Questa è la pagina dedicata a Massimo Montanari.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Il mito delle origini. Breve storia degli spaghetti al pomodoro”.
La fame e l’abbondanza. Storia dell’alimentazione in Europa
Un libro di storia dall’impianto estremamente originale: il cibo e i comportamenti alimentari diventano la chiave di lettura per un approccio globale alla storia d’Europa dal III secolo d. C. sino ad oggi. Massimo Montanari insegna Storia medievale all’Università di Bologna. Fra i suoi lavori più importanti: “L’alimentazione contadina nell’alto Medioevo”; “L’azienda curtense in Italia”; “Campagne medievali”.
L’identità italiana in cucina
“L’Italia è fatta, facciamo gli italiani” proclamò Massimo D’Azeglio all’indomani dell’unità nazionale. In realtà gli italiani esistevano da secoli, ben prima che l’Italia nascesse come entità politica. Erano pochi, certo: solo una piccola élite. Ma erano e si sentivano italiani, pur vivendo in Stati diversi. L’identità del paese non coincideva con le sue forme politiche, ma si realizzava piuttosto nei modi di vita, nei gusti letterari, artistici, e anche gastronomici. Se per “cucina italiana” vogliamo intendere un modello unitario, codificato in regole precise, è abbastanza evidente che essa non è mai esistita e non esiste tuttora. Se però la pensiamo come “rete” di saperi e di pratiche, come reciproca conoscenza diffusa di prodotti e ricette provenienti da città e regioni diverse, è evidente che uno stile culinario “italiano” esiste fin dal Medioevo, soprattutto negli ambienti cittadini che concentrano e rielaborano la cultura alimentare delle campagne, e al tempo stesso la mettono in circolazione, attraverso il gioco dei mercati e i movimenti di uomini, merci, libri. Si forma così un sentimento “italiano”, un’identità non teorica né utopistica, ma concreta e quotidiana, fatta di sapori, di prodotti, di gusti. L’unità politica del paese non fa che accelerare questo processo, allargandolo progressivamente a fasce più ampie della popolazione.
Il cibo come cultura
Il cibo è cultura perché ha inventato e trasformato il mondo. È cultura quando si produce, quando si prepara, quando si consuma. È il frutto della nostra identità e uno strumento per esprimerla e comunicarla. Una grande opera di sintesi da uno dei massimi storici dell’alimentazione. Massimo Montanari insegna Storia medievale e Storia dell’alimentazione all’Università di Bologna.
Il mito delle origini. Breve storia degli spaghetti al pomodoro
«Parentele ed estraneità di maccheroni e tagliatelle vengono ricostruiti nel dettaglio. Non che manchi, per esempio, una tradizione cinese nel campo della pasta, dice Montanari. Tutt’altro. Tecniche e testimonianze in questo senso sono antichissime. Ma i due percorsi sono distinti e separati» – Il Giornale
Il ‘mito delle origini’ è quello che ci fa pensare che esista un punto magico della nostra storia in cui tutto prende forma, tutto comincia e tutto si spiega; il punto in cui si cela l’intimo segreto della nostra identità. Questo libro dimostra che sul piano storico un tale paradigma non funziona. E lo fa a partire da un piatto fumante di spaghetti al pomodoro. Ma perché il paradigma non funziona? Per due buoni motivi. Il primo è che le ‘origini’ di per sé non spiegano nulla. È celebre la metafora di Marc Bloch: all’origine di ogni quercia c’è una ghianda, ma non tutte le ghiande diventano querce, e ciò che veramente interessa lo storico è capire quali ‘condizioni ambientali’ (economiche, sociali, tecnologiche, politiche, culturali) hanno reso possibile quello sviluppo, consentendo alla ghianda di mettere radici. Il secondo motivo è che ricercare le ‘origini’ di ciò che siamo (ovvero la nostra identità) non ci porta quasi mai a ritrovare noi stessi (ciò che eravamo) bensì una complessità di situazioni storiche – altre culture, altri popoli, altre tradizioni – il cui incontro e la cui mescolanza ha prodotto ciò che siamo diventati. Con il risultato che nella ricerca delle radici, non troviamo solo noi stessi ma anche e soprattutto gli altri, che vivono in noi e danno corpo alla nostra identità. Basta un piatto di spaghetti al pomodoro, il nostro piatto identitario per eccellenza, per scoprirlo: le sue origini ci riconducono in queste pagine a tempi lontani (dall’età antica e medioevale sino all’epoca moderna e contemporanea), in luoghi distanti (dall’Asia all’America, dall’Africa all’Europa) e alla scoperta di abitudini alimentari, modalità e tecniche produttive diversissime da quelle che conosciamo e pratichiamo oggi.Opinioni:
Per sfatare il mito dell’identità e neutralizzarne le conseguenze sulle persone ci vuole tutta la conoscenza della storia. Massimo Montanari, il massimo storico dell’alimentazione italiano, compie questo miracolo di comprensione ricostruendo la storia del piatto italiano per antonomasia: gli spaghetti al pomodoro. – LaFeltrinelli
Montanari ricostruisce l’irresistibile ascesa che ha fatto degli spaghetti al pomodoro il cibo più celebre al mondo – Robinson
Storia medievale
Il volume si rivolge in primo luogo agli studenti universitari dei corsi di base, a cui solitamente vengono consigliati manuali di liceo (quelli “universitari” sono troppo complessi rispetto alle esigenze dei corsi attuali soprattutto per il triennio, dopo il varo della riforma), ma può essere apprezzato anche dagli appassionati della materia.
Se volessi saperne di più, dai un’occhiata al nostro canale Youtube!
- Le migliori resine epossidiche | Qual è la migliore resina epissodica atossica?
- Libri di Elaine Pagels migliori da leggere e consigliati
- Pennarelli indelebili Stabilo Migliori: prezzi, recensioni e consigli
- Monitor pc HDMI Migliori: prezzi, recensioni e consigli
- Migliori Libri di Shri Mataji Nirmala Devi
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.