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Satyricon. Testo latino a fronte
L’amore, l’erotismo, l’avventura, le risate, il dolore, la perdita: il Satyricon contiene tutti gli ingredienti che cerchiamo in un romanzo. E lo fa dalla distanza di circa duemila anni. Aprire il volume di Petronio è come entrare in una gelateria e affondare la mano nuda nella vaschetta del pistacchio. Salvo poi, con stupore e sospetto, accorgersi che la temperatura del gelato è bollente.
Satiricon. Testo latino a fronte
Seguendo il filo conduttore delle avventure di una coppia omosessuale (Encolpio e Gitone), l’autore si aggira nella società di epoca neroniana, descritta nella sua quotidiana e irrimediabile volgarità. Il ritratto è realistico, fino alla deformazione e alla caricatura: un mondo senza luce, dominato da un caotico egoismo e una disperata ricerca di guadagno e piacere. La traduzione affronta la grande varietà espressiva del romanzo ricorrendo a registri linguistici diversi. L’introduzione affronta il problema della collocazione letteraria e storica dell’opera di Petronio, riferendo anche le attuali tendenze della critica. Le note dedicano particolare attenzione allo sviluppo narrativo, sottolineando la comicità di battute e situazioni.
Satiricon. Testo latino a fronte
Giuntoci in forma lacunosa, il Satiricon racconta le vicissitudini del giovane Encolpio, del suo amante Gitone e dell’ambiguo amico Ascilto. Tra orge sacre e profane in templi e lupanari, banchetti infiniti – proverbiale la cena a casa del volgare liberto Trimalcione – e disquisizioni letterarie, il Satiricon si presenta come un vero e proprio romanzo “realista” per l’aderenza ai fatti della vita quotidiana e la descrizione precisa dell’ambiente e dell’epoca. La traduzione di Piero Chiara permette di rivivere in termini narrativi attuali una galleria di personaggi grandiosi e insieme infami, ma soprattutto autentici, oggi come nel I secolo d.C. Introduzione di Federico Roncoroni.
Opinioni:
«Mi fulmini Giunone, se mi ricordo di essere mai stata vergine!» – LaFeltrinelli
Satyricon
Ignorato nel medioevo, dal Seicento il Satyricon ha conosciuto un’ininterrotta fortuna: le peripezie dei due amanti, i personaggi emblematici, la scena del banchetto di Trimalcione, dove la pantagruelica cena del parvenu assurge a simbolo di ogni bassezza umana, tornano nella traduzione di Edoardo Sanguineti.
La guerra civile. Testo latino a fronte
Contenuto nel Satyricon, il Bellum civile è un passo in esametri sulla guerra civile tra Cesare e Pompeo che si trova in un ambiguo rapporto con il contemporaneo poema di Lucano dedicato allo stesso argomento. Indefinibile con certezza come parodia, riscrittura, polemica o omaggio, resta comunque un documento interessante quale espressione del gusto letterario medio dell’epoca neroniana e quale prodotto dell’eccentrico e sfuggente genio di Petronio.
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