Questa è la pagina dedicata a Luca Serafini.
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Milan, la rinascita: Ritorno tra le grandi
Dopo una cavalcata straordinaria, esaltata da numeri da record, ma anche da cadute rovinose e un finale per cuori forti, Stefano Pioli suggella un anno e mezzo di lavoro chirurgico e restituisce i rossoneri ai vertici del campionato italiano e all’Europa che conta, la Champions League. Settimana per settimana, ripercorriamo questi mesi indimenticabili attraverso gli editoriali di una penna di punta di MilanNews.it, Luca Serafini.
Il cuore di un uomo
Un eroe, un rivoluzionario, un genio della medicina. René Gerónimo Favaloro, considerato il padre del bypass aorto-coronarico, è tutte queste cose insieme. Argentino, nemico giurato del regime peronista, è costretto a vivere per dodici anni in un minuscolo paesino nel mezzo della pampa, dove nonostante tutto riesce a creare un centro medico moderno ed efficiente. Trapiantato negli Stati Uniti, prosegue gli studi e affina la tecnica che lo porterà, nel 1967, a essere il primo chirurgo della storia a effettuare l’intervento a oggi più diffuso ed efficace nel trattamento delle patologie cardiache. Ma il suo, di cuore, punta sempre verso casa: nonostante le offerte milionarie, Favaloro sogna una clinica universitaria a disposizione del popolo argentino. Tornerà a Buenos Aires in uno dei momenti storici più complicati, gli anni Settanta dei desaparecidos e della depressione economica, e gli servirà tutta la sua forza per affrontare il clima di tradimenti e di sospetti che avvolge la sua figura e gli ideali a cui ha dedicato la vita.
Opinioni:
La vera storia del leggendario italo-argentino che ha salvato milioni di persone. – LaFeltrinelli
Etica dell’estetica. Narcisismo dell’io e apertura agli altri nel pensiero postmoderno
Il postmodernismo è davvero il paradigma che porta a compimento la fine dell’etica comunitaria in un indiscusso trionfo dell’individualismo, inteso come «estetica dell’Io»? Tanto da destra quanto da sinistra, ne sembrano convinti quasi tutti i più importanti critici della postmodernità filosofica e culturale dagli anni ’60 ai giorni nostri. La tesi è questa: con il postmodernismo, esaurite le grandi narrazioni anche in campo morale, si affermano un edonismo della sensazione e una cultura del narcisismo che non lasciano spazio alla preoccupazione per la sorte altrui, in uno scenario caricato esteticamente come quello della società post-industriale, in cui le immagini e i segni pervadono l’intera realtà. Se questa critica coglie nel segno in riferimento ad autori postmoderni come Lyotard, Maffesoli e Lipovetsky, è anche vero però che il paradigma postmoderno contiene al suo interno i presuppósti teorici per l’elaborazione di un’«etica dell’estetica» positivamente intersoggettiva. Partendo da Nancy e Derrida, fino ad approdare al concetto di «cosmopolitismo estetico» che Lash e Urry collegano al fenomeno della globalizzazione, questo libro, muovendosi tra filosofia e teoria sociale, dimostra come l’elemento percettivo e sensoriale contenuto nel termine aistbesis possa diventare vettore, nel pensiero postmoderno, non soltanto dell’espansione sensoriale illimitata dell’io, ma anche e soprattutto della sua apertura costitutiva agli altri, permettendo così di costruire su basi esistenziali ed extra-normative un’etica del «noi» di respiro cosmopolita.
Il restauro filologico alla prova della ricostruzione postbellica. Il caso abruzzese: Published in Opus 1/2017. Quaderno di storia architettura restauro disegno
Nicola Maria Pietrocola: Architetto e teorico nel mezzogiorno preunitario
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