Questa è la pagina dedicata a Nicola Roggero.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “La custode del miele e delle api”.
Premier League. Il racconto epico del calcio più entusiasmante di tutti i tempi
Chiunque ami il calcio e vada ad assistere a una partita di Premier League in Inghilterra resta senza fiato. Perché lì il gioco più bello del mondo è ancor più bello: è il campionato più ricco, gli stadi sono i più spettacolari, le squadre sono al massimo livello. Ma non solo: perché quei luoghi ormai mitici – da Stamford Bridge a Wembley, da Old Trafford a Highbury – preservano una tradizione unica di vittorie e campioni, ma anche il segreto di un rapporto diretto con il pubblico che non esiste altrove. Per tutti gli appassionati italiani che da anni seguono il football britannico in tv (in passato sulla televisione svizzera e Tele+, oggi su Sky), Nicola Roggero racconta per la prima volta tutta l’epopea di questo fenomeno, dal lontano 1888 quando il gentiluomo William McGregor diede origine al primo campionato inglese per arrivare alla finale della Champions League 2019 in cui, sbaragliate le altre rivali del resto d’Europa, si sono fronteggiate Liverpool e Tottenham. È una cavalcata entusiasmante che passa dalle prodezze di Dixie Dean che negli anni Venti segnò 349 gol solo con la maglia dell’Everton alla tragedia del Manchester United nel ’58 (una Superga inglese), dal dominio pluridecennale in patria e in Europa del Liverpool alla parentesi oscura degli hooligans. Il tutto per approdare alla fase attuale con il passaggio dalla Football alla Premier League nel 1992, gli anni di fatica e gloria di Alex Ferguson, e la carrellata dei massimi interpreti (anche italiani) del football contemporaneo: Beckham, Shearer, Drogba e poi Vialli, Mourinho, Conte, Ancelotti, Pep Guardiola… A dimostrazione che lo stile inglese è inimitabile. Perciò scoprirne le storie e i segreti è un modo per godere più appieno della magia del calcio.
Opinioni:
Da un volto di SkySport, il racconto epico del calcio più entusiasmante di tutti i tempi. – LaFeltrinelli
Millwall vs West Ham. Il derby della working class londinese
“A Londra sono le nove del mattino di una domenica di fine novembre. Sulle strade semideserte della capitale inglese un cielo cupo da metter spavento distilla una pioggerellina quasi invisibile. Il freddo umido ti si attacca alle ossa senza pietà, non concedendoti nemmeno un istante di tregua. Mettere il naso fuori dall’uscio di casa è un’impresa da sconsigliare anche ai fanatici del jogging. C’è solo da compatire chi deve percorrere gli ampi viali del centro cittadino perché gli è toccato un turno di lavoro infame come il tempo nel cuore d’autunno. È il caso dei tanti poliziotti, circa mille, impegnati nel servizio d’ordine di uno dei match più temuti del panorama calcistico inglese, se non mondiale: Millwall vs West Ham United.”
La custode del miele e delle api
Caro Nemico: Anquetil e Poulidor, Evert e Navratilova, Chamberlain e Russell, Merckx e Gimondi… Quando rivalità e amicizia hanno scritto la Storia dello Sport (Sport.doc)
Usain Bolt. Irripetibile
“C’è Bolt?”: la domanda è riecheggiata per 10 anni, in ogni meeting. Come se il resto dell’atletica non esistesse più. L’attrazione era lui, il giamaicano di Sherwood Content, l’atleta che aveva cancellato decenni di discussione sui presunti limiti umani demolendo un record dopo l’altro sui 100 e nei 200. “C’è Bolt?”, era la domanda e la risposta affermativa bastava a riempire gli stadi, meno di 10 o 20 secondi a seconda della distanza corsa erano sufficienti a convincere le folle e a riempire gli occhi. È stato così per oltre due lustri, un percorso iniziato con il cricket, dove era più di una promessa e sfociato nello sprint, come è quasi naturale per le isole del Caribe. Idolo nel senso più stretto del termine, in una vicenda che traeva linfa dalle folle adoranti mai tradite nella richiesta di un autografo, una foto, un gesto gentile. Immagine non solo della vittoria ma anche del sorriso e della gioia, persino quando ha chiuso la carriera finendo a pelle di leone sulla pista di Londra. Era il mondiale 2018, la sua ultima corsa. Usain Bolt ci manca da quel giorno.
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