Questa è la pagina dedicata a Marco Polillo.
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I delitti di Corso Garibaldi
Testimone invisibile
Milano, un martedì di febbraio. Come ogni martedì da quando è morta sua moglie, Amilcare De Norri è al cinema da solo. Peccato per quello sgradevole individuo di fianco a lui che lo ha disturbato facendogli persino cadere a terra il cappotto. Come ogni martedì, l’avvocato Castelli ha invitato a casa alcuni amici per un poker, mentre sua moglie, la bionda Cecilia, è in montagna a rilassarsi. E se il vicecommissario Zottìa passa il tempo sorseggiando in cucina un bicchiere di vino e parlando con il gatto, il pregiudicato Sarnuti si appresta a fare una telefonata dalla quale dipende la sua vita… Poi le pedine iniziano a cadere una dopo l’altra, ed è allora che il filo della matassa si stringe lentamente attorno a chi, inconsapevole ma soprattutto invisibile, è stato testimone di un delitto. L’esordio letterario di Polillo, un romanzo ricco di spunti e di svolte inaspettate.
Opinioni:
Polillo non delude mai. – Corriere della Sera
Un classico giallo all’inglese dal sapore tutto italiano. – la Repubblica
Il pontile sul lago
Orta San Giulio, Caffè del Lago. “E Gennaro dov’è? Come mai non è ancora arrivato?” Mario, Tancredi e Stefano sembrano comari di paese mentre aspettano il loro amico per l’aperitivo delle sette, al solito tavolino in piazzetta. E aprile, l’aria è quasi estiva: strano che Gennaro Vattuone, ex professore di latino e greco, non si faccia vivo. Una ragione c’è, irrimediabile: l’uomo è stato assassinato e il corpo giace sul pontile della villa dove il professore si era ritirato dopo aver lasciato l’insegnamento. Una quieta cittadina di provincia in cui tutti si conoscono, e tutti sanno tutto di tutti. Ma è davvero così? Al vicecommissario Enea Zottìa – lontano dalla Questura di Milano, dal suo matrimonio infelice con Enza e da certe serate solitarie con l’unica compagnia del gatto – sembra di essere in vacanza, ma gli bastano poche ore per capire che l’atmosfera d’altri tempi non è che la punta di un iceberg. La rete di segreti, menzogne e interessi particolari in cui è coinvolto l’intero paese non sarà facile da decifrare: l’omicidio ha l’aria di un’esecuzione. Per quale motivo la statua della Primavera nel giardino di Vattuone è stata ruotata con le spalle al lago? Anche gli amici del bar hanno un passato da nascondere, ma Zottìa sa bene come spingersi oltre con buonsenso e ragionevolezza. E più irragionevole, forse, la speranza che ripone in fondo al cuore e che riguarda Serena, l’amore della sua vita. O forse no…
Acque amare
Giovanni Capotosti è un uomo felice, ricco e appagato, la cui esistenza è addolcita dall’affetto della moglie e del figlio Bruno. Gli resta un solo rimpianto: aver perso il suo grande amore. Ma dopo trent’anni la sua Dolores torna a farsi viva con una lettera in cui gli chiede aiuto per Vittorio, il figlio che Giovanni non ha mai saputo di avere. Per l’uomo la sorpresa è sconvolgente, ma porta con sé il sapore di una seconda possibilità. Sul lago d’Orta, intanto, il commissario Zottìa si gode la pace e l’amore della bella Giulia. Fino a che la quiete si spezza: chi è l’uomo ritrovato cadavere nella villa di Bruno Capotosti? Per risolvere il caso Zottìa sa che deve rispondere a un’unica domanda: fin dove siamo disposti a spingerci, quando c’è di mezzo l’amore?
Villa Tre Pini
Non potrebbe essere più felice Serena quando l’amica Maria Carla la invita a trascorrere gli ultimi giorni dell’anno a Villa Tre Pini, sulle incantevoli colline del Lago Maggiore. La aspetta una vacanza piacevole e in ottima compagnia: con lei il marito di Maria Carla, Aureliano Severi – editore bizzarro e irascibile – e alcuni ospiti e amici della coppia, tra i quali un noto albergatore di Cortina, uno scrittore in cerca d’ispirazione e il vicino di casa dei Severi, l’avvocato Cantoni. E qualche giorno più tardi è previsto l’arrivo di Enea Zottìa, il vicecommissario di polizia della Questura di Milano con il quale Serena ha in corso una complicata storia sentimentale. Mentre il silenzioso domestico Walter si occupa delle faccende di casa, i giorni a Villa Tre Pini sembrano scorrere spensierati, allietati dalle frequenti visite del sempre disponibile Sebyl, un uomo dal passato misterioso e dal ricco portafoglio. Ma quando Zottìa arriva, si accorge subito che qualcosa non va: la compagnia lo emargina, Serena non è la donna di sempre, la tensione diventa ogni giorno più palpabile. Chi è in realtà Sebyl? E gli altri ospiti sono davvero le persone che sembrano o nascondono qualche segreto inconfessabile? Ed ecco che, una notte, una morte improvvisa costringe Zottìa a rientrare nel suo ruolo di investigatore per svelare misteri che hanno radici lontane.
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