Questa è la pagina dedicata a Paolo Borsellino.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “L’agenda rossa di Paolo Borsellino. Gli ultimi 56 giorni nel racconto di familiari, colleghi, magistrati, investigatori e pentiti”.
Paolo sono. Il taccuino immaginario di Paolo Borsellino
“Taccuini Immaginari” è una nuova collana che propone le biografie di grandi personaggi di ogni epoca (artisti, grandi figure storiche, scienziati, eroi civili) raccontate come appunti di viaggio. I brani, proprio come in un taccuino di viaggio, sono intervallati da disegni al tratto. L’obiettivo è rendere vicine ai bambini e alle bambine le vite dei Grandi, in modo che possano immedesimarsi, appassionarsi alla loro vita e conoscerne le imprese, le scoperte, le opere, il contesto storico.
Opinioni:
Nel 30° anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio, la vita di Paolo Borsellino, di per se stessa un grande romanzo civile, raccontata attraverso alcune tappe significative che ne testimoniano l’autentica, profonda ed esemplare umanità… – LaFeltrinelli
Paolo Borsellino. Per amore della verità. Con le parole di Lucia, Manfredi e Fiammetta Borsellino
Trent’anni in cerca della verità. Trent’anni nel nome di un’idea di giustizia da rivendicare con fermezza. Queste parole potrebbero riassumere la battaglia portata avanti dalla moglie di Paolo Borsellino, Agnese, e dai figli Lucia, Manfredi e Fiammetta per fare luce su uno degli avvenimenti più bui della nostra storia recente. Dopo la strage di via D’Amelio, infatti, al dolore per la perdita del grande magistrato e della sua scorta si è aggiunto l’ignobile capitolo del depistaggio nelle indagini sugli esecutori materiali del crimine, al quale ha fatto seguito un iter processuale lungo e tortuoso. Anni di lacune e omissioni, bugie e negligenze. Eppure, i figli di Paolo Borsellino hanno affrontato questo difficile percorso con dignità e determinazione, rimanendo spesso lontani dai riflettori e prendendo le distanze dalle celebrazioni che si sono succedute nel corso dei decenni. Lo hanno fatto con sobrietà e rispetto delle istituzioni, fedeli ai princìpi e agli insegnamenti appresi da un uomo, e da un padre, che ha dedicato la sua vita alla lotta alla mafia. In queste pagine c’è la storia di una famiglia e del suo impegno per l’affermazione del «diritto alla verità», ma c’è anche un ritratto corale del giudice che Piero Melati tratteggia con l’aiuto di molte testimonianze, tra le quali spiccano i contributi inediti di Lucia e Fiammetta Borsellino. Cucendo insieme ricordi e punti di vista diversi, questo libro illumina la figura di Paolo Borsellino da una prospettiva nuova e racconta – attraverso la voce dei protagonisti – «una delle pagine più vergognose e tragiche della storia giudiziaria italiana» E in questo modo ci esorta a raccogliere un’eredità preziosa, a partecipare attivamente alla ricerca della verità e all’affermazione della giustizia. Perché la storia di Paolo Borsellino e della sua famiglia è anche la nostra storia.
Opinioni:
Cucendo insieme ricordi e punti di vista diversi, questo libro illumina la figura di Paolo Borsellino da una prospettiva nuova e racconta – attraverso la voce dei protagonisti – «una delle pagine più vergognose e tragiche della storia giudiziaria italiana» – LaFeltrinelli
Paolo Borsellino parla ai ragazzi
La mattina del 19 luglio 1992 Paolo Borsellino si era alzato molto presto. Per la prima volta dopo tre mesi si era imposto di non lavorare, prima di uscire di casa aveva scritto la risposta a una lettera ricevuta mesi prima da un liceo di Padova in cui i ragazzi lo rimproveravano di non aver presenziato a un convegno sulla mafia e gli ponevano alcune domande sul suo lavoro e sulla criminalità organizzata. Il giudice racconta loro il momento che sta vivendo, con grande consapevolezza e trasparenza, e con il poco tempo che ha a disposizione risponde alle domande dei ragazzi: perché è diventato magistrato? Qual è la differenza tra mafia e camorra? Quali sono gli organismi che le combattono? Alcune di quelle domande rimarranno senza risposta, ma la lettera, rimasta sul suo scrittoio e resa pubblica dalla famiglia, resta una testimonianza straordinaria di quel momento storico e di chi fosse nel profondo Paolo Borsellino. Il libro, partendo da questi documenti, ripercorre un pezzo di storia italiana e descrive le figure di Falcone e Borsellino, attraverso la voce di un uomo che ha lavorato accanto a loro e che li racconta ai ragazzi per andare oltre lo stereotipo dell’eroe e scoprire chi fossero realmente. Una testimonianza civile per le nuove generazioni. Nessuno dei giovani che Pietro Grasso incontra oggi, quando racconta alle platee di ragazzi la propria esperienza di lotta alla mafia, era nato quando Falcone e Borsellino furono assassinati, eppure tutti sanno chi sono e riconoscono nei due giudici un esempio da seguire ancora oggi.
Opinioni:
Una testimonianza civile per le nuove generazioni. Un libro che ripercorre un pezzo di storia italiana e descrive le figure di Falcone e Borsellino, attraverso la voce di un uomo che ha lavorato accanto a loro e che li racconta ai ragazzi per andare oltre lo stereotipo dell’eroe e scoprire chi fossero realmente. – LaFeltrinelli
L’agenda rossa di Paolo Borsellino. Gli ultimi 56 giorni nel racconto di familiari, colleghi, magistrati, investigatori e pentiti
Molto è stato detto per celebrare la figura eroica di Paolo Borsellino. Molto poco invece si sa degli ultimi 56 giorni della sua vita, dalla strage di Capaci all’esplosione di via d’Amelio, quando qualcuno decide la sua condanna a morte. Lo Bianco e Rizza ricostruiscono quei giorni drammatici con l’aiuto delle carte giudiziarie, le testimonianze di pentiti e di ex colleghi magistrati, le confidenze di amici e familiari. E ci restituiscono le pagine dell’agenda scomparsa nell’inferno di via d’Amelio, in cui Borsellino annotava le riflessioni e i fatti più segreti. Qualcuno si affrettò a requisirla: troppo scottante ciò che il magistrato aveva annotato nella sua corsa contro il tempo, giorno dopo giorno. Chi incontrava? Chi intralciava il suo lavoro in Procura? Quali verità andava scoprendo? E perché, lasciato solo negli ultimi giorni della sua vita, disse: “Ho capito tutto… mi uccideranno, ma non sarà una vendetta della mafia… Forse saranno mafiosi quelli che materialmente, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri”?
Opinioni:
Lo Bianco e Rizza ricostruiscono i drammatici ultimi 56 giorni di Paolo Borsellino con l’aiuto delle carte giudiziarie, le testimonianze di pentiti e di ex colleghi magistrati, le confidenze di amici e familiari. – LaFeltrinelli
Cosa Nostra spiegata ai ragazzi
È il 1989. La seconda guerra di mafia ha insanguinato la Sicilia e imposto sull’isola la dittatura armata dei corleonesi di Riina, ma non è ancora giunto il momento dell’attacco al cuore dello Stato. Nonostante questo, il giudice Borsellino – di fronte agli studenti di un liceo di Bassano del Grappa – racconta una storia che, a 30 anni di distanza, sorprende ancora per la sua triste attualità. Con parole semplici, chiare e dirette, il magistrato delinea un quadro inquietante fatto di omicidi, estorsioni e rapimenti. E lo fa di fronte a ragazzi del Nord Italia, una realtà apparentemente lontana da certi scenari. Ma i tentacoli della piovra sono lunghi e Borsellino lo sa bene. E con questo discorso cerca di mettere in guardia la giovane platea, affinché impari a riconoscere la mafia in tutte le sue manifestazioni, dalle più eclatanti a quelle più nascoste e, per questo, insidiose. Un documento importante, che suona ancora oggi come monito troppe volte rimasto inascoltato. Prefazione di Salvatore Borsellino.
Se volessi saperne di più, dai un’occhiata al nostro canale Youtube!
- Prontuario degli accordi pianoforte migliore | Elenco Prontuari per pianoforte
- Libri di aforismi Migliori da leggere e consigliati
- Matilde Di Canossa Libri Migliori da leggere e Consigliati
- Migliori Libri di Cristina Lattaro
- Libri di arte e architettura Migliori da leggere e consigliati
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.