: 13.6
Sinossi:

Berto ritorna sugli eventi del 1942-43 nella forma propria dell’invenzione romanzesca, tuttavia i fatti da lui narrati erano stati da lui realmente vissuti.

«Nulla di ciò che è umano o letterario mi è alieno: questa è l’acquisizione che Berto deve a Guerra in camicia nera, un libro che realmente è la premessa – necessaria ma anche logica, se consideriamo l’intera sua parabola di scrittore – per Il male oscuro» – Domenico Scarpa

A me piace molto. È sotto forma di diario e succede in Africa. Si capisce bene cos’è stata la guerra in Africa, cos’è una guerra persa, si capisce perfino cos’era il fascismo

Cosí Natalia Ginzburg, in una lettera a Italo Calvino del 1954, sollecitò la pubblicazione di Guerra in camicia nera presso la casa editrice Einaudi, per conto della quale lavorava. Un giudizio che coglieva perfettamente l’intento dell’opera di Berto: narrare della «guerra persa», della guerra in camicia nera, per non rimuovere dalla memoria collettiva il destino di una generazione condotta alla disfatta dalla tirannia. Il romanzo fu pubblicato nel 1955 non da Einaudi, ma da Garzanti, e il giudizio della Ginzburg, nella società letteraria del tempo, fu largamente minoritario. Come nota Domenico Scarpa nell’introduzione a questa edizione del romanzo, era prevedibile che le cose andassero cosí, «qualsiasi cosa raccontasse, qualsiasi argomentazione sviluppasse» il libro del futuro autore del Male oscuro. Berto ritorna sugli eventi del 1942-43 nella forma propria dell’invenzione romanzesca, tuttavia i fatti da lui narrati erano stati da lui realmente vissuti. Nel 1942 raggiunse Misurata come combattente volontario del vi Battaglione Camicie Nere Africa Settentrionale. Dopo El Alamein e la rovinosa battaglia di El Hamma in Tunisia, si uní al x Battaglione Camicie Nere «m», col quale passò gli ultimi giorni della guerra in Africa, fino alla cattura avvenuta il 13 maggio 1943. Che questa tragica vicenda di combattente in camicia nera non fosse sepolta nell’armadio della storia, ma riaffiorasse in un’opera narrativa, poteva apparire, nel 1955, inopportuno a un paese desideroso di lasciarsi definitivamente alle spalle il passato. La società letteraria del tempo, a eccezione della Ginzburg, di Calvino e di pochi altri, non si avvide tuttavia che, ritornando sulla sua storia di soldato in camicia nera, Berto, con le armi dell’ironia e dell’umorismo – «l’unica via che io potessi seguire per liberarmi dalla retorica» dichiarò in un’intervista a Vigorelli del 1964 -, avanzava una feroce, dissacrante denuncia della «faziosità, illiberalità, violenza» del fascismo. Come scrive Domenico Scarpa nell’introduzione, non vi sono infatti pagine migliori di Guerra in camicia nera in cui ci sia dato assistere, quasi in presa diretta, alla vita quotidiana del fascismo e dei suoi uomini, a quel «clima di formalismi superficiali e di complicità incistate, di furberie piccine in mezzo a cose troppo grandi, di ottusità corporativa e di ordini e contrordini che arrivano a pioggia e che sono ugualmente insensati, ma soprattutto di ladruncoleria e di burocratismo sudaticcio, stazzonato, imbrillantinato, cialtrone»

Narrativa italiana Avventura Narrativa di guerra Combattimento Narrativa ambientata durante la seconda guerra mondiale

Le opere di Dio

Le opere di Dio
autore
Giuseppe Berto
editore
BUR Rizzoli
Ean: 9788817077033 Asin: 8817077038 Isbn: 8817077038 Tipologia: Libro Pagine: 249 Formato: Copertina flessibile Editore: Bur rizzoli Lingua: Italiano Prezzo: 9.5
Sinossi:

Il fronte è vicino, gli americani sono alle porte e, insieme all’eco delle esplosioni, si fanno sempre più inquietanti le voci su cosa accadrà all’arrivo degli Alleati. Spinta dalla minaccia di un destino funesto, una famiglia contadina decide dunque di fare i bagagli nella speranza di trovare la salvezza. È così che il vecchio Mangano, con al seguito moglie, figli, nuora e nipotino di pochi anni, abbandona la cascina che fino a quel momento è stata il centro della sua esistenza e intraprende un viaggio senza meta precisa. Steso nel 1944 durante la prigionia dell’autore in Texas, “Le opere di Dio” è il primo romanzo che Giuseppe Berto abbia scritto: una metafora narrata degli orrori della guerra, vista come catastrofe e come enigma, sconfitta della pietà, inspiegabile silenzio di Dio. Preceduto da “L’inconsapevole approccio”. Prefazione di Cesare De Michelis.

Narrativa italiana Narrativa contemporanea Narrativa moderna

Che fine ha fatto il capitalismo italiano?

Che fine ha fatto il capitalismo italiano?
autore
Giuseppe Berta
editore
Il Mulino
Ean: 9788815265081 Asin: 8815265082 Isbn: 8815265082 Tipologia: Libro Pagine: 160 Formato: Copertina flessibile Editore: Il mulino Lingua: Italiano Prezzo: 9.1
Sinossi:


Che fine ha fatto il capitalismo italiano? La realtà industriale italiana presenta continuamente casi di imprese virtuose, che operano con successo sui mercati internazionali. Si tratta di imprese di taglia intermedia, che animano un’imprenditorialità vigorosa ma non hanno la forza di sostituirsi ai campioni del passato. Il libro invita a una riconsiderazione coraggiosa degli assetti imprenditoriali dell’Italia d’oggi e a una valutazione realistica del nostro potenziale economico e industriale. La sfera più propria del nostro paese secondo l’autore – è quella del mercato e non del capitalismo: alle sue reti lunghe occorre agganciarsi per non rinunciare a una prospettiva di sviluppo che possiamo ancora conseguire.

Economia Diritto Filosofia Teoria Sistemi Strutture economiche
Opinioni:

Il libro di Berta è destinato sicuramente a far discutere perché ha la forza della provocazione intellettuale e perché va a inserirsi in un momento di travaglio dell’industrialismo italiano. Dario Di Vico, La Lettura

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