Questa è la pagina dedicata a Tommaso Labranca.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “New Miyagawa by ventizeronovanta. Neve in agosto. Articoli alimentari 2003-2016 (Vol. 2)”.
Vraghinaroda. Viaggio allucinante fra creatori, mediatori e fruitori dell’arte
Nulla nell’arte è ciò che sembra. Così anche il titolo di questo libro non è ciò che sembra. Vraghinaròda. Pare il titolo di un antico poema epico indiano, invece è un gioco su un’espressione russa che significa nemici del popolo. Perché è di loro che si parla in queste pagine. Dei feroci odiatori del popolo (e del pop) che infestano l’arte con chiacchiere nebbiose, performance comiche e concettualismi fragili. Sfaccendati Charlie trasgressivi e situazionisti con lo spirito da scuola media. Sedicenti critiche d’arte che hanno fatto scenografia a Brera. Sofisticati curators francofili beccati in metropolitana alle prese con le parole crociate facilitate. Impiegati che sognano il grande salto nell’arte. Falsi corrispondenti da Londra di prestigiose riviste che in realtà organizzano estemporanee per la Pro Loco. Compilatrici di libri che ti spiegano cos’è l’arte contemporanea con stile da Mamma Oca. Giovani genitori delle New Urban Families che alla domenica portano i figli nei laboratori creativi dei musei. Perché quando si tratta di arte non serve essere. Basta credere di essere.
Da zero a Zero
Nessuno ha il coraggio di essere quello che è. Ce l’ha qualche raro artista che sa vivere la sua poesia, la sua musica… ed è il caso di Renato Zero. Sì, Zero: per ripicca verso il mondo, perché questo numero non esiste, ma è alla base di tutto e poi è rotondo e quindi non ha inizio e non ha fine: come la luna, il sole, l’embrione, l’infinito. Zero, come sfida, come simbolo, come entità ricorrente. E allora eccolo qui, Renato Zero, che non ha mai tradito il suo pubblico perché non si è mai nascosto: lui, il venditore di felicità, di sogni, di fantasia, che ancora una volta torna a far discutere e non lascia mai indifferenti.
New Miyagawa by ventizeronovanta. Neve in agosto. Articoli alimentari 2003-2016 (Vol. 2)
C’è una fotografia che conservo gelosamente in un archivio protetto del mio cervello: Tommaso sta scrivendo un articolo che gli hanno commissionato un’ora fa. Lo vedo battere furiosamente i tasti del suo MacBook. Mentre scrive legge muovendo le labbra, pensando che non lo veda da dietro il milkshake. Invece lo guardo ridere per la frase che ha appena scritto. C’è un frammento di anima in ogni parola che Labranca ha scritto, per questo poi non ce n’era più per lui. Quei pochi grammi rimasti sono raccolti in “Neve in agosto”.
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