Questa è la pagina dedicata a Valentina Petri.
In questa pagina troverai 5 prodotti, tra cui “Storie di giovani teppisti e vecchie canaglie”.
Portami il diario. La mia scuola e altri disastri
“All’ultima ora hanno fatto cose che vanno dalla palestra all’officina, passando magari per un’ora di supplenza, oppure sono stati a pascolare nel laboratorio di informatica cercando di eludere i firewall della scuola. E poi arrivo io, apro la porta e mi chiedo se per caso nella borsa non abbia un calmante per sedarli, un anello per domarli, un anello per ghermirli e nel buio incatenarli. Altro che pistole, caro Trump, la vera arma in dotazione agli insegnanti dovrebbe essere quel fucile con cui si sparano i sonniferi agli elefanti. Invece sotto il braccio ho la mia unica arma di distrazione di massa: il libro di letteratura.” Quando entra in aula per la prima volta, Valentina è Quella Nuova e ha davanti ventotto futuri meccanici: c’è uno che si rifiuta di togliere gli auricolari e un altro che messaggia con la tipa; c’è Amebo che fissa il vuoto con aria indifferente; Piallato steso sul banco per nascondersi; il Trucido che ingurgita un panino al tonno. Siamo a settembre, ma l’anno scolastico sembra già lunghissimo. Eppure i giorni passano: passano sempre. E, tra petardi esplosi in cortile e turbolente gite all’Expo, capitano momenti di inaspettata meraviglia, in cui gli studenti abbassano la guardia e scelgono di fidarsi. Sono i momenti raccontati in questo libro, che ci riporta tra i banchi con lo sguardo amorevole e profondamente ironico di una prof davvero speciale. E ci ricorda che i ragazzi, se tendi loro la mano, sanno stupirti come nessun altro.
Opinioni:
Valentina ci riporta tra i banchi con lo sguardo amorevole e profondamente ironico di una prof davvero speciale. E ci ricorda che i ragazzi, se tendi loro la mano, sanno stupirti come nessun altro. – LaFeltrinelli
Vai al posto
L’anno scolastico per la prof Valentina è pieno di novità: alcune belle, come la cattedra sospiratissima e una nuova prima tutta da conoscere, altre meno, come due quinte improvvisamente accorpate. Per risparmiare sugli insegnanti e a un passo dalla maturità, si è deciso di mettere insieme classi di indirizzi diversi con lo stesso programma di italiano. E così lei si ritrova a gestire una quinta di Moda, popolata di sole fanciulle, innestata con gli elettricisti casinisti, in un calderone imprevedibile che ha tutti gli ingredienti di una maionese destinata a impazzire. Mentre la prima è un’adorabile classe di pulcini che stanno imparando a camminare, i suoi alunni di quarta non cedono di un passo dal solito caos: Missile in fuga nei corridoi, Basito che si perde in giro per Roma, Amebo che lo ritrova anche se è rimasto in Piemonte… Tra foto a tradimento e bodyshaming, trappole e chiarimenti, le collaborazioni più inaspettate sbocceranno per lasciare tutti a bocca aperta, inclusa la prof. Dopo due anni di didattica a distanza, in cui i ragazzi, più di chiunque altro, hanno sofferto la socialità filtrata dagli schermi, Valentina Petri ci regala una spassosa storia di ordinaria follia, che ci racconta come, tra tutti gli insegnamenti che ci dà la scuola, lo stare insieme è senza dubbio il più bello.
Opinioni:
Dopo due anni di didattica a distanza, in cui i ragazzi, più di chiunque altro, hanno sofferto la socialità filtrata dagli schermi, Valentina Petri ci regala una spassosa storia di ordinaria follia, che ci racconta come, tra tutti gli insegnamenti che ci dà la scuola, lo stare insieme è senza dubbio il più bello. – LaFeltrinelli
Il segreto di Piallato
Nel muro. La leggenda della sorgente lattea di Rozafa
Storie di giovani teppisti e vecchie canaglie
Karol, Geni, Pietro, Tina, Achille hanno tutti in comune il fatto di essere dei disgraziati. Dei teppisti, per l’appunto, o delle vecchie canaglie. Abitano nello stesso quartiere, hanno età diverse ma la medesima dose di incompatibilità col mondo. Nel loro essere fastidiosamente molesti, questi personaggi si incontrano, si riconoscono, si alleano. Alcuni per vendicarsi di chi li accusa di essere sbagliati, altri per cercare di vivere, nonostante tutto. Questo libro racconta le loro storie e lo fa col sorriso, perché non c’è male di cui non si possa ridere e non c’è dolore su cui non si possa scherzare. Nemmeno il peggiore, quello di cui soffriamo tutti: sentirsi soli.
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