Questa è la pagina dedicata a Philippe Daverio.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “L’arte di guardare l’arte”.
Il giro del mondo dell’arte
Cosa può avvicinare le antiche città della Mesopotamia a Napoli, o l’arte africana alle avanguardie del Novecento? Un incessante vagabondaggio tra culture diverse ma mai distanti che Philippe Daverio ha praticato con convinzione per una vita. Non si stancava di ripetere che ogni mondo dell’arte è legato all’altro, nonostante le differenze evidenti e innegabili. E per questo aveva deciso di dedicare un volume all’arte «degli altri mondi », spesso dimenticata a favore di quella «occidentale» e in realtà fondamentale per capire a fondo la grande cultura europea moderna. Si parte così dagli antichi Egizi e dai Fenici per arrivare alle civiltà del Medioriente e a quelle precolombiane. Si viaggia dal Giappone all’India, dall’Africa alla Cina, dall’Oceania al Sud- Est asiatico e all’America per scoprire il fascino segreto delle più grandi culture mondiali attraverso i capolavori più celebri e i tesori nascosti. Una cavalcata d’autore che è il seguito e il completamento ideale del Racconto dell’arte occidentale: con un occhio sempre attento e fuori dai canoni, pronto a cogliere i dettagli apparentemente minori, ma anche con il senso di un disegno più ampio che lo porta a ricostruire un’esotica storia dell’arte attraverso pittura, scultura e architettura dalla preistoria ai giorni nostri.
Che cos’è la bellezza
Il secolo spezzato delle avanguardie. Il museo immaginato. Ediz. illustrata
L’arte della prima metà del Novecento è un vorticoso susseguirsi di movimenti e “ismi”. Difficile dunque definirla in un sistema chiuso e immutabile, meglio, e forse più giusto, cercare di catturarne lo spirito di molteplicità e di contaminazione continua attraverso un programma di mostre temporanee, percorsi visivi, tematici o storici che tengono conto di connessioni, rimandi e affinità tra artisti anche apparentemente lontani. Il secolo breve, racchiuso fra l’illuminazione elettrica del cielo di Parigi dall’alto della Tour Eiffel per l’expo del 1889 e il lampo devastante del fungo atomico a Hiroshima, ha forgiato il nostro immaginario di uomini contemporanei, frantumando le certezze del secolo lungo. Con queste esposizioni immaginate Philippe Daverio percorre strade poco battute, e si allontana dai consueti percorsi scolastici, cercando piuttosto assonanze e migrazioni, incontri reali o fantastici fra opere e artisti. Klimt, Balla, Kandinskij, Picasso e alcuni altri diventano così i cavalieri dell’arte, che hanno gettato i semi e inventato le “forme” del Novecento, e alcuni temi come la danza, l’ansia dell’uomo contemporaneo e la città, sono i luoghi, reali o ideali, che raccontano la “joie de vivre”, la frenesia e la solitudine dell’esistenza nel XX secolo.
Opinioni:
Con queste esposizioni immaginate Philippe Daverio percorre strade poco battute, e si allontana dai consueti percorsi scolastici, cercando piuttosto assonanze e migrazioni, incontri reali o fantastici fra opere e artisti. – LaFeltrinelli
Daverio è una star per quei famosi 5 milioni di italiani che, secondo le statistiche, leggono libri e vanno alle mostre. – Marco Malvaldi, La Stampa
La danza, l’ansia dell’uomo contemporaneo, la città del futuro: sono alcuni dei temi al centro delle “esposizioni immaginate” da Philippe Daverio nel suo libro, per mettere a fuoco lo spirito dell’arte del Novecento. – Corriere della Sera
Philippe Daverio è uno straordinario divulgatore di cultura. – Il Fatto Quotidiano
L’arte di guardare l’arte
I più graffianti articoli pubblicati sulla rivista Art e Dossier da Philippe Daverio. Uno stile personalissimo, una capacità unica di conciliare temi, ambiti, storie che appartengono apparentemente a campi differenti ma che letti insieme rivelano significati impensati e gettano nuova luce sul mondo dell’arte.
Opinioni:
«Questa è una piccola raccolta di pettegolezzi suscitati dallo scrutare la storia delle arti. E pettegolezzi lo sono per un motivo sostanzialmente etico. Che c’è di più bello che l’interessarsi agli esseri umani? Il mondo delle arti è intimamente ambiguo. Anzi, solo ciò che è ambiguo può essere considerato arte.» – LaFeltrinelli
Elogio delle donne (per fortuna sono diverse dagli uomini). Ediz. illustrata
Questo volume raccoglie alcuni scritti di Philippe Daverio su un tema che gli stava molto a cuore, quello del ruolo delle donne nella società, nella cultura e nella politica.
Da autore appassionato delle storie del passato, messe in continuo dialogo con le idee e i fatti della contemporaneità, indaga con il consueto occhio attento le prime manifestazioni della centralità del ruolo femminile a partire dall’Italia dei primi secoli dopo il Mille. Le avventure di una serie di figure emblematiche, come Adelaide di Savoia e Matilde di Canossa, si intrecciano così a quelle delle protagoniste del Rinascimento italiano e si concludono con le vicende delle libere pensatrici della Lombardia di Sette e Ottocento. La seconda parte del libro racconta alcune donne dei primi anni del Novecento, rivoluzionarie ed eccentriche nelle idee e nei costumi: politiche, artiste, scrittrici anticonformiste; e poi delinea una serie di ritratti di personaggi femminili che hanno vissuto e respirato l’arte per il loro ruolo di muse, modelle, mecenati e collezioniste. Donne che, assieme agli artisti, sono state protagoniste meno conosciute, ma non meno importanti, della storia dell’arte.Se volessi saperne di più, dai un’occhiata al nostro canale Youtube!
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