Questa è la pagina dedicata a Romano Mussolini.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Gli uomini della Marcia su Roma. Mussolini e i quadrumviri”.
La marcia su Roma
Il volume raccoglie articoli di Benito Mussolini pubblicati sul quotidiano “Il Popolo d’Italia”, in un periodo temporale che inizia con il primo discorso alla camera (21 giugno 1921) e si conclude con l’arringa alla grande adunata fascista di Napoli, del 24 ottobre 1922, che anticipa di pochi giorni la “Marcia su Roma”.
Gli uomini della Marcia su Roma. Mussolini e i quadrumviri
Al centro di quasi tutte le fotografie che hanno immortalato la marcia su Roma campeggia Benito Mussolini circondato da quattro personaggi in camicia nera. Sono i quadrumviri, gli uomini da lui scelti per organizzare e attuare il colpo di Stato, ossia Michele Bianchi, Cesare Maria De Vecchi, Italo Balbo ed Emilio De Bono. Nonostante il ruolo centrale che hanno avuto accanto al Duce, le origini, le personalità, i percorsi politici e gli obiettivi di questi quattro uomini erano talmente diversi da far persino dubitare della riuscita del progetto fascista. L’esito dell’impresa, tuttavia, conferma che avevano buone ragioni per stare dalla stessa parte e collaborare. Che cosa ha potuto unire dunque un ex sindacalista rivoluzionario e antimilitarista come Michele Bianchi all’opportunista ma valoroso generale Emilio De Bono, convinto assertore della guerra? Che cosa ha legato un anticlericale massone di idee repubblicane come Italo Balbo, ras dello squadrismo, a un fervente cattolico nonché fedele monarchico come Cesare Maria De Vecchi? Quale il sentiero che li ha portati a convergere nel fascismo? E che cosa è successo «dopo»? Sono queste le domande che Mauro Canali e Clemente Volpini si sono posti, convinti che, districando i fili delle vite dei quadrumviri, si possano «comprendere meglio alcune questioni importanti e non del tutto risolte della storia del primo fascismo, tra cui l’eclettismo della sua ideologia originaria» Già Renzo De Felice aveva avvertito a suo tempo che «esaurire il fascismo in Mussolini sarebbe una schematizzazione che falserebbe tutte le prospettive» La ricostruzione di Canali e Volpini, basata su nuovi documenti di cui è stata consentita solo in questi ultimi anni la consultazione, fornisce una lettura inedita dell’evento eversivo che ha cambiato la storia d’Italia. Una lettura in grado di gettare nuovi sprazzi di luce sulla genesi e il successo stesso del fascismo, cent’anni dopo la sua presa del potere.
Opinioni:
Una lettura in grado di gettare nuovi sprazzi di luce sulla genesi e il successo stesso del fascismo, cent’anni dopo la sua presa del potere. – LaFeltrinelli
Il mito di Roma. Da Carlo Magno a Mussolini
Roma. Non solo una città, ma nucleo generatore di miti, luogo che fin dall’antichità ha offerto metafore e modelli alle lotte politiche, ai conflitti religiosi, alle scelte culturali. Dal Medioevo a oggi, Andrea Giardina e André Vauchez raccontano la presenza del mito di Roma all’origine delle idee politiche che ancora animano l’attualità. La concezione universalistica dell’impero medievale e del papato, la difesa delle libertà cittadine e dei valori dell’autogoverno, l’immagine trionfante della Rivoluzione francese e la vocazione scenografica del fascismo sono le principali tributarie del mito di Roma, così come lo sono stati tutti quei movimenti che, dalla Riforma protestante ai nazionalismi ottocenteschi e al nazismo, si sono riconosciuti in un’identità ‘antiromana’. Fra riabilitazioni e cadute, fra entusiastiche adesioni e drastici rifiuti, il mito di Roma continua a vivere un destino alterno, nelle cui pieghe corre la strada maestra della nostra storia.
La Roma di Mussolini
La Marcia su Roma: 1922. Mussolini, il bluff, il mito
Quando si svegliarono, il 31 ottobre 1922, i cittadini italiani erano convinti che quel giorno si era risolta finalmente l’ennesima crisi di governo, di cui si parlava da settimane. Il nuovo capo del governo, cui il re aveva affidato l’incarico, era un giovane uomo politico da qualche tempo protagonista della vita del Paese, un certo Benito Mussolini. Ma quella appena conclusa, con una fallimentare ma molto celebrata «Marcia su Roma», si capì presto, non era una crisi di governo qualsiasi. Era un trapasso di regime, fuori dalle regole parlamentari conosciute. L’innovativo libro di Fracassi si propone di seguire gli eventi, e i loro protagonisti, giorno per giorno, a volte ora per ora, utilizzando – dopo un secolo – tutti gli strumenti oggi disponibili: atti ufficiali, discorsi, diari, statistiche, comunicazioni riservate, telefonate intercettate, retroscena svelati da chi ne fu partecipe.
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