Questa è la pagina dedicata a Michele Orti Manara.
In questa pagina troverai 4 prodotti, tra cui “Il vizio di smettere”.
Consolazione
In principio fu il Brivido, un violento terremoto che all’inizio del secolo scorso fece crollare la montagna e risorgere la creatura che vi era stata imprigionata molto tempo prima. Cinquant’anni dopo, il piccolo paese di Roccasa vive ancora nell’ombra di quella maledizione, che scatena terribili pulsioni negli uomini e ha ridotto le donne a una dolente rassegnazione. A combatterla è rimasta la sola stirpe delle sarachìe, che tramandano di madre in figlia il segreto per consolare e guarire le compaesane. La piccola Teresa è una di loro, e presto dovrà abbandonare l’infanzia per abbracciare il suo destino. Michele Orti Manara compone in queste pagine un intreccio avvolgente, in cui convivono religione e folklore, romanzo di formazione e favola dark, echi del passato e temi attuali. Una storia spietata in cui nessuno, proprio nessuno, può dirsi al sicuro.
Opinioni:
Una maledizione aleggia su un paesino fra i boschi. Tutte le donne sono in pericolo. – LaFeltrinelli
Il vizio di smettere
Topeca
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Scritti. Malpertuis 2014 (Vol. 2)
In questo secondo volume della collana che raccoglie e ripropone gli scritti di Elvezio Sciallis tutta la scena se la prende il Cinema, horror soprattutto, ma non solo, come avrete modo di leggere. In questi pezzi, tutti originariamente pubblicati nel 2014, Elvezio Sciallis dimostra tutta la competenza, la passione e l’amore per il cinema, che ne hanno fatto uno dei più importanti riferimenti per chiunque si voglia accostare alla produzione cinematografica di genere. Sempre attento a definire il contesto, l’ambiente, e le connessioni che le pellicole di cui tratta stabiliscono con la storia del cinema di genere, con il mondo circostante e con il loro pubblico di riferimento, Elvezio Sciallis non dimentica di proporre illuminanti notazioni tecniche, senza tralasciare le osservazioni personali che sono forse il tratto più gustoso delle sue recensioni. Tra i pezzi raccolti in queste pagine ce ne sono parecchi che si riferiscono al cosiddetto cinema estremo, ma non mancano articoli dedicati a pellicole più mainstream, o a progetti che esulano completamente dal contesto horror, indubbio protagonista di questo volume. Questo secondo volume è arricchito dal ricordo che ci ha regalato Michele Orti Manara, che come molti di noi ha conosciuto Elvezio grazie alle pagine virtuali di Malpertuis e poi non l’ha più abbandonato.
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