Questa è la pagina dedicata a Mario Brunello.
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Io e loro. Lui e noi. Cronache di un marito. Cronache di una moglie
Le vicende a tratti esilaranti, ironiche, divertenti e autobiografiche di una famiglia giuliva e briosa con sette personaggi ben definitivi che formano il nucleo fisso del pianeta casalingo dell’autrice. Racconti semiseri, battute, litigate ma soprattutto un amore profondo verso questa famiglia nell’atmosfera magica di un paesaggio unico e altrettanto ben delineato ovvero San Mamete in Valsolda.
Mare
Silenzio
Il silenzio sta fuori del tempo, fuori dal suo gioco, lo prende in controtempo presentandosi in ogni momento del giorno, nascosto tra i rumori della nostra quotidianità. Oggi appare come dimensione sconosciuta, in ombra, ma forse sempre intimamente ricercata. Mario Brunello suona nei teatri e nei monasteri, sulle cime dolomitiche o nel deserto: tutti luoghi in cui il silenzio è il denominatore comune. In questo libro, suddiviso come una Sonata in quattro movimenti, l’autore si prende cura del silenzio: lo cerca, lo accoglie e lo abita, accompagnando il lettore a scoprirlo in un intreccio fra l’arte e il nostro vivere.
FUORI CON LA MUSICA. PASSEGGIATE AL
Portare la musica classica fuori dalla gabbia delle sale da concerto facendo scoprire a tutti – giovani e anziani, musicisti e profani – echi e sensazioni nuove. Questa è la filosofia di Mario Brunello, violoncellista geniale e rivoluzionario, che in questo libro sorprendente ci accompagna a conoscere davvero – nel segno di un godimento vero e profondo – i grandi compositori. A questo scopo rievoca le emozioni che ha provato con Schubert in un piccolo borgo austriaco, con alcuni “Requiem” contemporanei nel Sahara, con la “Pastorale” di Beethoven a Tokyo, con Schönberg durante uno spettacolo di Marco Paolini, senza dimenticare i mille luoghi in cui ha eseguito Bach. Un viaggio elettrizzante che ci fa capire i multiformi significati della grande musica.
Interpretare. Dialogo tra un musicista e un giurista
Quanto spazio concedono alla libertà dell’interprete un testo sacro come una sonata di Beethoven o un articolo della Costituzione? Nella musica così come nel diritto, di fronte a una legge o a una suite di Bach, l’interprete si muove sempre in una delicata zona di confine che si situa tra l’eseguire e il creare. Dall’anelito alla perfezione alla deriva dei virtuosismi, dal gusto dell’improvvisazione alla necessità dell’innovazione, il compito più alto, e arduo, dell’interprete è quello di farsi tramite fra passato e futuro.
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