In questo articolo vediamo insieme una selezione dei migliori libri di Stendhal.
Se avessi a tua volta letto libri di Stendhal, non esitare a dare il tuo contributo commentando questo articolo!
Intanto, qui sotto trovi le sue opere più rappresentative, ordinate in tempo reale in base al numero delle vendite su Amazon.
Migliori Libri di Stendhal
Il Rosso e il Nero
La bruciante e tragica ascesa di Julien Sorel, giovane avventuroso, romantico e calcolatore, nella Francia della Restaurazione. Il protagonista del più celebre romanzo dello scrittore francese sfida se stesso e la società che vorrebbe conquistare: i suoi amori travolgenti e la sua arida sete di potere, che di volta in volta gli consentono di affermarsi e lo portano alla distruzione, sono i segni distintivi di una letteratura che è riuscita a misurarsi con le più profonde e misteriose contraddizioni del cuore umano. Una nuova traduzione per uno dei romanzi ottocenteschi più amati e letti, storia di un’ambientazione e di un amore che portano il giovane protagonista alla rovina, dopo averlo esaltato fino alle stelle.
Opinioni:
«”Ah, se mi amasse per otto giorno, solo otto giorni,” pensava Julien, “morirei di felicità”.» – LaFeltrinelli
La Certosa di Parma
Si può dire che l’argomento centrale del capolavoro di Stendhal sia, come in altri suoi libri, l’Italia e l’idea di osservare un costume particolare degli italiani, cioè “l’arte di andare a caccia della felicità”, attraverso le tre figure di Fabrizio del Dongo, della duchessa Sanseverina e del conte Mosca. L’Italia viene indicata come la terra di folli passioni amorose, che non esistono più altrove. Un territorio inenarrabile come quello di ogni vicenda epica, in un’epoca vaga come quella dei film western, con una Parma che non è mai esistita e una pianura lombardo-padana popolata solo da sbirri, canaglie e anime appassionate… Ambientate in un’Italia ottocentesca in parte fantastica, in parte reale, le avventure di Fabrizio del Dongo si snodano in una serie di incontri e peripezie al termine dei quali si trova il luogo del silenzio, lo spazio simbolico dell’isolamento e della rinuncia: la Certosa di Parma.
Il rosso e il nero. Cronaca del XIX secolo
Scritto tra la fine del 1829 e la prima metà del 1830, “Il rosso e il nero” è il secondo romanzo di Stendhal. L’autore ne corregge le bozze proprio durante le giornate della Rivoluzione di luglio, che liquida la Restaurazione e inaugura la monarchia borghese di Luigi Filippo. Di questo passaggio cruciale della storia francese Stendhal restituisce con crudele fedeltà non la cronaca (malgrado il sottotitolo del romanzo), ma lo spirito, muovendo dalla realtà della provincia per approdare a Parigi, dove da sempre si annodano e si sciolgono i destini politici della Francia. L’impietosa analisi storica non esaurisce tuttavia la complessità della vicenda e del suo protagonista. L’ostinata rivolta di Julien Sorel non è riducibile semplicemente all’acuto senso della propria inadeguatezza economica e sociale. La sua non è coscienza di classe, e “II rosso e il nero” non è il romanzo dell’ambizione e della scalata ai vertici della società: Stendhal non è Balzac. Julien Sorel affronta il mondo brandendo la propria inferiorità sociale come un’arma, ma il mondo creato dalla potenza del denaro lo disgusta, anche se tanto spesso deplora l’umile condizione in cui la sorte lo ha fatto nascere. Perciò rimpiange l’epoca napoleonica (di cui questo romanzo rafforza il mito, nato già all’indomani di Waterloo), convinto com’è che allora fosse possibile affermarsi soltanto grazie ai propri meriti. Edizione con nuova traduzione. Nota introduttiva di Emilio Faccioli.
L’amore
Un amore intenso e disperato, ma respinto, ispirò a Stendhal quest’opera. “Dell’amore” è infatti il frutto, la reazione a quell’esperienza dolorosa. Che cos’è dunque questo “amore”, si chiede Stendhal, che può tormentare, trasformare, travolgere? Può l’uomo, così spesso schiacciato dalla malattia d’amore, richiamare quest’ultimo a un interrogatorio che ne metta a nudo l’essere e le forme, l’agire e le leggi? Un saggio che rivela tutta la passionalità e la sensibilità di un grande autore attraverso l’incanto di una prosa cristallina.
Armance
Octave è impotente, lo è fin dalla nascita, e ama, appassionatamente ricambiato, la giovane cugina Armance. Architettato con raffinato ingegno e scritto nello stile impeccabile dello Stendhal già maturo, questo suo primo romanzo, pubblicato nel 1827 e ambientato a Parigi nell’alta società della Restaurazione, mostra gli affascinanti ingranaggi di una psicologia involuta e finissima attraverso un meccanismo narrativo infallibile. Gli elementi della complicata schermaglia amorosa tra i due protagonisti costruiscono autonomamente il perfetto svolgimento di un timido ma avvincente corteggiamento tra nobili frequentatori dei salotti parigini, Stendhal però, discreto ed enigmatico, fa solo intuire al lettore la singolare premessa. Mai una volta, nell’intero romanzo, viene esplicitato l’opprimente segreto di Octave. Elegante e sottile, quest’opera prima rimane una brillante testimonianza dell’abilità dell’autore nel tratteggiare quei caratteri maschili che sbocceranno poi in Julien Sorel e Fabrizio Del Dongo.
Se volessi saperne di più sui romanzi di Stendhal, dai un’occhiata al nostro canale Youtube!
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.