Questa è la pagina dedicata a Javier Zanetti.
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È tutto scritto. La mia storia in 120 fasce da capitano. Ediz. illustrata
La fascia da Capitano è tutto. È la possibilità di lasciare un segno nella storia della squadra e portarla in alto, più in alto che puoi; sul tetto del mondo. È trascinare i compagni quando sono giù, esultare con loro dopo una vittoria. È farsi rispettare usando la diplomazia, anche nei momenti più difficili. Ma indossare la fascia da Capitano non è solo questo. La fascia è un simbolo da portare con orgoglio anche nella vita di tutti i giorni, fuori dal rettangolo verde: il fair play ci deve accompagnare in ogni gesto, così come l’abnegazione, la voglia di migliorare se stessi e il mondo. Questo libro ripercorre la carriera di Javier Zanetti dall’arrivo in Italia all’ultima partita giocata a San Siro, a quasi 41 anni, grazie a una carrellata delle fasce che l’amico Federico Enrichetti ha creato appositamente, domenica dopo domenica, sfida dopo sfida, per lui e per le sue mille avventure. Ci accompagneranno le parole di compagni e avversari, le immagini di imprese e cadute, dagli anni più grigi all’impegno costante nel campo della beneficenza, con la sua Fondazione Pupi, fino all’indimenticabile triplete sotto la guida di Mourinho, a quell’abbraccio, quelle parole “Grande, grande, grande” che hanno fatto il giro del mondo e lasciato un segno indelebile nel cuore di ogni tifoso.
Vincere, ma non solo: Crescere nella vita e raggiungere i propri obiettivi
Capitano e gentiluomo
Con 15 stagioni all’Inter – di cui 10 da capitano – e una fama di inossidabilità guadagnata sul campo, a 36 anni capitan “Duracell” Zanetti è ancora e sempre di più l’uomo dei record del club di via Durini. Arrivato a quota 700, con 137 presenze consecutive in campo, ha giocato in maglia nerazzurra più partite di Giacinto Facchetti e sta per raggiungere anche lo storico primato di Beppe Bergomi. Le leggende dicono – e lui conferma – che non passi giorno senza che il capitano si alleni: persino quello del suo matrimonio non ha fatto eccezione. Simbolo della sua squadra per il fair play, la disciplina e l’entusiasmo con cui gioca, Javier Zanetti non solo ha allineato una serie sorprendente di successi ma è un campione anche nella solidarietà con la Fundación Pupi, da lui creata a sostegno dei bambini poveri e diversamente abili della periferia di Buenos Aires. Nella nuova edizione della sua autobiografia, che contiene anche le imprese dell’ultimo anno – “la stagione migliore della mia vita”, come lui stesso ha dichiarato alla “Gazzetta” – Zanetti racconta questa e le molte altre storie che hanno fatto di lui uno dei capitani più amati che l’Inter abbia mai avuto.
Giocare da uomo. La mia vita raccontata a Gianni Riotta
La notte del 22 maggio 2010, quando l’Inter di Mourinho sale sul tetto d’Europa e conquista la sua terza Champions League, a sollevare per primo quel trofeo così a lungo inseguito non può che essere il capitano di tante battaglie, Javier Zanetti. Arrivato da giovane sconosciuto alla corte del presidente Moratti, nel lontano 1995, Zanetti ha legato in modo indissolubile la propria carriera alla maglia nerazzurra, ultima “bandiera” in un calcio dove i grandi campioni sono spesso fuoriclasse senza radici. Tutti, compagni e allenatori, tifosi e avversari, insieme alle qualità tecniche ammirano la tenacia e la costanza che mette in partita: oggi come vent’anni fa, per lui l’entusiasmo è sempre lo stesso, corsa e cuore, salire palla al piede a centrocampo e puntare l’uomo, macinare chilometri su chilometri sulla fascia. Del resto il suo soprannome è “El Tractor”, il trattore. Un campione in campo e fuori dal campo, Zanetti ha creato la Fondazione Pupi per aiutare bambini e ragazzi disagiati di quei barrios di Buenos Aires dove è cresciuto e dove, per aiutare la famiglia, lavorava come muratore insieme al padre o consegnava il latte alzandosi alle tre del mattino. Nella notte del trionfo al Santiago Bernabeu di Madrid, qualcuno fatica a riconoscere in quel volto pazzo di gioia, con la coppa appena conquistata a mo’ di cappello, l’autorevole capitano capace in campo di parlare con l’esempio più che con le urla, il campione tranquillo che tutti considerano erede di Giacinto Facchetti.
HWC Trading – Foto autografata di Javier Zanetti dell’Inter, formato A4, per fan e tifosi
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