Questa è la pagina dedicata a Margherita Melani.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “La topografia artistica di Giorgio Vasari-Indice dei luoghi delle «Vite» vasariane: 82”.
Le cartoline di Leonardo. Il racconto di viaggi e incontri di una mente straordinaria attraverso i suoi manoscritti
Oggi si può ancora scoprire qualcosa di nuovo su Leonardo da Vinci? È possibile svelare segreti finora inediti della sua mente straordinaria? Ebbene sì. La spiegazione sta nel fatto che Leonardo portava sempre con sé un taccuino perché, osservando il mondo, in ogni momento sentiva l’esigenza di prendere appunti e fare schizzi. È così che ci ha lasciato oltre 6000 pagine di manoscritti (o forse anche più, nel caso ci siano ancora fogli ignoti da scoprire, nascosti nelle biblioteche del mondo) che sono una vera miniera, tuttora in larga misura inesplorata. Margherita Melani intraprende in questo saggio un percorso che attraversa tutti i codici di Leonardo per entrare nelle pieghe della sua vita e del suo eccezionale ingegno. Per orientarsi in questo universo multiforme di disegni e scritti – su ogni argomento, dall’anatomia alle macchine, all’architettura, spesso giustapposti senza un apparente criterio e mischiati a note di vita quotidiana -, Melani sceglie il filo conduttore dei viaggi e dei luoghi visitati di persona, o anche solo con la fantasia, da Leonardo. Lo sorprendiamo così a Milano a buttar giù progetti per il Duomo. O avanti e indietro da Firenze, città amatissima con cui ebbe un rapporto sofferto e conflittuale. O ancora a Bormio, con montagne sempre piene di neve, dove vide nascere gli ermellini (forse arriva da qui quello che aveva ritratto tra le braccia di Cecilia Gallerani?). Stupefacenti sono le sue “cartoline”, schizzi di luoghi reali – dalla Valsesia alla Toscana – che gli ispirarono i suoi memorabili paesaggi. E come non innamorarsi del suo ingegno sempre affamato di smembrare la realtà, come faceva negli esperimenti anatomici, per capire cosa ci sia dietro un fenomeno come l’eruzione dell’Etna? Dunque, anche se sapete già molto sul “genio di Vinci”, aprite ugualmente questo libro: sarà Leonardo stesso a prendervi per mano e ad accompagnarvi nel suo mondo. Prefazione di Alberto Angela.
La battaglia di Anghiari. Il fascino dell’opera interrotta
Bibliografia completa di Carlo Pedretti (1928-2018)
La topografia artistica di Giorgio Vasari-Indice dei luoghi delle «Vite» vasariane: 82
Già in alcuni contesti è stato evidenziato il valore delle informazioni topografiche contenute nelle Vite di Giorgio Vasari ritenute, come nel caso di Arezzo, «una vera e propria “guida”» della città. In questi due volumi gli studenti della Scuola di specializzazione in storia dell’arte medievale e moderna e della Scuola di dottorato in storia delle arti visive e dello spettacolo dell’Università di Pisa (Dipartimento di storia delle arti), sotto la direzione del professor Antonino Caleca, hanno indagato l’intero testo delle Vite vasariane con il chiaro scopo di pervenire ad una miglior lettura dei “luoghi vasariani” utile a mettere in luce la struttura topografica delle Vite. Il primo volume raccoglie una serie di saggi in cui sono indagati i rapporti di Vasari con le diverse aree geografiche citate nelle Vite, siano esse italiane o estere, per evidenziare le conoscenze acquisite da Vasari durante i suoi spostamenti in «tutta Italia» ma anche le informazioni raccolte in modo differente attraverso informatori, fonti orali o scritte. Il secondo volume, invece, è interamente dedicato ad una raccolta organizzata delle informazioni pubblicate nel testo vasariano.
Leonard De Vinci & la France
Il castello di Clos-Lucé di Amboise, noto anche perché ultima dimora di Leonardo da Vinci, ha organizzato in collaborazione con l’Association des Amis de Léonard de Vinci un evento espositivo che è il primo appuntamento di una serie di incontri scientifici dedicati al genio vinciano (24 giugno 2009-31 gennaio 2010). Scopo dell’iniziativa è quello di favorire e presentare, nel volume curato dal professor Carlo Pedretti una serie di ricerche dedicate alle relazioni intercose tra Leonardo da Vinci e la Francia non solo durante la sua permanenza ad Amboise (1516-1519) ma anche nel periodo milanese dell’artista (1507-1513). Da qui la presenza in un unico volume di saggi dedicati agli ultimi disegni dell’artista vinciano come i fogli francesi del Codice Arundel, presentati dal professor Pedretti, ed i disegni ora nella Galleria dell’Accademia di Venezia realizzati in Francia come le Tre danzatrici e lo Studio di Fiori, esposti da Annalisa Perissa Torrini. La prima parte del catalogo è arricchita dalla pubblicazione dell’inedita lettera del consigliere del re di Francia, Guillaume Gouffier de Bonnivet, all’ambasciatore di Francia in Roma, ovvero Antonio Maria Pallavicini, datata 14 marzo 1516 in cui è esplicitamente citato l’invito di Francesco I a favore di Leonardo. La seconda parte del volume raccoglie una serie di saggi dedicati alle relazioni intercorse tra Leonardo da Vinci e la cultura francese a partire dal testo di Andrea Bernardoni.
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