Questa è la pagina dedicata a Guy Delisle.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Cronache birmane”.
Shampooing
Fuggire. Memorie di un ostaggio
Era una notte del 1997, quando l’esistenza di Christophe André prese una piega del tutto ina- spettata. Si trovava nel Caucaso con Medici Senza Frontiere, ma il gruppo di miliziani armati che lo buttò giù dal letto non cercava cure mediche: cercava qualcuno da prendere in ostaggio. Christophe venne trascinato in mutande e sbattuto su un’auto in viaggio verso non si sa dove, strappato alla sua normalità e costretto a diventare un eroe suo malgrado. Cominciò così, senza alcuna ragione, il suo sequestro: 111 interminabili giorni di prigionia in totale isolamento. In Fuggire Delisle ha raccolto dalla viva voce di Christophe il racconto di quei mesi di impazienza, terrore e noia, ricostruendo passo dopo passo una discesa negli abissi della solitudine, alla ricerca di quell’ultimo irrinunciabile briciolo di speranza.
Opinioni:
Christophe André, responsabile delle finanze e dell´amministrazione di una ONG sanitaria nel Caucaso, è rapito tra il primo e il due luglio 1997. È alla prima esperienza nel campo umanitario e all’inizio pensa di uscire dopo pochi giorni mentre invece resterà 111 giorni rinchiuso. Senza nessuno a cui parlare, senza nulla da fare e nulla da vedere. – LaFeltrinelli
Cronache di gioventù
Prima di diventare uno dei nomi più prestigiosi del fumetto internazionale, prima di realizzare reportage da Corea del Nord, Cina, Israele e Myanmar tradotti in tutte le lingue, il giovane Guy Delisle, durante le vacanze scolastiche, ha lavorato per tre estati di seguito in una cartiera. Il suo primo contatto con il mondo del lavoro, quindi, non è stato al tavolo da disegno, davanti a una pagina bianca, ma dall’altra parte del foglio. In questo libro dolce e ironico, Delisle ricorda il suo passato operaio. La fascinazione e il terrore davanti a macchinari imponenti e bobine grandi come una casa, la difficoltà di imparare un mestiere, gli scontri con i superiori e gli incontri con i colleghi, tra cui ne spicca uno.
Opinioni:
In questo libro dolce e ironico, Delisle ricorda il suo passato operaio. La fascinazione e il terrore davanti a macchinari imponenti e bobine grandi come una casa, la difficoltà di imparare un mestiere, gli scontri con i superiori e gli incontri con i colleghi. – LaFeltrinelli
Cronache di Gerusalemme
Agosto 2008: un volo notturno porta Guy Delisle a Gerusalemme, dove il fumettista e la sua famiglia trascorreranno un anno della propria vita per dare modo a Nadège, la compagna di Guy, di partecipare a una missione di Medici Senza Frontiere. Vivranno a Beit Hanina, un quartiere nella zona est della città che sin dalla prima passeggiata si mostrerà, in tutta la sua desolazione, decisamente diverso dalla Gerusalemme propagandata dalle guide turistiche; e si destreggeranno più o meno goffamente in una quotidianità fatta di checkpoint e frontiere – teatro di perquisizioni e infiniti quanto surreali interrogatori -, delle mille sfumature di laicità e ultraortodossia, di tensioni feroci e contrasti millenari, e della disperata speranza, della rabbia e della frustrazione del popolo palestinese, in lotta ogni giorno contro l’occupazione, devastato dall’atrocità di un attacco (la tristemente nota Operazione Piombo Fuso) di cui l’autore si trova a essere basito spettatore. Una quotidianità condizionata dunque da grandi questioni, eppure fatta, come ogni altra, di piccoli momenti, narrati dall’autore di “Pyongyang”, “Cronache birmane” e “Shenzen”.
Cronache birmane
In “Cronache birmane”, esattamente come in “Cronache di Gerusalemme”, Guy Delisle accompagna la moglie Nadège in missione per Medici senza Frontiere: i due insieme al figlio di pochi mesi, vero protagonista di questo graphic novel , trascorrono più di un anno in Birmania ai tempi della dittatura militare, vivendo le stesse difficoltà della popolazione vessata dal regime. Vicino di casa di “The Lady”, com’è chiamata Aung San Suu Kyi allora agli arresti domiciliari, Delisle scopre una società oppressa ma anche un popolo aperto e generoso. Buddismo e dittatura militare, paesaggi selvaggi e templi meravigliosi, monaci in processione e drogati di eroina, Aids e miniere, monsoni e Ong per un altro reportage del canadese dalla matita pungente e poetica.
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