Questa è la pagina dedicata a Salvatore Esposito.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Non volevo diventare un boss. Come ho realizzato i miei sogni grazie a Gomorra”.
Lo sciamano
Salvatore Esposito, il nuovo volto internazionale del cinema italiano, esordisce nella scrittura di genere trascinando il lettore in una cupa spirale di orrore, sulle orme di un mindhunter contemporaneo difficile da dimenticare.
Christian Costa è un profiler, esperto di delitti rituali. Interpol, FBI, Scotland Yard: non c’è dipartimento investigativo o sezione Omicidi nei cui uffici non si sia evocato almeno una volta il suo nome. Lo Sciamano. È così che tutti lo chiamano per via della sua poco ortodossa metodologia sulla scena del crimine e della sua sbalorditiva percentuale di successo nelle indagini. Un’infallibilità che spesso fa chiudere un occhio sulla ruvidezza dei suoi modi, sulla scontrosità del giovane cresciuto in orfanotrofio, sui silenzi ostinati dell’uomo che si è lasciato alle spalle un passato fatto di dolore e domande rimaste senza risposta. Almeno fino al giorno in cui il corpo di una donna riaffiora tra le onde al largo di Ostia e quello di un’altra, seviziata a morte, viene ritrovato in un’antica villa di Chiaia, a Napoli, dando il la a un’indagine che costringerà Costa a inseguire la verità tra le ombre di oscuri culti iniziatici, e a fare definitivamente i conti con il mistero insoluto che si annida nella sua stessa nascita.Eclissi di sangue. Una nuova indagine dello sciamano
Ad aspettare Christian Costa, fuori dall’aeroporto, è la consueta berlina nera dentro cui è solito infilarsi quando in un dipartimento di Polizia o in una sezione Omicidi qualcuno decide che è arrivato il momento di chiamare lo «Sciamano» Il fascicolo, questa volta stilato dalla Policía Judicial de A Coruña, recita il nome della nuova vittima: «Telma Queiroz Duarte, ventiquattro anni, secondogenita di Amália Gama Queiroz e Ricardo Amaral Duarte», celebre mercante d’arte portoghese. Alcuni pescatori di Freixo, un minuscolo paesino della Galizia affacciato su uno dei fiordi delle Rías Baixas, hanno trovato il cadavere nei pressi del porto. La morte è sopraggiunta per sgozzamento, ma la furia omicida è andata ben oltre: una serie di violente coltellate ha fatto scempio del corpo della donna e nel ventre si apre un grosso squarcio slabbrato, ora malamente ricucito sopra il tavolo di una cella frigorifera. Telma era incinta di sei mesi, il feto è stato strappato e portato non si sa dove: al suo posto c’è un vuoto che si spalanca come un terribile enigma davanti agli occhi di Christian Costa e del commissario Francisco Cruzado, una vecchia conoscenza dello Sciamano fin dai tempi di Manchester, quando erano entrambi due giovani ispettori dell’Interpol. Quasi dieci anni dopo, saranno ancora loro due a portare avanti, fianco a fianco, un caso. E così, mentre in Italia l’ispettrice Bianca Romano scopre che la lobby satanica di Sophia si sta risvegliando, e con essa tutte le domande rimaste senza risposta sul passato e sulla vita di Christian Costa, lo Sciamano e il commissario Cruzado si ritroveranno a investigare su una serie di omicidi che si verificano a breve distanza di tempo lungo la costa della Galizia.
Opinioni:
Un’indagine sulle orme di un serial killer, o forse di una setta, fino a fare i conti con la verità di un imprevedibile e drammatico epilogo. – LaFeltrinelli
Non volevo diventare un boss. Come ho realizzato i miei sogni grazie a Gomorra
Salvatore Esposito è diventato famoso con il volto di Genny Savastano nella serie tv Gomorra. Ma chi si nasconde dietro quegli sguardi gelidi e spietati? Forse qualcuno che ha conosciuto direttamente il contesto del degrado e della criminalità e che, magari anche per questo, si rivela così convincente nel ruolo? In questo libro Esposito ha deciso di raccontarsi perché trova che la sua storia personale abbia un che di particolare e possa ispirare un po’ tutti, specialmente i giovani. Salvatore è un figlio della Napoli popolare: cresciuto senza vizi, ha dovuto presto cominciare a darsi da fare. Tuttavia, diversamente da tanti coetanei che nella speranza di guadagni facili si sono lasciati tentare dalla sirena pericolosa della Camorra, ha sempre creduto, come i suoi genitori, nello studio e nel lavoro. Ma in questa vita, onesta e normale, a un tratto ha fatto irruzione una passione incontenibile, assoluta: quella per la recitazione. All’epoca Salvatore, per mantenersi, lavorava da McDonald’s: diventare un attore sembrava impossibile. Eppure, con determinazione, umiltà, spirito di sacrificio, ci è riuscito… Non volevo diventare un boss racchiude un messaggio importantissimo e positivo per i ragazzi: non cercate facili scorciatoie, ma inseguite le vostre passioni perché così i vostri sogni potranno diventare realtà. Allo stesso tempo, questo libro rappresenta un omaggio di Salvatore a Napoli, la sua città che gli ha dato tanto, e che non va identificata con la Camorra, ma semmai con la gentilezza della gente, o con il suo teatro e la sua musica, o magari semplicemente con la cortesia di un caffè sospeso.
Opinioni:
Nascere a Napoli e scoprire una passione che ti cambia la vita: uno dei protagonisti di Gomorra si racconta in un emozionante memoir, lanciando un messaggio di speranza. – LaFeltrinelli
Dove il fiume incontra il cielo
Dopo la laurea in Architettura, Simone inizia a lavorare nella torrefazione di Riccardo, il suo migliore amico, e insieme i due girano il mondo alla ricerca delle migliori qualità di caffè. Complice un convegno in solitaria a San Pietroburgo, Simone incontra Caterina e si innamora perdutamente. Nonostante sia ancora preda delle paure del passato, anche lei non riesce a reprimere i propri sentimenti e, mettendosi alle spalle una relazione complicata, fatta di violenze e soprusi, decide di cominciare una nuova vita insieme al suo amato. Tuttavia, per Caterina e Simone, il destino ha ancora in serbo situazioni inaspettate.
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